FEDERALISMO VENETO

STORIA DEL POPOLO VENETO (PARTE 4)


La distruzione dello Stato Veneto da parte di NapoleoneLo spostamento dei traffici commerciali verso i porti atlantici, le sanguinose e costosissimeguerre condotte, spesso da sola, contro i turchi ed il progressivo imborghesimento dei nipoti degli antichi e temerari mercanti veneziani, indussero lo Stato Veneto a mantenere la neutralità disarmata nei conflitti tra le potenze europee nel 1700. Infine fu la vergognosa resa,l’occupazione ed il sistematico saccheggio compiuto dai francesi, comandati da Napoleone con la complicità dei giacobini veneti e italiani. L’orda Napoleonica, ignorando gli accordi presi col senato, saccheggiò il Veneto, confiscò il tesoro della Zecca dello Stato, depredò decine di migliaia di opere d’arte di valore inestimabile,manoscritti e incunaboli antichissimi, devastò chiese, monasteri e palazzi rubando ori e argenti, persino le coperture in rame e piombo di chiese e campanili. Saccheggiò e distrusse trecento navi da guerra nell’arsenale. La flotta mercantile venne confiscata e inviata in Francia. il Bucintoro, vera e propria opera d’arte, venne bruciato per depredarne l’oro.La Repubblica di Venezia, sul cui suolo le truppe del generale Baraguay d’Hilliers mettevano piede (la prima armata straniera nella sua storia) venne deposta il 15 Maggio 1797, tre giorni dopo l’abdicazione del Maggior Consiglio, nessuna guerra l’aveva mai toccata: né gli Unni, né i Franchi di re Pipino, né iGenovesi, né gli Stati Europei confederati nella Lega di Cambrai erano mai riusciti a violare la ben custodita distesa delle lagune. Gli incendi erano stati numerosi, specie nei primi secoli, e ancora verso la fine del Cinquecento il fuoco aveva devastato il Palazzo Ducale, ma il danno che avevano potuto procurare era stato ben poca cosa, di fronte all’ininterrotto accumularsi di ricchezze che aveva fatto di Venezia, nei suoi secoli d’oro, il forziere d’Europa. Furono imposte tasse enormi, fino al 700% di aumento, così molti proprietari demolirono i loro palazzi perché non riuscivano a pagarle; l’economia fu azzerata. Fu sistematicamente cancellata ogni traccia dello stato Veneto con la distruzione di migliaia di leoni in pietra sparsi per tutto il territorio della Repubblica (le colonne presenti nelle nostre città un tempo sostenevano un leone in pietra, talvolta anche dorato). Napoleone introdusse il servizio militare obbligatorio per le sue folli imprese. Ben 20.000 giovani veneti, vennero strappati dalle proprie case e condotti nella campagna di Russia e non tornarono più (di 600.000 giovani soldati reclutati a forza in tutta l’Europa ne scamparono 25.000). Il Passaggio del Veneto all’Austria, pochi anni dopo, consentì la fine di un periodo buio e permise un minimo di ripresa economica e civile risollevando i Veneti dal disastroso passaggio delle orde Napoleoniche, ma ormai il Veneto era in miseria - rovinato.