FEDELISSIMI GRANATA

Padova, Italiano: "Non temo arbitraggi a favore del Torino domenica"


Fonte: padovasport.tv/TuttoBNonostante il giorno di riposo per la squadra, oggi all'Euganeo la stampa ha potuto intervistare Vincenzo Italiano. Il capitano è arrivato sorridente e riposato anche se ha ammesso "Ancora mi balla l'occhio per l'emozione di sabato!".Quello scatto fotografico che ha catturato un momento vero e spontaneo con Dal Canto sta facendo il giro del web... "Quella foto è davvero bellissima! Appena l'ho vista l'ho girata ad un po' di amici che mi hanno risposto con una lacrima di commozione! Quell'abbraccio è stato un riconoscimento al mister che ha creduto in me e ha rimesso in piedi la mia stagione e quella di tutta la squadra. Lui sta sempre in ginocchio perchè i suoi menischi son andati e gli fa male stare troppo in piedi...così mi è venuto spontaneo accucciarmi! Devo molto a Dal Canto perchè con due-tre imput ha cambiato la mentalità della squadra raddrizzando la stagione". Prima del rigore per fino alcuni compagni di squadra avevano paura di guardare tanto scottava quella palla, cos'hai pensato in quel momento? "Mi sono isolato da tutto, tanto che quando la palla è finita in rete non ho sentito nemmeno il boato dell'Euganeo. Sapevo che non potevo sbagliare. Se vinceremo a Torino, quel rigore sarà uno dei gol più importanti della mia carriera". A fine gara hai sventolato verso la Tribuna Fattori la fascia della Juventude che gli ultras ti avevano chiesto di indossare al posto della C di capitano...la indosserai anche a Torino? "Sicuro! Porta bene!". A Torino, due anni fa, con la maglia del Chievo hai fatto un bello scherzetto al Toro... "A cinque minuti dalla fine segnai il gol che condannò i granata alla retrocessione... L'allora allenatore del Torino era Novellino e il ds Foschi. Strani incroci eh? Aggiungiamoci poi che lo scorso anno all'Olimpico segnò Totò che nel 2009 portò in B il Padova ai danni di Lerda...". A gennaio di vociferava di una tua possibile cessione, ora con Dal Canto sei uno dei cardini di questo Padova... "Forse ci sarà stata qualche voce ma io di andarmene da qua non ci pensavo proprio. Anzi a dirla tutta uno dei ricordi più belli che porterò a vita nel cuore quando appenderò le scarpe al chiodo sarà l'entusiasmo del Presidente Cestaro. Io voglio finire la carriera a Padova". Nelle ultime gare sei stato spesso marcato a uomo, ti aspetti accada anche a Torino? A marcarmi così perdono un uomo anche loro quindi non credo. Piuttosto sabato Parravicini non mi mollava un attimo! Mi sentivo come un canguro con il marsupio (risate generali, ndr) tanto che gli ho detto "Senti, che vogliamo fare? Vogliamo giocare e divertirci o star qua incollati?" e lui quasi in colpa mi ha risposto "Vuole così il mister...". La piazza teme un arbitraggio di favore per il Torino. Siete proccupati di una possibile sudditanza psicologica dell'arbitro? "Ho fiducia in Rosetti (designatore, ndr). E' stato un grande arbitro e lo stimo molto. Sono sicuro che ci assegnerà il top". Domenica non incontrerari in campo il tuo amico Iunco perchè è squalificato, gli hai detto qualcosa? "Siamo come fratelli. Quando arrivai a Padova volevo portarlo con me ma poi finì al Cittadella. Anche se non sarà in campo gli ho già detto scherzando "Come ti ho creato ti distruggo!".