FIORE DI LOTO

IL NOSTRO POSTO NEL PRESEPE


Questo post sulla novena di Natale era stato pubblicato da meil 16 Dicembre 2008, ho fatto copia incolla in attesa del Natale 2009 FRASCATI -  CATTEDRALE  DI  SAN  PIETRO
        Ogni anno  il 16 Dicembre alle ore 05.45 di mattina  inizia  la novena  di  Natale, un benvenuto al bambino Gesù ,una  straordinaria tradizione, un 'atto di fede,  a cui  partecipo da quando ero  bambina.La  cattedrale  che  non  è certo  di  piccole  dimensione  e in  quell'ora in cui  ilcielo ha ancora le tinte della notte invernale,  si riempie fino all'inverosimile di  fedeli,  fedeli  che arrivano  da Frascati e dai paesi limitrofi,  molti  rimangono  in  piedi  e  spesso  neanche  la  pioggia,  il  freddo  e  qualchevolta   la  neveriescono  a  tenere  bambini, giovani, anziani  lontano da  questa straordinaria liturgia  eucaristica natalizia.Si dice  che l'uomo stia  perdendo  la fede,  ma  ogni  anno  durante  questa novena, tra visi ancora un pò assonnati, avvolti e coperti trasciarpe e cappelli, tra canti, ritornelli e preghiere si respira la vera essenzadel Natale, una comunità di fedeli, uomini donne, giovani tanti giovani tuttiuniti per accogliere il Bambino Gesù.Oggi 16 Dicembre primo giorno di novena, è stato tutto confermato,alle 05.45lacattedrale era già  piena  ,  bambini non più tanto piccoli vicini alle loro mamme, fidanzatini per mano,  teneri vecchietti tutti assorti inpreghiera, io seduta insieme a molti altri  sui gradini di una delle navate, voglio anche osservare , si osservare poichè guardare la profonda edintensa partecipazione di una grande comunità ad una liturgia nataliziaè  lode e ringraziamento a Colui che è nato per renderci uomini liberi, poi mi viene da riflettere sul nostro mondo, dove guerre, violenze hannoil soppravvento, dove la natura e le sue infinite manifestazioni vengono calpestate, e dove il tenero Bambinello  di Betlemme continua a nascere,  e allora penso che  sia arrivato il momento della riconciliazione , oggi è questo  quello che Gesù ci chiede: fare si, che i nostri cuori siano ungiaciglio per Lui che sta per nascere.UN GRANDE ABBRACCIO A  VOI  TUTTE, MARIA PATRIZIA    
Da molti anni si sente dire che la festa del Natale è diventata una festa di consumo nella quale la corsa ai regali segna lo stato di salute economica della nazione e l’ attesa dei bambini per l’ arrivo di Babbo Natale con i suoi doni oscura la stella cometa che porta il regalo più importante: la nascita del Salvatore.  Quando ero piccola mi ricordo che il Natale si attendeva con trepidazione, perché era un periodo magico: si sognava. l’ allestimento del presepe iniziava con la raccolta del muschio, proseguiva con la ricerca di tutte le statuine…Oggi non c’ è più tempo per niente; non c’ è il tempo di andare a cercare il muschio, non c’è il tempo per allestire la capanna: i presepi li vendono già belli e pronti da collocare magari sopra alla televisione…  Questo non è natale,e lo capiamo subito attribuendo il giusto significato ai personaggi del presepe.  L’ideazione del presepe sarebbe dovuta, secondo la tradizione, a San Francesco, che l’avrebbe allestito per primo a Greccio, presso Rieti, per evidenziare la grande portata della Natività, dando vita ad una rappresentazione il più possibile realistica della nascita del Messia.Il presepio diventa così il luogo della preghiera natalizia, uno spazio domestico in cui le parole diventano musica alle orecchie di Dio. Il presepe è vita e speranza e carità. Ora il presepio è quasi completo: ci sono Maria, Giuseppe, l’angelo, i pastori… tutti i personaggi sono al loro posto, il presepio si anima di presenze! A queste presenze aggiungiamo la nostra, di noi che ci accostiamo al presepio e … facciamo le belle statuine?  Davanti al mistero che si rinnova restiamo spettatori passivi, indifferenti?  Abbiamo fatto spazio al presepio in casa nostra, ma nel nostro cuore?Non è sufficiente guardare, occorre stupirsi e contemplare, lasciarsi cambiare la vita, metterci l'anima! Come Maria che, accogliendo l'annuncio dell'angelo, accetta di accogliere Gesù nella sua vita. E sappiamo bene come è cambiata la sua vita dopo quell'umile gesto di accoglienza: Maria ci ha messo l'anima nell'accogliere quel figlio, nel crescerlo e amarlo fino alla croce! E noi? Natale quest'anno avrà un' anima, se sapremo dire con Maria: "Eccomi, sono la serva del Signore , avvenga di me quello che hai detto":