FEDERALISMO VENETO

Alpini morti in Afghanistan, il cordoglio della Lega


  
"Desidero esprimere, anche a nome di tutto il gruppo della Lega Nord al Senato, i miei sentimenti di profondo dolore e cordoglio prima di tutto ai familiari dei quattro alpini che oggi hanno perso la vita eroicamente nello svolgimento del loro dovere. Al militare ferito gli auguri di una pronta guarigione. Voglio anche esprimere, in questo tragico giorno, la massima vicinanza agli alpini e a tutti i militari presenti nella missione afghana". Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato. Condoglianze sono state espresse anche dal Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota: "A nome mio e di tutti i piemontesi esprimo il più sentito cordoglio per la morte dei nostri quattro soldati colpiti mentre svolgevano il loro dovere. Il pensiero va alle loro famiglie a cui ci stringiamo vicino e preghiamo per una pronta guarigione del militare rimasto ferito. Agli alpini e a tutti i soldati in missione in Afghanistan va tutta la nostra vicinanza". Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: " In ogni vicenda c'è un inizio, ma deve esserci anche una fine. Ciò vale anche per la missione di pace in Afghanistan che si sta trasformando per il nostro Paese in un nuovo, tragico Vietnam. Il cordoglio per il lutto, lo strazio delle famiglie, la cappa di dolore che stringe l'Italia e la nostra Regione, sede del 7° Reggimento Alpini non possono non indurre a riflessioni da cui discendano scelte operative. Esistono accordi internazionali che certo vanno rispettati, esiste un sentimento forte che deve unire il nostro Paese ai soldati che laggiù rischiano la vita. Ma deve anche sopravvenire una scelta di priorità, affinché una missione di pace sia per la costruzione di un Paese e non per il sacrificio dei nostri giovani. Credo che sia venuto il tempo in cui il Parlamento ed il Governo, assieme e senza divisioni di parte o nominalistiche, tornino a ragionare sulla necessità di riportare a casa i nostri ragazzi. Potrebbe essere un percorso analogo a quella exit strategy proposta da Obama per l'Iraq".