7 agosto 2003Ciao,lo zaino è pronto, la micia è dai nonni, manca solo di finire di lavare qualche pavimento e poi via....mi sembra di essere già quasi in volo!Mi prendo un minuto per scriverti perché vorrei dirti che ho trascorso con te dei momenti bellissimi, sei una persona che mi piace molto e sono veramente contenta di averti conosciuto; le ore che abbiamo trascorso insieme sono state molto importanti per me, per mille motivi. Io non ho mai pensato al nostro come ad un rapporto duraturo, ho semplicemente cercato di godere di un bel momento, nel modo più sereno possibile senza pormi troppe domande. Un regalo che la vita mi ha fatto e che io ho accettato. Credo sia stata la prima volta che ho vissuto un rapporto con un uomo in un modo così sereno e privo di aspettative per il futuro.Tu sei una persona adulta con una vita autonoma, hai la bimba che ti riempie la vita, il cuore ed i pensieri, hai un tipo di vita in un certo senso molto diverso dal mio, si capisce che hai delle insoddisfazioni da risolvere...mi è sempre stato chiaro tutto questo.D'altra parte non è che io sia messa benissimo: questo per me è stato l'anno più difficile delle mia vita, ho dovuto cominciare tutto da capo, ho dovuto cercare di isolare un po' il mio dolore per pensare al lavoro e al futuro...dodici anni di rapporto non si possono cancellare con un colpo di spugna, ti lasciano dentro un vuoto, la sensazione di aver sbagliato tutto, di aver fallito e ti senti persa, delusa, amareggiata...a volte ti sembra di non avere la forza di andare avanti e ci provi, un po' per volta, un giorno dopo l'altro, perché sai che il tempo passerà, le ferite svaniranno insieme al dolore e arriverà il giorno in cui ti sentirai di nuovo te stessa e magari scoprirai di essere più felice di prima.Quindi vedi, non ho mai voluto cominciare ora un nuovo rapporto, forse non è neppure il momento giusto per me...non credo che sia una buona cosa cercare di riempire dei vuoti volendosi convincere che qualcuno li può riempire per te, anche se sarebbe bello e, in un certo senso, consolante pensarlo.
Elucubrazione sulla paura di dire ti voglio bene
7 agosto 2003Ciao,lo zaino è pronto, la micia è dai nonni, manca solo di finire di lavare qualche pavimento e poi via....mi sembra di essere già quasi in volo!Mi prendo un minuto per scriverti perché vorrei dirti che ho trascorso con te dei momenti bellissimi, sei una persona che mi piace molto e sono veramente contenta di averti conosciuto; le ore che abbiamo trascorso insieme sono state molto importanti per me, per mille motivi. Io non ho mai pensato al nostro come ad un rapporto duraturo, ho semplicemente cercato di godere di un bel momento, nel modo più sereno possibile senza pormi troppe domande. Un regalo che la vita mi ha fatto e che io ho accettato. Credo sia stata la prima volta che ho vissuto un rapporto con un uomo in un modo così sereno e privo di aspettative per il futuro.Tu sei una persona adulta con una vita autonoma, hai la bimba che ti riempie la vita, il cuore ed i pensieri, hai un tipo di vita in un certo senso molto diverso dal mio, si capisce che hai delle insoddisfazioni da risolvere...mi è sempre stato chiaro tutto questo.D'altra parte non è che io sia messa benissimo: questo per me è stato l'anno più difficile delle mia vita, ho dovuto cominciare tutto da capo, ho dovuto cercare di isolare un po' il mio dolore per pensare al lavoro e al futuro...dodici anni di rapporto non si possono cancellare con un colpo di spugna, ti lasciano dentro un vuoto, la sensazione di aver sbagliato tutto, di aver fallito e ti senti persa, delusa, amareggiata...a volte ti sembra di non avere la forza di andare avanti e ci provi, un po' per volta, un giorno dopo l'altro, perché sai che il tempo passerà, le ferite svaniranno insieme al dolore e arriverà il giorno in cui ti sentirai di nuovo te stessa e magari scoprirai di essere più felice di prima.Quindi vedi, non ho mai voluto cominciare ora un nuovo rapporto, forse non è neppure il momento giusto per me...non credo che sia una buona cosa cercare di riempire dei vuoti volendosi convincere che qualcuno li può riempire per te, anche se sarebbe bello e, in un certo senso, consolante pensarlo.