L'ANIMASORGENTE

GLI AVATAR


È importante notare che il Buddha e il Cristo non nacquero dall'esperienza umana. Si dice che Cristo sapesse cosa si celava nel cuore dell'uomo, perché egli stesso aveva superato le stesse lotte cui tutti noi ci confrontiamo e aveva trionfato su di esse, così come fece il Buddha. Entrambi furono dei ribelli nella loro epoca, rompendo le tradizioni cristallizzate della loro società e religione. Insieme sferrarono colpi all'annebbiamento e all'illusione mondiali ciò che ancora oggi ne fa supreme incarnazioni degli Avatar umani-divini: il Buddha come Signore della Luce che rivelò il potere della mene risvegliata, e il Cristo come Signore dell'Amore, che dimostrò la forza salvifica di una vita vissuta identificandosi con gli altri, ciò che è l'essenza dell'amore. Al nostro umile livello possiamo identificarci con le forze sociali, politiche e religione che condussero Buddha e Cristo a lanciarsi in nuove direzioni a favore dell'umanità.
I vecchi metodi, le vecchie credenze e assunzioni non servivano più, poiché la loro epoca era a un punto di crisi, proprio come oggigiorno. Un senso di vuoto, d'interrogazione e di vacuità spirituale rese i loro insegnamenti maturi per il loro tempo e oggi guardiamo di nuovo con attesa al ritorno del Cristo. Sulla riapparizione del Cristo si sono fatte tante speculazioni assurde. Alcune di esse assolutamente paurose e separative, ma questa attesa costituisce la base stessa dell'insegnamento sul Piano dato al Alice Bailey e dal Tibertano - egli stesso un abate in una lamaseria buddista che considerò il Cristo capo supremo della Gerarchia spirituale e l'esempio più perfetto dell'impulso evolutivo mai dimostrato da un essere umano.