L'ANIMASORGENTE

IL MAESTRO NEL CUORE


Ogni libro di Alice Bailey comincia con la dichiarazione del Tibetano che i libri sono scritti senza alcuna pretesa di autorità spirituale. Il Tibetano disse: “Se l’insegnamento trasmesso richiama una risposta dalla mente illuminata dell’operatore nel mondo e porta un lampo di intuizione, allora può essere accettato, ma non altrimenti.” Il Buddha stesso disse che non dobbiamo credere che una cosa sia vera, semplicemente perché è stata detta, né gli scritti dei saggi perché sono stati scritti da essi. Ma dobbiamo credere quando lo scritto, la dottrina o il detto sono corroborati dalla nostra ragione e coscienza. “per questo” egli disse, vi ho insegnato a non credere semplicemente perché avete udito, ma quando credete per coscienza propria, allora agite in conformità e senza riserve.”
Il Sentiero è quello della costante espansione della coscienza ed ebbe inizio molto tempo fa sotto forma di sensibilità alla voce interiore della coscienza. Per il discepolo in formazione la meta è udire la voce del Maestro nel Cuore, l’anima, l’Istruttore interiore e il primo Maestro. La sola vera autorità sulla quale dovremmo fare affidamento è quella dell’anima e, fintanto che il discepolo non giunge a tale riconoscimento, egli continua confidare in concetti antiquati di autorità e rivendicazioni. Occorre una certa assenza di paura per capire cosa pensiamo realmente su un particolare insegnamento spirituale, poiché se siamo umili ci rendiamo conto di quanto poco conosciamo. Confidare nel nostro Maestro interiore per valutare la nostra risposta a tale insegnamento a volte significa sbagliare. Ma come possiamo altrimenti imparare a pensare? In che altro modo svilupperemo i poteri della ragione, del discernimento e della percezione?Dobbiamo assumerci questo rischio e forse il primo passo è di calmare le molte voci che catturano la nostra attenzione sui piani esteriori della vita. Soprattutto nell’odierna era tecnologica, sembra che la conversazione non abbia mai fine. Possiamo passare da un mezzo di comunicazione all’altro senza mai trovare un attimo di silenzio. Eppure, un assioma del Sentiero dice che la Voce del Silenzio – l’Anima, il Maestro interiore – può essere udita soltanto quanto cessano i rumori esterni. Soltanto allontanandosi da tutte le distrazioni della vita terrena. Creare questo silenzio si scontra con la tendenza della società, ma dobbiamo farlo se vogliamo udire la voce del Maestro interiore.