Creato da passiflora_2010 il 09/09/2010
IL PENSIERO NON HA BISOGNO DI CATENE
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SALVADOR DALI'
L'AMORE.....
SPESSO PENSIAMO CHE L'AMORE SIA UN LUOGO MAGICO, INCONTAMINATO,UNA SPECIE DI ISOLA FELICE....
L'AMORE E' UN'ALTRA STORIA, SI CONFINA SUI BISOGNI, SULLE PROIEZIONI, SULLE OSSESSIONI.
GLI INCONTRI RIMETTONO IN SCENA COSE GIA' AVVENUTE, SONO STORIE DI FANTASMI, SONO LA POSSIBILITA' DI LIMITARE LA PROPRIA PARTE OSCURA
ARTHUR RACKHAM
MILAN KUNDERA
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiche' esistono e basta e sfuggono a qualunque censura.Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento:su di esso non abbiamo alcun potere
Quando siamo capaci di guardare nell'animo di una persona e quando i nostri occhi incontrano i suoi, talvolta riusciamo ad affacciarci al pozzo dei suoi pensieri.
A leggere le sue ritrosie, le sue gioie, gli angoli scuri e le nebbie, le gioie ed i desideri, le luci dell'aspettativa.
E' come una vertigine che ti spinge a porti domande, ad interrogare te stesso ed a rispecchiarti in quelle due pozze liquide, ad annegare nella profondita' dell'altro...
SECONDO UN'ANTICA TRADIZIONE CINESE,LA VITA DI UN ESSERE UMANO SI DIVIDE IN TRE FASI :UN TEMPO PER CRESCERE, UN TEMPO PER SPERIMENTARE LA PRECARIA SEDUTTIVITA' DEL MONDO ED UN TEMPO PER RIENTRARE IN SE STESSI, APPRODANDO ALL'ESSENZA DELLE COSE.....
Nel pozzo delle mie idee
ascolto l'eco del tuo respiro.
Calore ed onde
vento e polvere.
Seguo tra nodi di nebbia
una traccia dei tuoi passi.
sassi e sentieri
nubi e ombre.
Carezzo il filo dei ricordi
per guardarti allontanare.
Post n°28 pubblicato il 07 Novembre 2010 da passiflora_2010
Il linguaggio non è un semplice e neutrale strumento del pensiero, il minimo che si possa dire è che è complesso. Il linguaggio si fa carico di storia, cultura, pensieri, precomprensioni e li trasmette in ogni sintagma oltre le intenzioni del parlante o dello scrivente. Questo carico non è da interpretarsi esclusivamente come una condanna, è sia una ricchezza sia un limite. Il limite consiste nel fatto non poter eliminare completamente l'ambiguità da qualsiasi discorso, per quanto semplice sia; la ricchezza sta nel fatto che solo in tal modo il linguaggio, secondo la nota espressione di Heidegger, può essere la casa dell'essere, cioè il luogo -- così minuscolo come le parole: un insieme di suoni o di lettere -- dove è possibile indicare l'intera realtà e ciò che sta di là della realtà stessa. |
Post n°26 pubblicato il 01 Novembre 2010 da passiflora_2010
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Post n°25 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da passiflora_2010
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Post n°22 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da passiflora_2010
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Post n°20 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da passiflora_2010
Non vi e' cosa piu' triste e devastante che amare una persona quando questa non corrisponde ai nostri sentimenti. Allora ci riesce difficile mostrare le emozioni, rivelare le sensazioni, esternare i propri pensieri. Ci sentiamo defraudati di una grande possibilita', della potenzialita' di far parte di un universo condiviso. Ci sentiamo depauperati della parte piu' vitale di noi stessi, perche' dobbiamo nasconderla, mistificarla. Opponiamo difese che ci costano sofferenza per non mostrare all'altro la fragilita' del dolore, per non essere derisi o ridicolizzati...perche' e' sempre vero che chi non ama e' insofferente a qualsiasi manifestazione sentimentale. Dunque ci costringiamo ad indossare una maschera, quella della superficialita', di chi si accontenta, di chi non vuole mostrare il suo lato desolato e ci fingiamo forti...fino ad ironizzare su noi stessi. Quanta pena in questo teatro, quanta fatica nel recitare la parte di chi non mostra l'amore per timore di essere allontanato.....di chi lo tiene nascosto nelle pieghe dei propri pensieri e lo osserva solo nella solitudine |
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 11:01
Inviato da: sessosenzaamore2
il 08/07/2012 alle 20:38
Inviato da: passiflora_2010
il 30/06/2012 alle 17:44
Inviato da: piersilvione
il 30/06/2012 alle 04:50
Inviato da: passiflora_2010
il 26/05/2012 alle 15:19