FEDERALISMO VENETO

Indignazione per lo sterminio dei cristiani


   
''Non possiamo assistere inerti allo sterminio dei cristiani nel mondo. Dopo l'ennesimo episodio di oggi ad Alessandria d'Egitto, occorre dare seguito ad iniziative concrete. Auspico che il Ministro degli Esteri Frattini, che tanto si sta spendendo per questa causa, possa portare in tutte le sedi opportune l'indignazione, la rabbia e lo sconcerto di chi, come noi, vuole difendere il diritto dei cristiani di esistere ovunque e di professare la loro religione''. Lo dichiara il vice Ministro Roberto Castelli.    CRISTIANI: DA EGITTO A FILIPPINE, LA MAPPA DEL TERRORE(AGI) - Baghdad, 1 gen. - Festivita' sotto assedio per molti cristiani nel mondo. Dagli attacchi in Nigeria, che hanno causato la morte di 38 persone, all'attentato contro una chiesa cattolica nelle Filippine, all'ultima strage nella chiesa di Alessandria in Egitto, l'allarme resta alto in moltissime zone a rischio. Ecco la situazione dei cristiani nei Paesi in cui sono piu' minacciati:- PAKISTAN: Natale all'insegna delle proteste in Pakistan, dove la comunita' cristiana e' ancora scossa dalla condanna a morte di Asia Bibi, la madre di 5 figli accusata di blasfemia contro il profeta Maometto. Il 24 dicembre i musulmani hanno indetto una provocatoria manifestazione di protesta contro l'appello dei cristiani per abolire la controversa legge sulla blasfemia. Il 25, invece, i cristiani sono scesi nelle strade per invocare il ritiro del provvedimento. In occasione del Natale, il presidente pachistano, Asif Ali Zardari, ha inviato i suoi auguri ai fedeli, ricordando il messaggio "di Gesu' Cristo di amore, perdono e fratellanza". Ma il clima e' tutt'altro che tranquillo, come dimostra l'ultimo attacco contro il sito del Pakistan Christian Post sferrato da un gruppo di hacker islamici che si chiamano 'Dragoni'. Il sito e' stato oscurato e al suo posto campeggia l'immagine di un angelo insanguinato. - - INDIA: Dalla cattedrale del Sacro Cuore di Nuova Delhi alla cattedrale di San Paolo a Kolkata, sono stati migliaia i fedeli che hanno partecipato alla messa di mezzanotte. La situazione dei cristiani, tuttavia, rimane fortemente a rischio: a Mumbai e' stata diramata un allerta contro possibili attacchi terroristici mentre nell'Orissa i cristiani hanno festeggiato in un clima di terrore e minacce. I fondamentalisti indu' avevano infatti annunciato per il giorno di Natale un raduno nel distretto di Kandhamal in memoria di un membro della loro tribu', Khageswar Mallick, che nel 2007 rimase ucciso mentre tentava di assalire una chiesa. Un omicidio per cui vennero accusati, senza prove, dei cattolici del posto. Allora, la morte dell'indu' provoco' l'esplosione di pogrom anti-cristiani con 3 fedeli uccisi, migliaia di chiese e case messe a ferro e fuoco e piu' di 50mila sfollati. Ma quest'anno i fedeli hanno sfidato la paura e celebrato lo stesso il Natale, guardati a vista da un forte schieramento di poliziotti. Nonostante la Costituzione indiana garantisca il diritto alla liberta' religiosa, a livello locale rimangono vigenti leggi anti-conversione contro i cristiani. (AGI) Rmi/Tig