FEDELISSIMI GRANATA

L'addio di Bianchi un danno al marketing


Ventura sta studiando una squadra senza Bianchi, questo ormai è un dato di fatto che sta davanti a tutti, ma la cessione del bomber granata è cosa assai difficile e vedremo se Petrachi riuscirà a condurre in porto un altro dei suoi "capolavori", ovvero quando è riuscito a liberare Cairo da ingaggi importanti. Ma il capitano merita un discorso a sè, intanto a livello affettivo, perchè è diventato un simbolo per il Toro ed il punto di riferimento della tifoseria, dunque non va equiparato agli altri ex giocatori dall'ingaggio pesante. In più c'è un fatto da tener conto, che lo sottolinea direttamente Carlo Testa, gestore del Toro Store (e conduttore della fortunata trasmissione "Granata Doc"). "Bianchi, che è un ragazzo d'oro sotto tutti i punti di vista, è l'uomo giusto per l'immagine del Torino. Per noi sarebbe una perdita importante, perchè le magliette che vendiamo di più sono proprio le sue, con la il numero nove stampato sulla schiena. Li comprano bambini come persone adulte". Riguardo alle vendite generali, Testa non si lamenta: "Non abbiamo avuto flessioni sugli acquisti, perchè noi vendiamo molto ai turisti di ogni nazionalità e anche agli italiani che arrivano dalle altre regioni. Da noi arrivano russi, inglesi, americani, giapponesi che prendono un souvenir del Toro come emblema della città di Torino. Tutti conoscono la storia, anche quelli che non sanno ora in quale campionato gioca il Torino. Personalmente mi diletto a rispondere alle loro domande e a raccontare le tante storie legate al granata. Essere in Piazza Castello ci agevola e molti ci chiedono se è su questa piazza che fu celebrato il funerale al Grande Torino. La città sta cambiando e l'arrivo di tanti turisti aiuta anche noi". A livello di curiosità, per citare un fatto legato a Bianchi, ieri un piccolo tifoso del Toro ha dato l'esame di terza media tenendo nello zaino la sciarpa del Capitano per farsi coraggio