FRATTAGLIE

..utopiche elucubrazioni di una mente istintiva

 

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a raccolta
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Elucubrazione sulla Rossa

Post n°86 pubblicato il 01 Marzo 2008 da allievadelgabbiano
 

Quando la vidi la prima volta provai per lei un’antipatia epidermica, una di quelle sensazioni che non ti sai spiegare ma che lasciano dentro di te un’impressione sgradevole; lavoravo ancora in università, allora, ed in laboratorio arrivarono quelle due ragazze per richiedere la tesi. O cavolo…pensai io, che ancora non mi ero resa conto appieno di quanto poco sia intelligente e corretto giudicare le persone dalla prima impressione,…che due svampite!

Lei, in particolare, non mi piacque per nulla…degli splendidi capelli rossi mossi, un bel faccino, l’aria leggermente snob, aveva un modo di parlare che mi urtava i nervi ed un risolino che, allora, trovai un po’ fuori luogo e certo esagerato.

Partirono entrambe per il progetto Erasmus e, per un poco, sperai di aver scampato un pericolo, ma tale convinzione ebbe vita breve perché, a pochi giorni dal suo rientro, fui convocata dalla Direttrice del Centro che mi disse: “questa ragazza la seguirai tu”. E caspita però…con la fortuna che ho, meglio non investa inutilmente i miei soldi alla lotteria! Ma, come imparai a capire più tardi, la cosa peggiore che si possa fare nei riguardi della vita, e delle persone in particolare, è soffermarsi alla superficialità.

Lavorare insieme, all’inizio, non fu semplice…io sono una pedantissima pignola, precisa alla virgola, caratteristiche forse fastidiose in altri contesti ma relativamente utili in un laboratorio di microbiologia,  e lei sembrava avere il cervello perennemente altrove tanto che mi trovai, più volte, a ringraziare il cielo che dovesse manipolare solo dei tranquillissimi batteri lattici e non qualche bestiaccia molto più invasiva, che, all’inizio, tra le sue mani, avrebbe rischiato di essere dimenticata ovunque.

Io cercai di adattarmi ai suoi tempi e lei, certo, sopportò molti dei miei richiami e di quei bigliettini acidi che lasciavo appesi ovunque per ricordare agli smemorati quali fossero  le procedure ed i comportamenti fondamentali da tenere in laboratorio, per la sopravvivenza di tutti. “Legatevi i capelli”, dicevo: si lavora con le fiamme e con prodotti pericolosi, è una questione di sicurezza.

Credo mi abbia trovato insopportabile, almeno fino al giorno in cui dovetti munirmi di chiave inglese e forbici per liberare la rossa chioma dallo scovolino per lavare le provette al quale lei, distratta in chiacchiere, si era avvicinata in modo incauto e che, perfido, non aveva perso l’occasione per arrotolare la bella capigliatura attraendola saldamente a sé.

E fu così, che tra un rimbrotto ed un sorriso, cominciai a conoscerla, a farmi raccontare il suo vissuto, a capire che aveva un grande cuore, una ragazza generosa, dai grandi principi, tanto affine a me sulle cose importanti quanto diversa in tutte quelle che davvero non contano nulla. E fu sempre così che divenne, poco a poco, la mia migliore amica, accompagnandomi nel periodo più difficile della mia vita come solo le mie sorelle hanno saputo fare, diventando, nel mio cuore, a tutti gli effetti, una di loro.

In questo momento sta partendo per andare nel Mali a prendere la sua bimba, che per tanti anni lei ed il marito hanno atteso. La zia Micky è qui che aspetta a braccia aperte, lei, e la sua nuova famiglia.

Rossa, non avere paura, andrà tutto bene: tu imparerai a diventare una brava mamma e a gioire appieno di questo dono, costruirai grandi progetti e realizzerai finalmente un sogno e, se qualche volta le cose non andranno proprio come vorresti ed avrai bisogno di me, io ci sarò, sempre.

Ti voglio bene.

 
Rispondi al commento:
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 03/03/08 alle 13:59 via WEB
Lei è una persona molto importante per me Mac. Un grande sorriso
 
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