FRANCESCA DARIMA

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Dico, la Cei appoggia il Family DayBagnasco:"Da apprezzare e incoraggiare"Il neo presidente dei vescovi italiani, monsignor Angelo Bagnasco, ha ribadito che l'episcopato giudica i Dico, il ddl sui diritti dei conviventi, ''un disegno legislativo inaccettabile sul piano dei principi, ma anche pericoloso sul piano sociale e educativo". Poi conferma il pieno appoggio al Family Day del 12 maggio: "I vescovi italiani non possono che apprezzare e incoraggiare la manifestazione".Non usa mezzi termini il nuovo presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco, per rilevare "la convergente, accorata preoccupazione espressa dai vescovi" in materia di Dico. "Personalmente - ha detto Bagnasco al primo Consiglio permanente della Cei da lui presieduto - posso solo dire che apprezzo quanto da parte cattolica è stato fatto, impegnandomi ad assumerlo e a svilupparlo". Quanto all'attesa Nota sui Dico, annunciata dal card. Camillo Ruini prima di lascire la guida della Cei, Bagnasco promette che sarà di "serena, autorevole illuminazione sulle circostanze odierne". "Nell'attuale sessione del Consiglio Permanente - ha confermato Bagnasco aprendo i lavori - metteremo a punto una Nota pastorale che, ponendosi sulal stessa linea di ciò che è stato fatto in passato in altre cruciali evenienze, possa essere di serena, autorevole illuminazione sulle circostanze odierne".Il presidente della Cei ha poi fatto sue le parole di Benedetto XVI al Congresso dei vescovi europei sottolinenando che "appare sempre più indispensabile che l'Europa si guardi da quell'atteggiamento pragmatico, oggi largamente difuso, che giustifica sistematicamente il compromesso sui valori umani essenziali, come se fosse l'inevitabile accettazione di un presunto male minore".Il presidente della Cei ha infine riconfermato l'appoggio dei vescovi italiani alla manifestazione del prossimo 12 maggio in favore della famiglia, indetta dalle associazioni cattoliche ed ecclesiali. Bagnasco ha osservato: "Si tratterà, dunque di una festa della famiglia, come è successo anche in altri Paesi. Come vescovi non possiamo che apprezzare questo dinamismo volto al bne comune".Altrettanto significativo l'impegno riconfermato dei vescovi italiani nel sostegno alla famiglia fondata sul "matrimonio sacramentale che si iscrive nel disegno primigenio del Creatore: maschio e femmina li creò, disegno che noi siamo parimenti impegnati ad annuncaire e servire". Non si può quindi parlare degli interventi della Chiesa come "un'invadenza di campo" ma come un coerente dispiegarsi della dottrina nella vita dei fedeli. DAL SITO TGCOM