L'ANIMASORGENTE

KARMA


La parola Karma suona strana all’orecchio dei popoli occidentali. È questo il nome che i Teosofi del diciannovesimo secolo adottarono per indicare una delle più importanti leggi della natura. Incessante nel suo operare, essa agisce egualmente su pianeti, sistemi di pianeti, razze, nazioni, famiglie ed individui. Essa è la dottrina gemella di quella della reincarnazione e queste due leggi sono legate assieme così inestricabilmente che è quasi impossibile prenderne in considerazione una senza includere l’altra. Nessun luogo e nessuna creatura dell’universo è libero dall’operazione del Karma, ma tutti sono governati da esso, puniti da esso per i loro errori, ma infine condotti beneficamente in avanti, attraverso la disciplina, riposo e ricompensa, verso le distanti vette della perfezione. È una legge talmente vasta, funzionando tanto sul nostro essere fisico quanto su quello morale, che solo per mezzo di giri di parole e di lunghe spiegazioni, sarebbe possibile renderne chiaro il significato nella nostra lingua. È per questa ragione che per designarla venne adottato il termine Sanscrito di Karma.
Se si applica alla vita morale dell’uomo, Karma è la legge della causalità etica, della giustizia, della ricompensa e della punizione; la causa della nascita e della rinascita, ma allo stesso tempo il mezzo per cui si può sfuggire all’incarnazione. Osservato da un altro punto di vista è semplicemente l’effetto che sgorga fuori della causa, l’azione e la reazione, l’esatto risultato di ogni pensiero ed azione. Esso è tanto azione che risultato d’azione, poiché, presa letteralmente, la parola significa “azione”. Riguarda l’Universo come un intero che funziona in modo intelligente, quindi ogni movimento nell’universo è un’azione di quell’intero che conduce a risultati, i quali a loro volta divengono cause di altri risultati. Gli antichi Indù, considerandolo da questo spazioso punto di vista, dicevano che ogni essere fino a Brahma è soggetto alla legge di Karma. Karma non è un essere ma una legge, la legge universale dell’armonia che riporta senza fallo l’equilibrio in ogni sconvolgimento.