FRATTAGLIE

Elucubrazione sui desideri


30 gennaio 2003Ciao carissimo.... ho letto il tuo messaggio ma ho potuto connettermi solo ora perché al giovedì vado al cineforum. Come se non bastasse il film è durato due ore e mezza ed è cominciato quasi alle 22.00 (ben un'ora in ritardo); la sala di proiezione è quella dell'oratorio e, non si sa come mai, ma hanno sempre un sacco di problemi con le pellicole ed il sonoro (hai presente "Nuovo Cinema Paradiso"? Beh, al confronto era un vero multisala!). Tanto per finire in bellezza anche le poltrone sono estremamente scomode e mi viene il sospetto che mi si siano pure accorciate le gambe, che già non sono  propriamente lunghissime...(sig....) Per quanto riguarda il film, "Samsara", narra di un giovane lama che fa un po' l'esperienza di Siddartha al contrario, rompendo il voto monastico per scoprire i piaceri del mondo e della carne, sposandosi, facendo un figlio, tradendo la moglie per poi decidere di voler tornare in monastero.   Nel complesso mi è piaciuto, quanto non lo so, ci devo ancora meditare; molto belle le fotografie, ovviamente essendo stato girato in Tibet, interessanti alcune scene erotiche, che ti fanno pensare che, in fondo, l'anima si possa scoprire anche così, molto bravi gli attori, tutti non protagonisti .Il Samsara rappresenta la ciclicità dell'esistenza condizionata dall'ignoranza spirituale, dall'ego. Se io sono padrona di me stessa e dei miei desideri vuol dire che ho controllo, capacità decisionale, possibilità di scegliere...ma la strada da percorrere è faticosa. La via più facile? Forse non avere un sé...non avere nulla da controllare e comandare cioè "non essere". Tutto ruota quindi intorno al quesito principale del film, posto dal maestro del protagonista:E' PIU' IMPORTANTE INSEGUIRE MILLE DESIDERI O CONQUISTARNE UNO SOLTANTO?Con questo spunto di riflessione ti lascio; forse domani sera riuscirò ad essere in chat ma comunque non prima delle 23.00 perché esco a cena. Se non riusciremo a sentirci sarà per la prossima volta. La promessa era quella di augurarti la buonanotte, ma forse, data l'ora, sarà meglio che ti auguri una buona giornata.