PARABOLE MODERNECarissimi leggendo i giornali sportivi delle ultime settimane ho fatto una riflessione su calciopoli assimilandolo al peccato dell'uomo;e tutto ciò perchè nei primi giudizi sportivi di alcuni anni fa erano stati condannati i presunti unici colpevoli di comportamenti scorretti e premiati gli ipotetici immacolati senza macchia.Ora nel processo civile il maggiore indiziato di calciopoli fa scoprire che i cosidetti giusti intrattenevano frequenti rapporti telefonici con chi doveva amministrare e arbitrare le partite imparzialmente; il tutto per affermare che essendo tutti colpevoli di atteggiamenti non etici erano tutti da considerare innocenti. SPAVENTOSO !!!!!! Lo stesso si può vedere nel mondo religioso attuale in cui scopriamo che chi si definisce guida di cristiani e difensore della vita ha permesso con un assordante silenzio moltissimi abusi verso i minori da membri anche auterevoli del proprio clero (come novelli farisei:Matteo 23:3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno.)e invece di limitarsi a chiedere perdono alcuni suoi sottoposti parlano di complotti paragonabili all'antisemitismo. ASSURDO!!!!!!!! Quindi anche noi prima di scagliare la prima pietra e giudicare l'altro,esaminiamoci e riflettiamo che nessuno è senza peccato,neanche noi ne siamo immuni,perchè se siamo stati graziati ciò non dipende dalla nostra impossibile purezza o perfezione ma dall'avere compreso e adempiuto in ubbidienza quello che è manifesto nell'epistola ai Romani (Romani 3:10 com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno. 11 Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. 12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno». 18 «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi». 19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato. Romani 5:1-2 1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;) Quindi vediamo che la verità manifesta nelle scritture è immutabile ed ha un valore eterno per cui ogni circostanza che viviamo e conosciamo deve essere occasione per testimoniarla e manifestarla alla luce. Fraterni saluti da Roberto Barnabè
PARABOLE MODERNE
PARABOLE MODERNECarissimi leggendo i giornali sportivi delle ultime settimane ho fatto una riflessione su calciopoli assimilandolo al peccato dell'uomo;e tutto ciò perchè nei primi giudizi sportivi di alcuni anni fa erano stati condannati i presunti unici colpevoli di comportamenti scorretti e premiati gli ipotetici immacolati senza macchia.Ora nel processo civile il maggiore indiziato di calciopoli fa scoprire che i cosidetti giusti intrattenevano frequenti rapporti telefonici con chi doveva amministrare e arbitrare le partite imparzialmente; il tutto per affermare che essendo tutti colpevoli di atteggiamenti non etici erano tutti da considerare innocenti. SPAVENTOSO !!!!!! Lo stesso si può vedere nel mondo religioso attuale in cui scopriamo che chi si definisce guida di cristiani e difensore della vita ha permesso con un assordante silenzio moltissimi abusi verso i minori da membri anche auterevoli del proprio clero (come novelli farisei:Matteo 23:3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno.)e invece di limitarsi a chiedere perdono alcuni suoi sottoposti parlano di complotti paragonabili all'antisemitismo. ASSURDO!!!!!!!! Quindi anche noi prima di scagliare la prima pietra e giudicare l'altro,esaminiamoci e riflettiamo che nessuno è senza peccato,neanche noi ne siamo immuni,perchè se siamo stati graziati ciò non dipende dalla nostra impossibile purezza o perfezione ma dall'avere compreso e adempiuto in ubbidienza quello che è manifesto nell'epistola ai Romani (Romani 3:10 com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno. 11 Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. 12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno». 18 «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi». 19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato. Romani 5:1-2 1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;) Quindi vediamo che la verità manifesta nelle scritture è immutabile ed ha un valore eterno per cui ogni circostanza che viviamo e conosciamo deve essere occasione per testimoniarla e manifestarla alla luce. Fraterni saluti da Roberto Barnabè