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LA CARNIA: Arta Terme e L'ACQUA


Già nel primo secolo a. C. gli antichi Romani fondando la vicina Julium Carnicum, oggi Zuglio, avevano dimostrato di apprezzare le proprietà curative dell’acqua termale della zona di Arta, facendone l’elemento fondamentale di un otium degno del più utile “dolce far niente”. Barbaramente distrutte da Unni e Longobardi, le terme ricomparvero poi nel 1400 in un manoscritto dello storico Fabio Quintilliano Ermacora. “Buen retiro” della nobiltà veneta e friulana lungo l’Ottocento, le terme furono meta del riposo e delle cure del poeta Carducci nell’estate del 1885. Ancor oggi, sulla scia di queste nobili tracce, le acque termali di Arta sono la quintessenza del benessere e del relax. Per staccare completamente la spina ed immergersi nella tranquillità, la Carnia offre con l’area termale di Arta la cornice ideale per concedersi il piacere di una vacanza fatta di sauna, massaggi e bagni in piscina. Arta unisce i benefici effetti delle sue acque alla magia di un autentico angolo di Carnia, dove scoprire un territorio dalle mille risorse: arte e architettura, folclore e tradizioni popolari, sport e natura, percorsi enogastronomici. E’ possibile passeggiare nel verde dei boschi, visitare malghe e rifugi, assaporare la cucina tradizionale nei rinomati ristoranti. In Carnia i turisti hanno a disposizione escursioni adatte a tutte le età con sentieri dolci e poco impegnativi. Oppure offre diversi spunti per gli amanti della cultura e della storia, come i motivi archittetonici e le decorazioni delle numerose chiesette e le caratteristiche borgate che si snodano lungo i declivi coperti da macchie arboree. Tutto questo è l’esperienza unica della Carnia! (di Daniela De Cesero su Filò) www.carnia.it