FIDELIS

Post N° 42


Gli anni di piombo Premessa
Gli anni Sessanta e Settanta si rivelarono particolarmente impegnativi per l'Arma. La Guerra Fredda non si era ancora conclusa (anche se aveva superato la fase pił acuta e pericolosa): due blocchi, guidati dagli USA e dall'URSS, continuavano a contrapporsi, dividendo il pianeta in due enormi sfere di influenza. All'ombra di imponenti arsenali atomici le due superpotenze ingaggiavano uno scontro multidimensionale senza esclusione di colpi. In Medio Oriente, Africa, Sud Est Asiatico, America Latina si intessevano alleanze, si stendevano trame, si agitavano agenti e propagandisti, scorrevano fiumi di denaro e di armi in un susseguirsi di elezioni, guerriglie e colpi di Stato. L'Europa era stretta dal gelo di Yalta. La sanguinosa guerra civile in Grecia, le repressioni nella neonata Repubblica Democratica Tedesca e la fallita insurrezione ungherese avevano chiaramente espresso l'immutabilitą degli assetti politici e confinari del continente, ma il grande gioco della lotta per l'influenza politica non si esauriva. Da un lato NATO e Patto di Varsavia accumulavano e ammodernavano armamenti specialmente lungo la sterminata frontiera di contatto fra le due alleanze. Il gelido Capo Nord, le fertili piane tedesche, le aspre frontiere balcaniche ed anatoliche vedevano un'incessante attivitą di addestramento e schieramento di divisioni e squadre aeree. I mari che circondavano il vecchio continente erano solcati da flotte imponenti, strette attorno alle maestose portaerei americane o ai superbi incrociatori sovietici, e scandagliati da gruppi di sommergibili. Tutto doveva essere pronto per l'imprevedibile terza guerra mondiale, giocata in ogni variante sui tavoli degli stati maggiori.