FEDELISSIMI GRANATA

FINALMENTE E’ CALATO IL SIPARIO


Cari sorelle e fratelli ho aspettato qualche ora prima di scrivere dell’atto finale di questa stagione penosa per cercare di smaltire quella rabbia tipica del tradimento più profondo, patito a livello dei sentimenti più radicati. Come un innamorato ferito ho assistito al peggiore dei suicidi: quello consapevole, frutto della rassegnazione. Nella partita della vita, la madre di tutte le gare, quella in cui  non si può sbagliare, viene propinata la peggior prestazione di sempre. Una squadra senza arte né parte, priva di idee e personalità che offre senza reagire il fianco all’avversario. Completamente incapace di difendere l’onore e la reputazione davanti a migliaia di sguardi increduli, rigati impotenti dalle lacrime di un popolo inesorabilmente affossato. Nel match del dentro o fuori, dal quale si sarebbe potuto ricostruire qualcosa ripartendo dall’infinito affetto encomiabilmente dimostrato da un pubblico fin troppo indulgente, non si poteva perdere così. Era necessario scendere in campo con la baionetta tra i denti per mordere l’erba e spaventare l’avversario paralizzandolo all’istante. Ma invece il nulla… La scandalosa prestazione offerta da questa squadretta senza attributi ha confermato ancora una volta il fallimento di un progetto pseudo serio e l’incapacità di una dirigenza mai veramente interessata al bene della squadra stessa.Qualcuno probabilmente da tutto questo ha pure tratto profitto ma l’orrore praticato ai danni di un popolo intero credo abbia un prezzo assai più alto. Infangare così l’onore di oltre cento anni di storia portando alla creazione di una perfetta macchina da harakiri ha cancellato tutto quello che almeno all’inizio nel 2005  aveva creato l’attuale management. Non mi limito alla prestazione vergognosa dei 'calciatori' scesi in campo (salvo solo l’immenso Ogbonna per classe assoluta e dedizione) ma all’ennesimo fallimento di una pseudo promessa di riscossa che ancora una volta si è vaporizzata nel nulla. Dico basta a questa mentalità, basta agli sciacalli, basta agli pseudo fenomeni sopravvalutati, basta ai giovani mai lanciati, basta ai proclami puntualmente disattesi, basta alle formazioni fatte a caso, basta allo scambio delle figurine al calciomercato, basta agli allenatori giusti… Il Toro è ben altra cosa e qualcuno dovrebbe finalmente rendersene conto.In ginocchio, sotto il peso della vergogna seppur senza colpa. Questo è purtroppo il sentimento di un vero tifoso oggi. Qualcuno dovrebbe finalmente pagare per tutto questo. Il Popolo Granata presumo si sia definitivamente rotto le scatole del nulla ricorrente e temo che stavolta non accetti più di recitare la parte dell’agnello sacrificale. Credo che se ne possano andare tutti da questa Società, a partire proprio da quegli atleti che hanno dimostrato di non valere l’onore della maglia indossata. Mille proclami e poi solo delusioni… a questo punto tutti  fuori... Possibile poi sbagliare l’ennesimo approccio alla gara impostando una formazione assolutamente improvvisata? Le ali inguardabili e un solo attaccante (nel match in cui eravamo obbligati a segnare!).E’ stato schierato lo stesso modulo 4-4-1-1 che ha condannato il Manchester  contro il Barcellona in finale di Champions.  Solo che questo Torello non era di sicuro lo United, il Padova non assomigliava ai blaugrana (nonostante abbia disputato una gara dignitosa meritando di vincere) e il nostro mister non era assolutamente Ferguson! L’applauso dell’intero stadio ai patavini a fine partita ha dimostrato ancora una volta la cultura calcistica di una folla ormai priva di eroi. Nel peggior punto dell’intera storia  è stato perpetrato l’ennesimo scempio, con  attacco diretto alla fede granata. A nulla sono valsi i tentativi di scuse tentati dal Capitano a fine gara: ormai il gioco si è rotto irreparabilmente. Non è stato purtroppo solo l’errore sottoporta in una giornata maledetta (nonostante tutto continuo ad apprezzare l’assunzione di responsabilità di Rolando) ma il fallimento totale di un intero ciclo societario. Tutti via, a cercar fortuna altrove.  Vergognatevi, mantenendo almeno quel rispettoso silenzio nei nostri confronti per il dolore immenso che avete arrecato distruggendoci nuovamente ogni più piccola speranza. Un abbraccio amici miei… fratelli nella nebbia, credo sempre più uniti all’alba della sfida più impegnativa: la nostra sopravvivenza. Con il Toro nel cuore…Christian Gallesi