FRATTAGLIE

Elucubrazione di alchimia, cucina e sensiby LaStregaFelice (10)


Mia nonna Giselle aveva due stanze in casa sua che amava più di tutte le altre: la cucina e la biblioteca. Entrambe erano ricche di alchimie e profumi.…gli aromi delle spezie, che si mischiavano modificando la loro natura a contatto con essenze incontrate per caso, il profumo della carta, magico, incantato, differente da tutti gli altri…un balsamo di storia ed amore, di nuovo ed antico, di sogno e passione... l’alchimia delle molecole che si modificavano nelle sue ricette, rincorrendosi allegre, dividendosi per poi ritrovarsi felici a formare nuove sostanze ricche di differenti sapori e fragranze, l’alchimia delle parole, che, con altrettanta rapidità e brama, rimbalzavano in modo spensierato nella sua mente, talvolta modificando la propria essenza e riacquistandone una nuova, non necessariamente immutabile.Ogni libro che trovavo tra quegli scaffali impolverati di legno odoroso diventava quindi il nutrimento della mente e dello spirito, proprio come  ogni nuova alchimia culinaria che Giselle mi insegnava rappresentava un nutrimento per i miei sensi e per il mio corpo. Ma non vedi come è tutto molto naturale? - mi diceva.  Perché se cambi solo una piccola lettera il “sapere” diventa “sapore”? Perché abbiamo sete di conoscenza, divoriamo libri, non ci saziamo della narrazione della nostra favola preferita? Perché la persone ci ascoltano più volentieri se usiamo allocuzioni dolci, invece che frasi acide o discorsi insipidi? Perché con un racconto piccante siamo in grado di stimolare passioni? E fu così che crebbi convinta che il nutrimento del corpo e dello spirito necessitano della medesima attenzione.