FRATTAGLIE

Elucubrazione sull'amore


Insisti, con quella voce un po’ petulante, nel dirmi che sto facendo un errore, che dovrei accontentarmi, che rincorro l’impossibile, che a 38 anni non si può essere innamorati come a venti…….insisti nel sostenere che abbiamo molto in comune, la capacità di dialogo, la cultura, i principi e che non posso rinunciare a tutto questo per inseguire un sogno……insisti nel dirmi che, facendo così, rimarrò sola, e che l’amore non è questa utopia che io, imperterrita, continuo a rincorrere…… insisti nell’affermare che mi ami, e che non ti importa che io non lo dica a te…forse perché credi che, alla fine, si tratti solo di  parole che svaniscono nel tempo, rimpiazzabili da un po’ di affetto, tanta sopportazione ed un funzionante menage famigliare.Tu dici tutte queste cose e la mia memoria, sorprendentemente, ripercorre gli anni a ritroso per soffermarsi su giorni lontani…Giorgio… il mio primo amore… il grande amore …eravamo due adolescenti…io graziosa, di buona famiglia, i ragazzi del paese mi trattavano come una principessa, e lui, “di città”, il classico tipo bello e dannato, piccino, dai lineamenti perfetti, allegro, con la sua musica e le sue follie…hai ragione, quelle sensazioni così travolgenti io non le ho mai più provate.E mentre tu disquisisci su noi, lasciatelo dire, come se il nostro rapporto fosse una progetto edilizio ed anche con un pizzico di arroganza, io ripesco nella mia mente il sapore dolce ed amaro di quelle giornate traboccanti di sensazioni violente, di passione, di lacrime che bruciavano il viso penetrando, come stille di fuoco, nella carne e nell’anima…erano giorni, quelli, in cui vivevo tutto senza contaminazioni: non c’era scetticismo, non c’erano disincanti, la vita non ci aveva ancora mostrato la caducità delle cose.Beh...certo, lo so… questo rapporto era un disastro, lo era allora e lo sarebbe stato in seguito, eppure le percezioni che ha generato in me sono state talmente incantate e  ricche di meraviglia da rimanere integre nella loro perfezione….sento ancora il profumo dei tigli nelle notti d’estate, il calore dell’asfalto sulla nostra pelle quando, sdraiati a pancia in su lungo la strada, restavamo ore a guardare le lucciole mischiarsi alle stelle, posso ancora assaporare il dolce dei baci rubati nei campi di granoturco, la sera.Sono cambiata tanto negli ultimi anni e tu mi hai conosciuto già così, con le mie rinnovate passione, libertà, idealismo, speranza e coraggio. Ma non ti interessa come sono davvero;  tu mi hai scelto perché ti faccio sentire importante, perché piaccio alla tua bambina e lei piace tanto a me, perché hai visto in me un “buona compagna per gli anni che verranno”…mi hai scelto, e hai cercato, pian piano, di impossessarti della mia vita, per conservarmi in quella piccola gabbia d’oro, che pur se preziosa, è pur sempre una prigione.E’ vero, potrei fermarmi qui,  “accontentarmi”,  invecchiare con te accettando un’immagine di me statica, tranquilla, forse rassicurante…ma non lo farò…a rischio di perdere, scommetto sull’amore e continuo a cercare.