FEDERALISMO VENETO

Le polizie locali del Nordest chiedono più poteri


Il nome di “vigili urbani” a loro sta certamente stretto, perché sono ormai a tutti gli effetti delle forze dell’ordine per la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, e per questo chiedono di essere trattati con la stessa dignità delle altre forze di polizia: sono i 3900 agenti delle Polizie locali dei 13 capoluoghi del Nordest. «Sul fronte sicurezza c’è una richiesta sempre più insistente da parte dei cittadini», ha spiegato il coordinatore triveneto Sergio Abbate: «Lo Stato deve legiferare al più presto per non discriminare le forze di polizia, riconoscendo pari dignità agli agenti delle polizie municipali rispetto a carabinieri, poliziotti di Ps e finanzieri. I protocolli d’intesa fra Governo ed Enti locali in tema di sicurezza si rivelano sempre più contenitori vuoti, iniziative superate dai fatti, quindi atti che non contemplano l’ipotesi di un potenziamento degli organi di polizia locale. Anzi paradossalmente ci troviamo di fronte a un’incomprensibile chiusura dello Stato nei confronti dell’aggettivo “locale” o “municipale”: pare ignorarne le competenze, le professionalità, le legittime rivendicazioni per il riconoscimento di un ruolo che, di fatto, sta già esercitando da anni, ma non è mai stato compiutamente delineato». E Marco Agostini, comandante della Polizia municipale di Venezia, rincara la dose: «Sono nel Corpo da oltre vent’anni e ancora non capisco perché non si dia efficacia all’articolo 118 della Costituzione, che prevede la competenza dello Stato per “ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia locale”. E non capisco perché se un'auto viene fermata da agenti della Stradale o dei Carabinieri è possibile sapere subito se hanno a che fare con un latitante o un pregiudicato, mentre se lo stesso controllo lo fa la Polizia municipale vale il veto del Garante della privacy dal momento che i nostri agenti non sono “forza di polizia”». Il comandante di Venezia: «Si dia efficacia all’articolo 118 della Costituzione. I nostri uomini, per esempio, non possono fare controlli su latitanti e pregiudicati»