DIFENDIAMO I PULCINI

La prossima volta che mangi una bistecca pensaci su.


http://www.progettogaia.it/Pensa alle foreste disboscate, al deserto che avanza, ai liquami che filtrano nelle falde acquifere, all'anidride carbonica e al metano che intrappolano il globo in una cappa calda. Sì perché ogni hamburger equivale a 6 metri quadrati di alberi abbattuti e a 75 chili di gas responsabili dell'effetto serra. Ma pensa anche alle tonnellate di grano e soia usate per dar da mangiare alla tua bistecca. E non dimenticare che 840 milioni di persone nel mondo hanno fame e 9 milioni ne hanno tanta da morirne. Il 70% di cereali, soia e semi prodotti ogni anno negli Usa serve a sfamare animali. Non uomini. Mangiare meno carne o, perché no, non mangiarne affatto, non è più solo un segno di rispetto per gli animali. È una scelta sociale. Solidale con chi ha fame e con il futuro del pianeta (è uno solo, piccolo e sovraffollato). Pena: l'avveramento della profezia dell'economista Malthus che già due secoli fa ammoniva: "Arriverà il giorno in cui la pressione demografica avrà esaurito la capacità della terra di nutrire l'uomo". È questo il messaggio che emerge dai dati sull'impatto ambientale ed economico dell'alimentazione carnivora. E che sarà gridato a gran voce l'8 giugno a Roma da tutti i sostenitori della Global Hunger Alliance durante il vertice mondiale sull'alimentazione della FAO.