FIORE DI LOTO

8 marzo dedicato ad una ragazzina speciale


Mentre le nostre figlie nel nostro ricco e prosperoso occidente stanno dietro a bilancie e abiti firmati, una ragazzina di 17 anni il giorno 10 Dicembre 2014 riceveva il premio nobel per la pace. Era il 9 ottobre 2012,  quando alcuni islamici fanno irruzione nel suo autobus per la scuola a Mingora, in Pakistan, e uno di loro chiede: "Chi è Malala?", poi gli spara un colpo in testa. Il proiettile affonda nell'angolo destro del cranio ed esce dalla nuca. Tra la vita e la morte, la giovane ragazza lotta in un ospedale di Birmingham, in Gran Bretagna, dove riprende conoscenza sei giorni più tardi. "Ero terrorizzata. L'unica cosa che sapevo è che Allah mi ha concesso una nuovavita", ha raccontato nella sua autobiografia Malal "Io, Malal", un best seller internazionale.
 Tre anni Malala prima aveva scritto un testo raccontando il caos della cittàin cui viveva e i roghi delle scuole femminili da parte dei talebani. Il testo fupubblicato sul sito della BBC e circolò molto in Pakistan.Nel suo discorso, al momento della premiazione, Malala ha parlato dell’importanza della pace e dell’istruzione: «perché i Paesi che chiamiamo forti sono così potenti nel creare le guerre ma così deboli nel portare la pace? Perché dare le pistole è così facile, mentre dare i libri così difficile?  Viviamo in un’epoca moderna e pensiamo che nulla sia impossibile. Siamo andati sulla luna 45 anni fa e forse presto atterreremo su Marte. Allora, in questo XXI secolo dobbiamo essere in grado di dare a tutti i bambini un’istruzione».In particolare, Malala ha ricordato le bambine che non vengono istruitesolo per il fatto di essere femmine: «Racconto la mia storia non perchésia unica, ma perché è la storia di molte ragazze… Io rappresento molteragazze, sono quei 66 milioni di ragazze prive di istruzione. E oggi quellache si alza non è soltanto la mia voce, è la voce di quei 66 milioni di ragazze». « Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senape, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami »