FRANCESCA DARIMA

SVIZZERA CIVILE E SAGGIA, ITALIA MEDIEVALE!!DAL BLOG DI PAOLA


Guardate cosa mi è capitato di trovare nel sito del Parlamento svizzero. Una signora fa una mozione per instaurare anche nella CIVILISSIMA Svizzera il parto anonimo in ospedale, dove ciò non c'è....pur ritenendo che sia importante raccogliere e conservare tutti i dati possibili sulla storia e l'identità dei genitori biologici in modo che l'adottato adulto possa un giorno accedervi.(E GIA' QUESTO QUA IN ITALIA SAREBBE UN MIRACOLO!!!!!)
Sentite cosa dice il Parlamento, che respinge la mozione e argomenta con saggezza quanto non sia il parto anonimo a ridurre gli infanticidi, ma la civiltà della società, ribadendo il diritto a conoscere le origini biologiche!!Leggete pure cosa pensa la commissione dell'ItaliaMA QUANTO SIAMO INDIETRO QUA, QUANTO è OTTUSO IL NOSTRO PARLAMENTO che risolve il tutto ripristinando le ruote, negando a noi ogni accesso da adulti, non avendo nessunacura dei nostri dati, consentendo ad una donna di sparire senza lasciare traccia, fregandosene dei nostri diritti, delle nostre persone come individui fin dalla nascita, del nostro diritto alla completezza dell'identità, ma battendo cassa comunque sulle nostre buste paga?!!VERGOGNA PARLAMENTO ITALIANO!!!E' GRAVISSIMO, E' UNA LESIONE TREMENDA, DAL PUNTODI VISTA PERSONALE, MORALE, PSICOLOGICO, GIURIDICO!!VI rendete conto a che cosa siamo condannati?!LA FONTE èhttp://search.parlament.ch/i/cv-geschaefte?gesch_id=20053338 Curia Vista. Gli atti parlamentari. Il Parlamento svizzero.
Lo riporto per intero comunque, in caso un giorno non si trovasse più la pagina web.05.3338 - Mozione Diritto di partorire in modo anonimo in un ospedaleDepositato da Gyr-Steiner JosyData del deposito:16.06.2005Depositato il Consiglio nazionaleStato attuale:Non ancora trattatoTesto depositatoIl Consiglio federale e' incaricato di creare le necessarie basi legali, al fine di permettere alle donne incinte di partorire in un ospedale senza dover rivelare la loro identita', ma con l'aiuto di un medico e di  un’ostetrica. Le donne che partoriranno in modo anonimo non dovranno sopportare alcuna spesa per la nascita del bambino (ostetrica, medico, pediatra, degenza). Occorre sfruttare il contatto personale che si crea in occasione del parto tra medico,ostetrica e futura madre, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, previo accordo della madre e nel rispetto del suo anonimato nei confronti di terzi, informazioni da inserire poi in una busta sigillata. In tal modo madre e figlio avranno la possibilita', se lo desiderano, di ritrovarsi in futuroAffinché i parti anonimi avvengano unicamente in caso di estrema necessità, occorre far conoscere meglio il carattere anonimo dell'aiuto fornito dai consultori di gravidanza creati in Svizzera in applicazione della legge, incrementando gli aiuti finanziari in favore di questi centri.Motivazione Nel 1999 è stato trovato un neonato morto ai bordi del lago di Sihl. Questo triste evento ha avuto come conseguenza l'apertura di uno "sportello per neonati" all'ospedale di Einsiedeln. Lo sportello e' gia' stato utilizzatodue volte. In entrambi i casi una donna (o forse una coppia), spinta da estrema disperazione vi ha abbandonato il figlio.Molto probabilmente la futura madre aveva perfino negato la propria gravidanza e si era rifiutata di chiedere aiuto alle strutture create in tutta la Svizzera.Nei due casi la procedura è stata affidata all'autorità tutoria di Einsiedeln. La tragica sorte toccata a questi due bambini mi ha profondamente colpita. Sono stata inoltre scossa dalla solitudine e dall'isolamento patiti dalla madre. Nessuno era al suo fianco nei mesi che hanno preceduto la nascita e, soprattutto, al momento del parto.Vorrei pertanto che in Svizzera siano create le basi legali che permettano il parto anonimo, in modo che madre e bambino possano ricevere l'aiuto adeguato. Il fatto di partorire in clinica o di beneficiare dell'assistenza di un medico o di un’ostetrica ridurrebbe i rischi sanitari per la madre e per il figlio. La donna che partorisce in modo anonimo non dovrà sopportare alcuna spesa legata al parto (ostetrica, medico, pediatra, degenza in ospedale).Occorre sfruttare il contatto personale, in occasione del
