FEDELISSIMI GRANATA

Toro, con Colantuono torna Loria


L'allenatore aspetta il via libera dall'Atalanta. Il difensore era in curva a tifare. Bianchi: «Io posso restare, anche se...» GIANLUCA ODDENINO TORINOLe valigie hanno dovuto disfarle dopo l'ordine societario di allenarsi alla Sisport fino a venerdì, ma la partenza di massa da questo sciagurato Toro è solo rimandata. Il fallimento di Lerda e dei giocatori (che oggi pomeriggio lavoreranno a porte chiuse per motivi di ordine pubblico) porterà all'ennesima rivoluzione e allo smantellamento di un gruppo nato male e finito peggio. Cairo è pronto a fare piazza pulita per l'ennesima volta e vuole richiamare Stefano Colantuono. Non l'uomo nuovo invocato dalla piazza, ma l'usato sicuro per ridare disciplina, applicare un gioco semplice e magari tornare in serie A.Il «sergente di ferro» è destinato a guidare (tra esoneri e richiami) i granata per la terza volta in meno di due anni, ma l'imbarazzo di ingaggiare chi abbondò la nave meno di un anno fa è già stato superato. Sia dal presidente, che ritiene Colantuono la guida giusta e soprattutto scafata dopo i dolori patiti in questa stagione, sia dallo stesso allenatore. Dopo aver vinto il campionato cadetto con l'Atalanta per la seconda volta, il tecnico romano ha capito che Percassi ha altri progetti in mente e così si è guardato intorno. Il Toro si è subito fatto vivo e attende solo che da Bergamo venga risolta la partita. Colantuono è in pole position e i tempi dovrebbero essere rapidi per far ripartire la macchina granata, ma se tutto si dovesse bloccare le alternative portano a Ventura e Ballardini. Due nomi che Cairo tiene in stand-by, ma che spera di non dover ingaggiare.Risolta la questione del tecnico e confermato Petrachi nel ruolo di direttore sportivo, inizieranno le manovre per ricostruire il Toro. Dell'attuale rosa solo 10 giocatori su 25 hanno la sicurezza di un contratto, ma tra questi ci sono le due pedine pregiate che verranno vendute per rifare la squadra. Il capitano Bianchi e il suo vice Ogbonna sono sul mercato con l'obiettivo di incassare almeno 16-18 milioni complessivi. Il bomber piace a Parma, Atalanta e Bologna, oltre a club tedeschi (Amburgo e Schalke 04) che possono rilevare il suo ingaggio (1,2 milioni netti fino al 2013) senza spalmarlo. «Io posso anche restare a Torino - ha detto Bianchi ieri ai microfoni di Sky - perché non è una questione di categoria. Ci sono altri aspetti che dovrò valutare, anche se questo non è il momento per discutere». In settimana la situazione dovrebbe essere chiarita tra il giocatore e il presidente, mentre per Ogbonna ci sono meno pretendenti e il tempo per cederlo bene non manca. Il Napoli ha allentato la pressione, mentre la Fiorentina è pronta a ragionare per averlo.Le linee guida del nuovo Toro verranno tratteggiate nel vertice Cairo-Petrachi di domani, ma per l'attacco si ripartirà dal riscatto di Antenucci e la conferma di Sgrigna. In bilico ci sono De Vezze (fine contratto) e Gabionetta (fine prestito Hortolandia): due uomini che potrebbero tornare utili a Colantuono per il suo 4-4-2, così come Pagano sulla fascia e Di Cesare in difesa. Andrà via più di mezza squadra, compreso Lazarevic che il Genoa rivuole per la serie A, e quasi nessun prestito verrà confermato. Il primo acquisto, però, potrebbe essere Simone Loria: domenica era a tifare in Maratona e molti tifosi hanno rimpianto l'assenza del fedelissimo di Colantuono in difesa.