Pubblicato "Dipendenze Vitali"

Post n°13 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da evangelicofaentino56
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carissimi 

ho pubblicato in altro Blog  una mia riflessione sulle "Dipendenze Vitali"(aspetto anche qui contributi)che potete trovare al link

http://amoreevangelico.blogspot.com/2008/10/dipendenze-vitali.html

 
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Disabilità imposta

Post n°12 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da evangelicofaentino56
Foto di evangelicofaentino56

Carissimi in questi giorni ho avuto il modo di pensare alla mia disabilità e ho potuto comprendere che è più ciò che mi è imposto dall'uomo che mi limita che la mia deficienza fisica.
Quando mi è stata diagnostica la malattia (morbo di Parkinson) ho continuato a lavorare guidando degli autoarticolati per diversi anni con minimi problemi e limitazioni (se dimenticavo la levodopa nei giusti tempi avevo maggiore lentezza e difficoltà specialmente nelle manovre e nelle curve complicate;negli ultimi anni avevo problemi nel riposo notturno causati dal lavorane in orari sempre diversi).Poi quando ho dovuto fare la visita per il rinnovo della patente a Forlì non si sono accorti del mio deficit finché alla mia uscita dalla stanza della commissione non hanno visto la diagnosi dai controlli medici che ho fatto nel lavoro (cui ero sottoposto perché lavoravo con rifiuti medici pericolosi) e mi hanno richiamato indietro dicendomi che mi toglievano tutte le patenti con cui lavoravo lasciandomi solo la B da rinnovare ogni 2 anni:così ho perso il lavoro.
Dopo così per avere l'opportunità di lavorare mi sono dovuto iscrivere alle apposite liste speciali dell'ufficio del lavoro che mi hanno fatto fare una visita per la diagnosi funzionale che limitava la mia possibilità attività a lavori sedentari par-time,così per avere maggiori opportunità ho dovuto prendere la patente europea del computer facilitato dall'uso di appositi ausili che compensavano la mia maggiore lentezza dei miei arti destri.
Ma nonostante questo le opportunità sono state poche e una di queste alla provincia di Ravenna mi hanno sabotato con ausili incompatibili con il computer usato per le prove essendo di diversa configurazione.
Ora sono costretto a fare lavori socialmente utili (specialmente nei fine settimana) con l' Auser presso enti museali faentini ma sarei in grado di fare altro ma la burocrazia me lo impedisce (i servizi preposti non hanno voluto che portassi e ritirassi una persona disabile al lavoro a pochi km da Faenza con l'auto,mentre i servizi di inserimento lavorativo non avevano corso o stage adeguati o possibili a me).
Oltretutto il Parkinson pur evolvendo (però la terapia medicinale con levodopa e amantadina e quella fisica riabilitativa per ora compensa le maggiori attività senza blocchi o tremori presenti) non mi impedisce neanche la mia vita spirituale e sociale,concedendomi maggiore tempo da dedicare a Cristo;perché l’unica cosa che ha fermato per un tempo il mio servizio all’Eterno è stato il pregiudizio di alcuni fratelli responsabili di Chiesa a Forlì,perché nonostante il Signore mi ha arricchito con oltre 8 anni di studio del suo Verbo a Roma e a Torino non mi ritenevano più in grado di predicare la Parola o servire la comunità avendo questa malattia; però la testimonianza di una responsabile nazionale di “Joni and Friends Italia” in mia indiretta difesa ad una conferenza dell’associazione in chiesa mi ha incoraggiato a proseguire il mio impegno cristiano altrove : perché ha affermato che Cristo non richiede ai suoi servitori un certificato di Buona Salute avendo usato come suoi efficaci strumenti persone con handicap fisico,oltre a Joni un esempio è stato Charles H. Spurgeon cui ha concesso grossi e potenti carismi per la sua Gloria.
Ora esercito il mio servizio cristiano in 2 comunità evangeliche (Castrocaro Terme,Imola) in diverse opere cristiane (come nei The Gideons International ) , nel volontariato sociosanitario oltre che nel Web. Grazie a Dio in questi giorni ho potuto superare le visite mediche speciali per il rinnovo della patente che mi sono state imposte anche se non ho avuto negli ultimi anni né incidenti né altri problemi alla guida dell'auto. Quindi credo che io non abbia alcun deficit che non venga dall'esterno che mi limiti nelle cose essenziali, perché confidando nelle promesse di 2°Timoteo 3:16-17 (Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.) sono sicuro che non mi manchi nulla per fare al meglio la volontà divina ( 1°Giovanni 2:5 -ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo...) anche nella mia debolezza (2°Corinzi 4:16-Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. ) di uomo che non dovrà mai mancare di lodare e glorificare Dio per il suo immenso Amore e Misericordia che ha avuto per me.
Con riconoscenza Barnabè Roberto