parto, tra medico,ostetricae futura madre, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, previo accordo della madre e nel rispetto del suo anonimato nei confronti di terzi, da inserire poi in una BUSTA SIGILLATA e permettere a madre e figlio di ritrovarsi in futuro se lo desiderano.Affinché i parti anonimi avvengano unicamente in caso di estrema necessità, occorre far conoscere meglio il carattere anonimo dell'aiuto fornito dai consultori di gravidanza creati in Svizzera in applicazione della legge, incrementando gli aiuti finanziari in favore di questi centri.So che le convenzioni internazionali confermano ed evidenziano l'importanza del diritto di conoscere le proprie origini. Secondo l'articolo 7 della Convenzione dell'ONU del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo, il bambino ha nella misura del possibile il diritto di conoscere i suoi genitori. L'articolo 30 della Convenzione dell'Aia del 29 maggio 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale prevede che lo Stato contraente debba conservare le informazioni sulle origini del minore e assicurare che siano accessibili, nella misura consentita dalla legge dello Stato.(NDR:l'ITALIA HA FATTO FINTA DI ADERIRE!!!!)Dalle due convenzioni risulta che il diritto di conoscerele proprie origini è riconosciuto a livello internazionale ed è considerato degno di protezione. Tuttavia, la tutela di tale diritto è garantita unicamente nella misura del possibile e da quanto consentito dalla legge, ciò che permette al diritto nazionale di limitarne la portata.Non dispongo dei mezzi per attestare la reale gravità del problema e mi guardo bene dall'affermare che non vi saranno più morti di neonati qualora la soluzione da me proposta venisse adottata. Non esistono cifre affidabili. Ma credo che il parto anonimo accompagnato permetterà alle madri che, in preda alla disperazione, decidono di abbandonare il loro bambino, di separarsene con dignità.Sono convinta che i legami che il medico o l’ostetrica intrecciano con la madre al momento della nascita possanoavere un'influenza positiva su quest'ultima e persuaderla a consegnare all'autorità, in una busta sigillata, informazionisu di lei che verranno conservate ed eventualmente trasmesse al figlio che in futuro desiderasse contattare la propria madreParere del Consiglio federale del 07.09.2005   Soltanto alcuni Paesi europei (la Francia, sulla base di una tradizione che risale al primo Medioevo, l'Italia, il Lussemburgo, la Repubblica ceca e Malta) hanno legalizzato il parto anonimo, ciò che in una parte di questi Stati è causa di costanti dibattiti politico-giuridici. Il parto anonimo in Austria è stato di fatto legalizzato in seguito a una modifica del diritto penale.Questi esempi si basano sul presupposto che il parto anonimo consenta di ridurre gli abbandoni dei figli e gli infanticidi. Tuttavia, né studi scientifici né dati pratici dimostrano che la vita e la salute dei minori possa essere efficacemente protetta in questo modo. Neanche le statistiche rafforzano l'ipotesi dell'efficacia di tale sistema. In Francia ad esempio dal 1984 al 1990 sono state registrate in media dodici condanne all'anno per infanticidio. La Svizzera, circa dieci volte più piccola dal punto di vista demografico, nello stesso periodo di tempo ha registrato in media una condanna all'anno. Psichiatri e psicoterapeuti dubitano inoltre che la fascia di donne incinte per le quali sussiste il rischio di infanticidio o abbandono del figlio usufruisca effettivamente della possibilità del parto anonimo. Ricerche scientifiche effettuate in Germania hanno dimostrato che le donne inclini a tali gesti sono affette da gravi forme di disturbi della personalità e raramente agiscono secondo uno schema. Agiscono piuttosto in situazioni di stress e panico, escludendo così altre possibili soluzioni.Il diritto svizzero in materia di filiazione - analogamente alla Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo - si basa sul diritto di ciascun fanciullo di avere una madre e un padre e di non essere "figlio di nessuno". La Costituzione federale garantisce il diritto di conoscere le proprie origini. Questa base legale, a parere del Consiglio federale, non va modificata fintanto che studi scientifici non dimostrino che il parto anonimo è effettivamente la soluzione adeguata per tutelare la vita del bambino. La mera speranza che una modifica di legge possa cambiare in meglio l'atteggiamento di alcuni non è per il legislatore una motivazione sufficientemente pertinente. Questo vale ancor più visto che nel nostro Paese esiste già la possibilità del "parto discreto": la donna incinta può essere assistita durante il parto in ospedale e dare subito il figlio in adozione. L'adozione estingue i rapporti giuridici con i genitori naturali che dal punto di vista dello stato civile risultano senza prole. Prima dell'adozione l'autorita'di vigilanza può disporre il blocco della divulgazione di dati relativi allo stato civile qualora sia necessario per la tutela della madre naturale (cfr. art. 46 cpv. 1 lett. a dell'ordinanza del 28 aprile 2004 sullo stato civile; RS 211.112.2).A differenza del parto anonimo non è invece possibiletenere nascosta al figlio l'identità dei genitori naturali(art. 268c CC).Il Consiglio federale ha incaricato l'Ufficio federale della sanità pubblica di migliorare l'offerta della consulenza relativi alla salute in materia di sessualità e procreazione (cfr. Postulato Ruth Genner 00.3364). I lavori sono in corso. Dichiarazione del Consiglio federale del 07.09.2005 Il Consiglio federale propone di respingere la mozione.
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