in questi giorni sento parlare molto di silenzio...Questo è un paradosso. Del silenzio bisogna tacere. C'è il silenzio di chi "non si fa sentire" (ed è anche questo un modo per farsi sentire...forse più degli altri)C'è il silenzio di chi aspetta "in silenzio" (ma la mente ogni giorno parla, a volte urla e riempie il silenzio di parole)Questo silenzio è ingannevole, per chi tace e per chi aspetta. La mia soluzione è: "Non aspettare, ma vivere e andare" C'è il silenzio di chi si siede accanto a te e ti ascolta, finendo che parli, ed è ancora lì con te, e capisce pure quello che non dici...e legge nel tuo cuore anche a distanza...e capisce e tace e sta lìC'è il silenzio di qualcosa che arriva inaspettato e te lo trovi fra le mani, come neve al soleC'è il silenzio sincero e accogliente, che è sensibile e fa le domande "vere"...quelle che riguardano te e il tuo cuore e poi non insiste...perchè il cuore batte in silenzioC'è il silenzio di quando sei in pace con te stesso e non aspetti. E vivi. Questo è un silenzio buono.