 
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ESSERE ACCANTO IN ESTATE

Post n°11 pubblicato il 25 Luglio 2008 da evangelicofaentino56
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ESSERE ACCANTO IN ESTATE



(Stagione di Contraddizioni)



L' estate (come le maggiori festività) esaspera e mette in rilievo i
contrasti in questa società cosidetta evoluta perchè per i più
fortunati è tempo di vacanze ,ferie o almeno di riposo assieme ai suoi
più cari (famigliari o amici) necessario dopo lo stress della vita
moderna e dei ritmi esasperati del proprio lavoro;ma di molti però ci
dimentichiamo : gli anziani,le persone sole,quelle depresse o
sofferenti;che in questo periodo si sentono abbandonate o cadono in
crisi pesantissime (personalmente ho ricevuto email o telefonate di
persone in gravi difficoltà). Quindi noi come credenti in Cristo Gesù
cosa facciamo in questo periodo ? ....Ora alcuni fratelli e sorelle
frequentano campi evangelici in cui si ristorano sia fisicamente che
spiritualmente in una magnifica comunione nella creazione di Dio,altri
vanno in vacanza in cui dovrebbero continuare a frequentare comunità
evangeliche del luogo per il culto domenicale . Ma .... c'è qualcosa
che secondo me non va bene,cosa è ?....E' che molte comunità perchè ci
sono pochi credenti rimasti in zona (???Matteo 18:20
"Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo
a loro".) chudono per un lungo periodo (anche più di un mese) in
provincia o in città minori lasciando i credenti senza attività
comunitarie o peggio ancora senza supporti spirituali o pastorali ;che
sono assolutamente necessarie per chi è rimasto ed ha grande necessità
di Agape (amore fraterno) pratico per non cadere in situazioni
disperate ed esasperate che possono portare conseguenze anche senza
ritorno (in estate i giornali sono pieni di notizie a questo riguardo
).Personalmente soffro per le carenze e assenze di molte comunità
della mia zona (Romagna) non tanto per quanto mi riguarda (perchè fin
da piccolo sono cresciuto in campagna in un' azienda agricola, poi ho
praticato altri lavori in cui l'estate era il periodo di maggiore
attività ed anche ora per motivi di salute e di necessità materiali
esercito un lavoro socialmente utile in enti museali faentini in cui
l'estate oltre ai fine settimana abituali sono impegnato in altri
giorni ed anche per molte serate; per cui questo periodo non l' ho mai
associato al riposo ma piuttosto al contrario) ma per tutti quelli in
loco (conosciuti e no) che non hanno i strumenti necessari a superare
questa mancanza stagionale (conosco diversi credenti meridionali o
stranieri lontani dalle loro famiglie e altri in situazione di disagio
e carenza famigliare,fisica,finanziaria o spirituale).E' necessario
secondo me creare una rete di supporto e soccorso pratico o virtuale
(nel Web) per il prossimo mese di Agosto per cui vorrei raccogliere le
adesioni di tutte le persone di buona volontà (sia chi è nel bisogno
sia chi vuole cooperare) che per vari motivi rimangono in città o in
rete (Internet) per creare una comunione fraterna che copri al meglio
le necessità di chi vediamo nel bisogno o in gravi difficoltà usando
anche la preghiera d'intercessione (ciò lo possiamo fare anche dai
luoghi di vacanza):la manifestazione concreta della nostra fede non
dovrebbe andare mai in ferie cosicchè chiunque voglia essere ACCANTO
si manifesti o si attivi nei miei gruppi:



