FIORE DI LOTO

UN MESSAGGIO D'AMORE


 BUDDHA E LA CORTIGIANA
 A Buddha e ai suoi discepoli capitò un curioso incidente che, per un po’ di tempo, lasciò i suoi seguaci perplessi riguardo al carattere del loro Maestro. Il Buddha e i suoi discepoli avevano fatto un voto di castità e di rinuncia all’amore carnale. Eppure un giorno mentre il grande Buddha e i suoi discepoli riposavano all’ombra di un’albero, si avvicinò una cortigiana attratta dal corpo e dal viso luminoso del Maestro. Non appena la cortigiana vide il viso celestiale del Buddha se ne innamorò e corse a braccia aperte verso di Lui per abbracciarlo e baciarlo, esclamando a gran voce: "Oh mio bellissimo signore splendente, io ti amo!I casti discepoli rimasero sorpresi quando udirono la risposta di Buddha alla cortigiana: "Mia amata, anch’io ti amo. Però adesso non toccarmi. Non Ancora ". La cortigiana replicò: Tu mi chiami amata e per me sei il mio amato. Perché allora, non vuoi che io ti tocchi?" Il grande Buddha rispose: "Mia amata, te lo ripeto ancora: ti toccherò più tardi, non adesso. Allora ti proverò il mio vero amore".I discepoli rimasero sconvolti, pensando che il Maestro si fosse innamorato della cortigiana.Qualche anno più tardi, mentre Buddha meditava con i suoi discepoli, all’improvviso esclamò: " Devo andare! La mia amata, la cortigiana, mi chiama: Ha bisogno di me, adesso. Devo mantenere la mia promessa".I discepoli corsero dietro al Maestro, sperando in qualche modo di salvarlo, sebbene sembrasse follemente innamorato della cortigiana.Il grande Buddha, seguito con ansia dai discepoli preoccupati, andò sotto lo stesso albero dove l’aveva incontrata. Là sotto giaceva la donna, con il bel corpo ricoperto dalle piaghe maleodoranti e putrescenti del vaiolo. I discepoli provarono orrore e si tennero lontani da lei. Il Buddha però, prese il suo corpo in putrefazione e lo abbracciò come fosse un bambino, poggiando la sua testa sul proprio grembo e sussurrandole: "Mia amata, sono venuto a dimostrarti il mio amore per Te e per mantenere la promessa di toccarti: Ho aspettato a lungo per dimostrarti il mio sincero amore, perché io ti amo quando tutti gli altri hanno smesso di amarti. Io ti tocco quando tutti i Tuoi amici del buon tempo hanno paura di toccarti". Così parlando, Buddha guarì la cortigiana e la invitò, ormai purificata da qualsiasi desiderio carnale, a unirsi al Suo gruppo sempre più folto di discepoli.L’amore personale è egoista e considera soltanto i propri interessi, spesso a costo di tutto il resto. L’Amore Divino è altruista: cerca la felicità dell’oggetto del proprio Amore, e non è limitato o parziale. Dio ama allo stesso modo sia i buoni sia i cattivi, perché sono i Suoi figli. Tutti coloro che aspirano a conoscerLo devono provarGli che il loro Amore proprio come il Suo Amore è per Tutti. Quando un’Anima dimostra al Padre Celeste che ama allo stesso modo i Suoi fratelli buoni e cattivi, allora il Padre dirà: " Mio nobile figlio, accetto il Tuo Amore, perché Tu ami tutti con il mio Amore, proprio come faccio Io". Amare coloro che ti amano è naturale, ma quello è un’amore ispirato dall’ego. Amare coloro che non ti amano, o che addirittura ti odiano, è l’espressione dell’Amore soprannaturale: riconoscere Dio in Tutti.Fonte: Come amare, essere amati – Paramahansa Yogananda