FRATTAGLIE

Beh... (elucubrazione sull'importanza di un sopprannome più varie ed eventuali)


                          Venerdì 8 dicembre 2006Beh....a me non importa molto se per te il mio soprannome è poco femminile; è il mio nome, è come mi hanno sempre chiamata fin da bambina, il nome nel quale mi riconosco e che mi fa sentire a casa. Io non sono XXX e non mi interessano le persone che a tutti i costi vogliono vedermi con i loro occhi, mi interessano quelle che abbiano voglia di guardarmi per come sono e che mi accettino proprio perché sono così. Per quanto riguarda la femminilità beh…io so di essere molto femminile, indipendentemente dal fatto di chiamarmi XXX, di indossare i pantaloni o di guidare una moto. Lo so perché mi sento donna, con caratteristiche moderne, certo, ma con la consapevolezza e l’orgoglio della mia identità femminile, che sono certa di vivere appieno e di manifestare anche agli altri. Vedi io non mi modifico mai in base alle persone che incontro, o almeno cerco di non farlo: per esempio non ho inventato la storia delle fatine per te, per incuriosirti o stimolare la tua fantasia…te l’ho raccontata perché la racconto a me stessa… perché costruisco nella mia vita dei percorsi, istintivi o logici a seconda della necessità, che mi permettono di abbinare la vita reale al sogno ed alla favola che non voglio perdere e che il mondo “normale” ha perso ormai da molto tempo. Forse sono strana, ma non ha poi questa grande importanza…so di avere dei lati molto infantili dentro di me, ma sono quelli che, il più delle volte, mi fanno gioire.Per quanto riguarda la parola Serendipity…certo, significa quello che hai scritto…e allo stesso tempo risponde, credo, a parte delle domande che mi hai fatto…io non cerco nulla perché ho il grande dono e la grande fortuna di stare bene con me stessa e con le persone che ho vicino ma, nonostante questo, credo che la vita abbia per me in serbo ancora tante cose…tante conoscenze, tanti viaggi, e spero alcune amicizie, forse alcuni amori…non lo so.Così non chiudo mai nessuna porta, ascolto, rispondo, comunico…se scrivo a te significa che non la ritengo una perdita di tempo, altrimenti non lo farei, leggerei un libro, farei dei biscotti per i miei amici o disegnerei uno gnomo o un babbo natale…se ti scrivo significa che in questo momento il farlo mi permette di mettere in comunicazione parte di me con una persona che potrebbe con me avere qualche affinità. E poi non ti sei accorto che sono grafomane? Mi piace scrivere così come mi piace parlare perché mentre lo faccio rifletto e mentre rifletto cresco un po’ di più.Non mi aspetto mai nulla dalla vita e dalle persone, accetto quello che la vita vuole regalarmi…la comunicazione con gli altri, quindi, non può che essere un bene, perché può aggiungere qualche cosa e non togliere nulla; tu hai comunicato con me in un modo che io ho letto come positivo…per questo ti ho risposto e per questo continuo a farlo.Di te non posso pensare nulla, dato che non ti conosco…posso solo dire che le sensazioni di semplicità che ho letto nelle tue parole sono state sensazioni positive che non mi hanno fatto chiudere la porta della comunicazione perché mi hanno fatto pensare che, in qualche modo, noi potessimo “essere vicini”, indipendentemente dal fatto di vivere nella stessa provincia. Tutto qui. Allo stesso modo non desidero saper altro di te di quello che tu avrai voglia di dirmi…a questo punto potrà essere che il mio e il tuo desiderio di conoscenza aumentino o si spengano in modo naturale e a me piacciono le cose naturali.Io non sono una fata…sono una donna in carne ed ossa, abbastanza determinata, autosufficiente, talvolta testarda…mi invento le fiabe e me le racconto, ma non voglio vivere nelle fiabe, voglio vivere proprio questa vita…come vedi ho risposto ugualmente a tutte le tue domande.