http://groups.yahoo.com/group/barnabecomebarnaba ,



http://groups.yahoo.com/group/gruppolavorositoaccanto o
http://groups.msn.com/evangeliciemalattia/accanto.msnw.



affinchè in ciò pratichiamo la verità di:



2 Corinzi 1:3-4



3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il
Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, 4 il quale ci consola
in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la
quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che
si trovano in qualunque afflizione;



confidando che ciò sia di stimolo a molti vi mando i miei più cari e
fraterni saluti in Cristo



Barnabè Roberto

 
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Aiutiamo e Preghiamo per Beatrice

Post n°10 pubblicato il 19 Giugno 2008 da evangelicofaentino56
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Aiutiamo e Preghiamo per Beatrice

Carissimi stamattina verso le 8,30(19 giugno 2008) a sorpresa mi ha telefonato Beatrice per quasi mezzora (avrà trovato i riferimenti e dati nei miei gruppi sulla fede e le malattia:

 http://it.groups.yahoo.com/group/fedeemorbodiparkinson/ o

http://groups.msn.com/hoilmorbodiparkinsondai39anni ) una Signora dell'Alto Adige (Bolzano?) che ha il Morbo di Parkinson da oltre 10 anni (aveva all'esordio 30 anni circa) a causa di 9 vaccinazioni antipoliomelitiche (di 2 tipi incompatibili fra loro) ed è pur essendo in terapia con la levodopa è al livello 2 della patologia (con momenti di blocchi,con deficit e problematiche varie prevalenti a sinistra che la fanno cadere) e vorrebbe cercare notizie sulla ricerca per ottenere la difficilissima guarigione della malattia (è disponibile ad un intervento sperimentale genetico rischioso cui è assolutamente contrario il marito)Cosicchè è benvenuto ogni contributo a riguardo delle novità sulla ricerca medica a riguardo.Oltre per la guarigione  materiale di Beatrice vorrei pregare anche per quella spirituale a vita eterna(pur non essendo credente è rimasta colpita dalla mia testimonianza di fede nella malattia presente nel web)nella sincera conversione in Cristo Gesù.Chi è disponibile a fornire contributi può trovare in internet miei 2 profili cioè:

http://it.facebook.com/people/Roberto_Barnabe/1318814753

http://www.myspace.com/barnyroby

Fraterni Saluti in Cristo da

Barnabè Roberto

 
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Hnto II io c'ero

Post n°9 pubblicato il 14 Maggio 2008 da evangelicofaentino56
 

 

POGGIO UBERTINI                                                                

30 Aprile-4 Maggio 2008

II° Convegno   Hnto

I diversamente Abili

ACCANTO a noi e noi

ACCANTO a loro

CHIUNQUE IN MEZZO A VOI E’ ABILE VENGA ED ESEGUA

QUELLO CHE IL SIGNORE HA ORDINATO

Esodo 35: 10

Carissimi cercherò di fare un resoconto delle attività svolte nel secondo convegno Hnto (anche se per le attività precedenti del pomeriggio di venerdì 2 maggio momento in cui sono arrivato a Poggio Ubertini sarà fatto in modo sommario in conformità a ciò che è stato manifestato successivamente):

Giovedì 1 maggio:

1° Studio Jonathan McRostie

“Testimonianza personale”

