FRATTAGLIE

Senza rancore (elucubrazione sul perchè, tutto sommato, sia preferibile non avere rancori)


                                         Ciao...brutta cosa essere persone istintive, si decide di non fare una cosa e poi la si fa comunque, indipendentemente dalla ragione…così è successo ieri con la mia telefonata e succede ancora oggi con questa mail.Non pensare che queste poche righe siano un tentativo di rimanere in contatto con te…non è affatto così e ci terrei che fosse molto chiaro al fine di evitare inutili fraintendimenti…la verità è che non voglio che il rancore faccia parte di me….ho bisogno di esorcizzarlo e di farlo anche in fretta perché non ho tempo da perdere in sentimenti negativi….io ho voglia di sorridere, di correre nel sole, di fare nuovi incontri, di provare nuove gioie e se questo comporterà anche nuovi piccoli dolori, non importa, perché mi sentirò viva e sicuramente sarò pienamente me stessa.Ormai dalla vita ho imparato che non serve a nulla giudicare gli altri; noi stessi, spesso, facciamo cose che non dovremmo o vorremmo e poi ci troviamo a dovere gestire una serie di sensi di colpa e di situazioni apparentemente insormontabili. In questi ultimi tre anni credo di aver più o meno imparato a fare pace con me stessa, a perdonarmi le mie debolezze, a cercare di capire gli altri, per riuscire a farlo anche con me, e ad affrontare le cose con pazienza, fiducia e coraggio. Ieri sono stata male, non te lo dico per farti sentire in colpa, ma solo perché è la verità; mi sono sentita stupida ed ho pensato per un attimo, ma solo per un attimo, di essere io quella sbagliata, quella  "non adatta" a questo mondo. Ma non è così…forse sono solo diversa… un po’ “antica”… credo in cose che a fatica si adattano ad un mondo molto diverso dal mio ideale. Tu mi sei piaciuto istintivamente e quello che mi ha deluso è stato proprio il fatto di non aver saputo “leggere” nei tuoi occhi qualche cosa che tutto sommato c’era, del disagio forse. In questo periodo mi sentivo serena, allegra, fiduciosa e per questo, credo, questi pensieri mi hanno fatto male, perché hanno riportato a galla una negatività che sembrava sopita. Hai ragione tu quando dici che, in fondo, si trattava solo di un’amicizia ma la mia idea di amicizia comporta la fiducia e quello che mi ha rattristato è stato proprio il fatto di aver aperto una porticina rendendomi così più vulnerabile, ma la vita è fatta anche di queste cose, un’altra esperienza, insomma, che in un modo o nell’altro aiuta a crescere.E così eccomi qua per dirti che non credo si possa pensare di risolvere i propri problemi appoggiandosi alle altre persone o ad altre situazioni: l’unico modo che ho trovato io per risolvere i miei è stato quello di fermarmi, guardarmi dentro, soffrire  parecchio, cercare nel mio cuore quali fossero i miei desideri e la strada che davvero volevo percorrere per realizzarli. Ho capito che la persona più importante sono io, che se mi voglio bene, se mi stimo, mi rispetto, nulla è insuperabile ed il mondo, per quanto cattivo, non può farmi davvero male, perché dopo un po’ di lacrime e di rabbia ritrovo la fiducia e ricomincio a guardare avanti.