FOLGORE NERA

Era un mattino di settembre
e
lui mi baciava la.....

Aerei e nuvole passavano
cori neri rimbombavano
lui mi baciava la.....

Il mio tempo di ragazza
il mio tempo ancor futuro
tutti insieme rifiorivano

Lui mi baciava la....

Un uccellino cantava,
nel cuore dell'albero, nel cuor
della terra, di me, della morte

Morte e primavera in fiore
si disputavano l'acqua chiara
acqua che accresceva la sete

Lui mi baciava la.....

Tutto quello che ero stato
quanto mi era già negato
non aveva ormai più senso

Solo la rosa contratta
il tallo ardente, una fiamma
e quell'estasi nell'erba

Lui mi baciava la.....

Di tutti i baci era il più casto
in quella purezza spoglia
che é delle cose donate

Non era omaggio di schiavo
avviluppato nell'ombra
ma regalo di Re

che diventava cosa mia
mi circolava nel sangue
e dolce e lento e vagante

come bacio di un santo
nel più divino trasporto
e in un fremito solenne

baciava baciava la mia .....

Pensando al resto delle donne
che pena avevo di loro
prigioniereiin questo mondo

Il mio impero si estendeva
a tutta la città affollata
e ad ogni senso all'erta

Lui mi baciava la....

Il capitolo dell'essere
il mistero di esistere
la delusione d'amare

eran tutto onde silenti
spente su una città d'arte
e una città si ergeva

radiosa di arte rara
e di odi ormai placati
e sulla brezza il piacere

veniva a portarmi via
se prima non mi afflosciava
come un capello si alliscia

e mi scombussolava
in cerchi tutti concentrici
nella foschia dell'universo