 Jonathan è nato a Bamako in Malì (Africa) dove i suoi genitori erano missionari cristiani che operavano in questo paese; il fratello da oltre 40 è impegnato in attività evangelistiche in diversi stati del mondo con OM (Operazione Mobilitazione) e poi dal 1982 lavora con i diversamenteabili a Bruxelles (in quanto lo è anche lui essendo in carrozzina in seguito alle conseguenze di un incidente stradale) collaborando con il ministerio di “Joni and Friends” per la zona europea (è autore della pubblicazione “come lavorare tra le persone disabiliedita anche dall’associazione italiana nella nostra lingua)

1°Incontro a gruppi

Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “quando ho aiutato l’altro”

2° Studio Jonathan McRostie

“Ciò che ha bisogno un diversabile”

Messaggio basato su “Gesù guarisce un paralitico”tratto da Marco 2:1-12

1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa,

2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunziava loro la parola.

3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini.

4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.

5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati».

6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro:

7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?»

8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori?

9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?"

10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati,

11 io ti dico, disse al paralitico, àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua».

12 Il paralitico si alzò subito, prese il suo lettuccio e se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista».

Venerdì 2 Maggio

2°Incontro a gruppi

Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “quando sono stato aiutato dall’altro”

3°Incontro a gruppi Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “la mia testimonianza ad un non credente diversabile” mio svolgimento: alcuni anni fa mentre ero ricoverato nella clinica neurologica di Bologna per adeguare la terapia farmacologia del Parkinson (avevo grossi problemi di mobilità per errate cure del centro specialistico milanese) ed ero in una camera speciale riservata ai pazienti con casi particolari difficili riservata ai 2 primari dell’ospedale in cui ero con 2 giovani fratelli torinesi con la sclerosi multipla che vedevo erano sottoposti a prove ed esami invasivi (biopsie muscolari) che procurava loro molta sofferenza ,così ho cercato di consolarli manifestando la possibilità della vita eterna alla gloria di Dio dopo la fine della vita terrena con il corpo glorificato se avessero accettato il Signore come loro Signore e Salvatore,vedendo che la vita tribolata e inferiore alla media che li attendeva rendeva loro insofferenti e cinici senza prospettive;poi avendo la fortuna della visita di un missionario cristiano operante a Bologna (che ho conosciuto nella comunità di Forlì) ho potuto suo tramite donare loro un nuovo testamento (che essi non hanno rifiutato).Non ho più avuto loro notizie ma spero che questo seme abbia aperto loro il cuore a Cristo.

3° Studio Jonathan McRostie

“Quali valori e quali potenzialità ha un diversabile”

Jonathan parla della speranza di chi è debole e confida in Gesù, colui che gli rende il giusto valore basato solo su ciò è interiormente (non dando alcuna importanza all’aspetto fisico),;egli ha amato gli ultimi nel suo ministerio terreno in modo pratico. La sua chiesa difatti sta crescendo molto di più nei paesi poveri del terzo mondo rispetto alle nazioni occidentali prosperose in quanto queste persone misere riconoscono maggiormente le benedizioni di Dio manifeste in Matteo 5

1 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui,2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.5 Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.6 Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.10 Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.).

L’umiltà difatti ci porta a Cristo e al suo regno,così anche la sofferenza facendoci conoscere le nostre debolezze ci rende più solidali e altruisti. Il debole è essenziale nella chiesa perché manifesta alla luce l’umanità cui necessita dipendere da Dio,perché colui che si crede ricco ed autosufficiente manca del giusto concetto di se e non si sottomette al proprio Signore e Salvatore.. Cosicché com’è manifesto in 1°Corinzi 12 :22 (Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie) la chiesa senza diversabile è essa stessa diversabile e incompleta nel suo ministerio. Jonathan poi parla di coloro con handicap fisico che il Signore usa per la sua opera (come i lebbrosi di 2° Re 7:3-9 e cui ha provveduto del necessario come vediamo in 1Corinzi 12:7 “Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune” e 1Corinzi 12:11 “ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole”) conosciuti in un convegno del secolo scorso su “Disabilità e Missione” come:

1)Gejina Blaauw (Olanda) che nella sua disabilità ha testimoniato in Albania manifestando l’amore di Dio nel creare un centro di riabilitazione e educazione a Tirana riservato ai bambini con handicap2)Gabi Eggli (Svizzera) è stata impegnata nella missione evangelica a Bruxelles per 5 anni e ora lavora per il Signore nella sua Svizzera3)Christiane Cousinne (Belgio) poliomielitica è impegnata in amministrazione per Wycliffe Belgio (associazione traduttori della bibbia)4) Haarkan Karlsson (Svezia) paraplegico per un virus mentre era impegnato come missionario OM in India è ora pastore in Svezia in una comunità multietnica5)Gorge Wiens (Canada) sordo al 90% fin da giovane è missionario OM impegnato prima in Messico e ora in Costarica6)Simea Swab (Svizzera) senza braccia e mani (durante la gravidanza la madre è stata contaminata da insetticidi usati dal marito) è impegnata in un collegio teologico in Gran Bretagna e in un ministerio in Svizzera7) Tracy (Sudafrica) non udente ha ora un ministerio cristiano a Gerusalemme per i sordi (anche ebrei e arabi) di cui alcuni non vedenti e nell’utilizzo del linguaggio dei segni per manifestare la Bibbia8) Petra De Craene (Belgio) per una malattia giovanile è cieca al 80%,lavora partime per OM nella reception e come telefonista.9) Tom Brewster (Stati Uniti) rimasto paraplegico per un tuffo a 18 anni è morto a 46 nel 1985, è stato pioniere del linguaggio di apprendimento delle lingue per i missionari cristiani10) Jan Lang (Stati Uniti) con artrite reumatoide progressiva serve il Signore a tempo pieno con GLOBL Recordings Network, traducendo messaggi cristiani in 6000 lingue sul totale delle 10000 esistenti nel mondo.

Infine ha chiesto di pregare per i diversabili che vorrebbero impegnarsi per l’opera di Cristo affinché comprendano quale è la volontà dell’Eterno riservata a loro

Sabato 3 MaggioFranco Attanasio presenta l’associazione e le attività di Joni and Friends Italia

4° Studio Jonathan McRostie

“Nelle nostre chiese è accessibile per un diversabile il messaggio dell’Evangelo ?”

Le comunità cristiane devono essere accoglienti per tutti (la chiesa deve essere inclusiva non esclusiva) quindi anche per i diversabili,così si devono creare i presupposti perché i messaggi della parola vengono messi alla portata dei disabili non solo fisici,dei non udenti,dei non vedenti,dei stranieri e di ognuno che ha difficoltà di relazione e di apprendimento adempiendo la volontà manifestata dalla scrittura ( Romani 15:1-7 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.3 Infatti anche Cristo non compiacque a sé stesso; ma come è scritto:«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù,6 affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo.7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.) Dobbiamo imparare l’arte del servizio gli uni per gli altri da Cristo,essendo quindi disponibili come lui a dare la vita per il prossimo,se vogliamo testimoniare efficacemente Gesù non dobbiamo considerare il diversabile un inferiore manifestando sentimenti di pietà, ma dobbiamo condividere con lui le scritture come incoraggiamento e per migliorare la comunione;cosicché possiamo collaborare con il Signore imparando a relazionarci con gli altri senza barriere e pregiudizi,cercando di conoscere  le altrui necessità,di saperci perdonare e sopportarci in modo vicendevole  imitando ciò che Davide fece con Mefiboset (2°Samuele 4:4 Gionatan, figlio di Saul, aveva un figlio storpio, il quale aveva cinque anni quando arrivò da Izreel la notizia della morte di Saul e di Gionatan. La balia lo prese e fuggì; in questa sua fuga precipitosa il bambino cadde e rimase zoppo. Il suo nome era Mefiboset.- 2° Samuele 9: Davide disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?»2 C'era un servo della casa di Saul, di nome Siba, che fu fatto venire da Davide. Il re gli chiese: «Sei tu Siba?» Egli rispose: «Servo tuo».3 Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul al quale io possa far del bene per amore di Dio?» Siba rispose al re: «C'è ancora un figlio di Gionatan, storpio dei piedi».4 Il re gli disse: «Dov'è?» Siba rispose al re: «È a Lodebar in casa di Machir, figlio di Ammiel».5 Allora il re lo mandò a prendere in casa di Machir, figlio di Ammiel, a Lodebar.6 E Mefiboset, figlio di Gionatan, figlio di Saul, andò da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò davanti a lui. Davide disse: «Mefiboset!» Egli rispose: «Ecco il tuo servo!»7 Davide gli disse: «Non temere, perché io non mancherò di trattarti con bontà per amore di Gionatan tuo padre, ti restituirò tutte le terre di Saul tuo nonno e tu mangerai sempre alla mia mensa».8 Mefiboset s'inchinò profondamente e disse: «Che cos'è il tuo servo, perché tu ti degni di guardare un cane morto come sono io?»9 Allora il re chiamò Siba, servo di Saul e gli disse: «Tutto quello che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa io lo do al figlio del tuo signore.10 Tu dunque, con i tuoi figli e con i tuoi servi, coltiverai per lui le terre e gli porterai il raccolto, perché il figlio del tuo signore abbia pane da mangiare; Mefiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa». Siba aveva quindici figli e venti servi.11 Siba disse al re: «Il tuo servo farà tutto quello che il re mio signore ordina al suo servo». Mefiboset mangiò alla mensa di Davide come uno dei figli del re.12 Mefiboset aveva un figlioletto chiamato Mica; tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servi di Mefiboset.13 Mefiboset abitava a Gerusalemme perché mangiava sempre alla mensa del re. Era zoppo di entrambi i piedi.). Dobbiamo essere tutti uniti nella lode a Dio senza nessuna preclusione o privilegio per nessuno in base a parametri umani carnali che nel corpo di Cristo sono negativi come è manifesto nella scrittura (2°Corinzi 5:16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.

Giacomo 2:1-9 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente,3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello»,4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?8 Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. Quindi dobbiamo essere consapevoli che davanti a Dio siamo tutti simili ,tutti peccatori necessari di grazia senza scale di valori credibili.Dobbiamo chiedere al diversabile della sua reale necessità senza agire d’istinto di nostra iniziativa,non dobbiamo trascurare che ci vuole tempo per imparare ad aiutare in modo valido la persona con handicap. E’ negativo credere (secondo Jonathan) come fanno alcuni che Dio voglia guarire tutti in questa terra dalle loro malattie,così facendo non ci si sottomette alla volontà divina,come chi crede alla sovranità divina in modo estremo diventa di conseguenza fatalista e accetta la condizione di disagio senza reazione;secondo l’oratore è anche sbagliato credere che la propria malattia è dovuta al peccato o all’opera di satana.,perché vedendo ciò che ha subito Giobbe si nota che lui pur non comprendendo pienamente la volontà di Dio rimanendo fermo nel rapporto con l’eterno ha ottenuto guarigione e benedizioni.. Dobbiamo quindi imparare a praticare il grande comandamento datoci da Cristo (amore per Dio,per il prossimo e noi stessi) applicandolo al rapporto con i diversabili ,altresì dobbiamo abolire al meglio possibile  le barriere architettoniche presenti nelle nostre comunità,lasciando i primi posti a chi ha problemi di vista e ai non udenti (perché vedano il linguaggio dei segni di chi è preposto a questo servizio come si è visto al convegno con l’opera di Manixservire)insieme ad ogni altro sussidio e ausilio necessario per facilitare  sia il loro canto, che  l’adorazione ,che l’ascolto della parola. Quando è necessario ed è possibile va iniziata una scuola domenicale speciale per chi ha problemi di apprendimento,usando termini e modalità più semplici ed assimilabili,per comunicare la verità imitando Cristo che usava le parabole per rendere accessibile il verbo ai più.Preghiamo perché si possano aprire maggiori porte all’evangelo per chiunque (e ciò a partire dalla propria chiesa) .Jonathan ha riaffermato ancora  con forza ,che i diversabili hanno molto da insegnare affinché il corpo di Cristo diventi veramente abile e praticabile a chiunque è diverso secondo la volontà divina. Come conclusione ha detto che nella buona novella ci sono 58 versetti che manifestano i rapporti gli uni gli altri  e quindi la reciprocità deve essere una pratica della chiesa non secondaria 

4°Incontro a gruppi

Riepilogo attività precedenti incontri e realizzazione da ogni membro di un segnalibro con versetti biblici (mio: 1 Corinzi 11:29-30  Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? .. Se bisogna vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.)

Hnto nelle professioni :

Testimonianze di a)Samuele un medico credente di pronto soccorso parla sulla spersonalizzazione da parte degli operatori sanitari dei pazienti e sulla necessita da parte  del medico cristiano di un cura totale umanizzata non solo farmacologica del diversabile  b)Mara infermiera di Asti che lavora con pazienti sofferenti di patologie tumorali gravi con difficoltà iniziali nel confrontarsi con le  molte morti dei ricoverati,ha trovato incoraggiamento nella parola del Signore (Salmo 56:8 Tu conti i passi della mia vita errante;raccogli le mie lacrime nell'otre tuo;non le registri forse nel tuo libro? ) ha testimoniato di come il Signore vuole che stia accanto alle persone sofferenti c) Stefano de Masi tirocinante come riabilitatore psicomotorio presso l’ospedale di Brescia nel reparto pediatrico riservato alle leucemie ha parlato del prossimo nel bisogno come colui cui prestare attenzione per supportarlo al meglio nelle necessità

Hnto nella famiglia.

Testimonianze di Elena sorella di un ragazzo down Davide da cui ha detto ha molto da imparare nel rapporto con il prossimo e nel consolare chi è afflitto e di Sara figlia di una madre diversabile morta nel 1995 per un tumore al cervello,di cui ha manifestato il rapporto reciproco intenso  e la testimonianza nella sofferenza in cui non ha mai inveito mai contro Dio,la sua perdita è stato per lei un fatto molto traumatico superato con le circostanze che il Signore ha preparato pe r affinarla e farle apprezzare la sua volontà.

Jonathan MacRostie risponde ai campisti

1)Come sensibilizzare gli anziani di chiesa sulla disabilità?

JM:Bisogna pregare per loro e confrontarsi direttamente su questa tematica

2) Sei stato a disagio con la moglie nell’Handicap?

JM:Qualche volta sono stato frustrato  e con difficoltà di comunicazione con lei ma senza un reale disagio

3)Accostamento sovranità di Dio e fatalismo ci può essere?

JM:La sovranità di Dio non è fatalismo perché le scritture parlano delle responsabilità umane nelle scelte che non si possono imputare a Lui e alla sua sovrana volontà quando paghiamo delle conseguenze negative.

4)Cosa crea la differenza nell’atteggiamento dei cristiani verso la sofferenza?

JM:Semplicemente il sapere affrontare la sofferenza con la testimonianza di vita conforme alla volontà di Di

Foto di Gruppo all’esterno

Culto di Lode e Adorazione

Canti di lode , preghiere, messaggio di Paolo Moretti su Isaia 46:1–4 per la Santa Cena e offerte

Condivisione Attività dei gruppi

Concerto corale Mapè

Domenica 4 Maggio

Saluti e conclusione Convegno

Per i miei commenti al campo andate in

http://amoreevangelico.blogspot.com/hnto-veramente-accanto.html

 
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