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Secondo un articolo pubblicato da "il giornale" e ripreso da tgcom (www.tgcom.it), in un documentario girato nei giorni delle votazioni in Sud America per conto del canale satellitare "Cult", due candidati dei DS si accusano a vicenda di frode, mentre un dirigente della Quercia li avverte: "Dovete stare zitti, se si rivota perdiamo".
Nel documentario "Hermanos de Italia" che andrà in onda sul canale satellitare Cult della piattaforma Sky l'11 giugno alle 22.50 si dimostra i brogli elettorali della sinistra per il voto degli italiani all'estero.
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Salve a tutti,sono tornato,chi sono???ma il padrone del blog ovviamente,anche se questo blog è di tutti,mi raccomando,scrivete scrivete scrivete!!
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Andate sul sito www.corriere.it per leggere le intercetazioni telefoniche di Moggi.
Se questo è il calcio.
alla luce di queste intercetazioni bisogna revocare tutti gli scudetti vinti dalla Juventus...........
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PER L'ABOLIZIONE DEI COSTI DI RICARICA DEI TELEFONI CELLULARI !!
"È una cosa che accade solo in Italia, mentre in tutti gli altri paesi Europei si paga ciò che si consuma.
In Italia oltre al consumo devi anche pagare il "costo della ricarica" che altro non è che un'invenzione dei gestori telefonici per fare ancora più soldi a scapito di noi consumatori. Con questa petizione i firmatari chiedono l'abolizione di questi famosi costi di ricarica, anomalia tutta italiana"
http://www.petitiononline.com/costidir/petition-sign.html
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un aiuto...
D A D I F F O N D E R E ! ! !
Stiamo cercando persone che possano donare il sangue ad un Bambino che deve fare 4 trasfusioni al giorno (= 4 donazioni).Il problema maggiore che stanno affrontando i suoi medici è che questo bimbo ha il gruppo sanguigno più raro di tutti: Gruppo 0 Rh negativo, ossia può avere il sangue solo dal suo stesso gruppo. Si può chiamare direttamente al "Bambin Gesù" (tel: 0668591) e
chiedere del Dottor Di Carlo (specificare "del centrotrasfusionale" perché ce ne sono due). Se non vi interessa personalmente , fate girare l'email Grazie
Maria
Grazia Bombonato
Segreteria di Direzione
Dipartimento di
Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Università degli
Studi di
Milano Azienda Ospedaliera San Paolo Via A. Di Rudinì, 8
20142
MILANO
tel. 02/50323002
fax 02/50323001
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COPIATE E INCOLLATE ANCHE NEL VOSTRO BLOG...LA VITA DI UN BAMBINO E' UN FIORE CHE NON PUO' APPASSIRE COSI'...
copiato da dolce_poesia
grazie di cuore
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Riprendiamoci la politica. Torniamo in piazza
Martedì, 24 gennaio
Opinioni Cari amici, credo che sia tornto il momento di ridare voce e forza alla cosiddetta Società Civile e valutare la necessità di ritornare nelle piazze, ridare fiato alle nostre voci. Si sta giocando una partita decisiva per le sorti della nostra democrazia e non si possono sottovalutare i rischi insiti nell'azione del centro destra. E nemmeno si può lasciare che lo scontro si giochi solo nelle aule del Parlamento.
Questi 5 anni di legislatura hanno dimostrato, quantomeno, l'indifferenza che il centro destra ha per le regole della democrazia. Non si può permettere che il signor Berlusconi occupi tutti gli spazi radio televisivi disponibili raccontando solo bugie. E' indispensabile che si ritorni tutti a fare politica, che ci rappripriamo degli strumenti della politica, che ci rappropriamo delle piazze. E' questo lo strumento comunicativo più forte che abbiamo a disposizione e dobbiamo usarlo fino in fondo.
Non possiamo sottovalutare la fase che stiamo attraversando. L'attacco frontale che il premier sta facendo - usando tutti gli strumenti, leciti e illeciti, che ha a disposizione - al centro sinistra sono presagi di ciò che ci aspetta se, malauguratamente, dovessero vincere di nuovo le elezioni. E' in pericolo serio la democrazia e il futuro del nostro Paese.
L'attacco ai Ds sul collateralismo con le coop - al di la delle valutazioni politiche che comunque la vicenda Unipol ci induce a fare - è il primo passo di un'affensiva più generale che sicuramente coinvolgerà a breve il sindacato, l'associazionismo, le Onlus.
Riapproriamoci della politca, ritorniamo in piazza, difendiamo la Costituzione e la democrazia: è questo il dovere inderogabile che abbiamo di fronte.
carlo a.
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DECALOGO PER EVO
Qualche ora dopo il trionfo di Evo Morales, la Segretaria di Stato Condoleezza Rice ha dichiarato che si aspetta che il nuovo mandatario “governi democraticamente”. Allo stesso modo, il portavoce della Casa Bianca ha segnalato che le relazioni tra Stati Uniti e Bolivia saranno basate sul compromesso di Morales con “la democrazia ed i principi a cui diamo valore in questo emisfero”. L’autore di questo articolo ha avuto accesso al memorandum che la Casa Bianca ha inviato al neo-eletto presidente boliviano, contenente le raccomandazioni necessarie per instaurare in Bolivia una democrazia in stile nordamericano.
1. “Riformi il regime elettorale.” Nella democrazia nordamericana non è necessario ottenere la maggioranza del voto popolare per venire eletto presidente. Al Gore sconfisse George W nel 2000, ma questi arrivò comunque alla Casa Bianca. Ci sono meccanismi democratici, sommamente perfezionati negli Stati Uniti, che garantiscono la riuscita di questo miracolo politico: chi perde, vince.
2. “La faccia finita col voto obbligatorio.” Faccia sì che solamente i più ricchi partecipino al voto. Per questo disponga che le elezioni abbiano luogo in giorni lavorativi ed in orario di lavoro, come facciamo noi: il primo martedì di novembre, ogni due anni. In questo modo solo i migliori ed i più responsabili prenderanno parte ai comizi. Disponiamo di mezzi tecnologici per evitare che i disoccupati possano avere la cattiva idea di volere votare.
3. “Promuova il finanziamento privato ai partiti politici.” In questo modo le forze del mercato potranno darle le risorse necessarie per comprare voti, politici, esperti di sondaggi, “comunicatori sociali” e tutto quello di cui avrà bisogno per vincere un’elezione. Non si preoccupi se le grandi imprese offrono denaro anche al suo avversario, o se qualcuno le dice che la politica si riduce ad un semplice gioco dove due milionari competono per vedere chi comanda. Se lei governa bene, diventerà lei stesso un milionario, com’è successo a molti presidenti democratici dell’America Latina.
4. “Modifichi la composizione della Corte Suprema.” Se George W. ha potuto vincere nel 2000, pur avendo perso, è stato perché due Corti Supreme, quella della Florida e quella Federale, convalidarono la manovra che permise di correggere l’errore dell’elettorato. Quella della Florida fu “riformattata” dal fratello Jeb, e quella di Washington da papà George. Quindi, se vuole essere democratico, faccia si che suo padre e suo fratello designino una Corte Suprema composta da amici incondizionati; nel caso che loro non possano, lo faccia per suo conto.
5. “Vigili la marmaglia.” Non si fidi della cittadinanza. Tenga sempre alto il livello di controllo sui libri che leggono, le biblioteche che frequentano, gli amici con cui si scambiano visite, le organizzazioni in cui militano, i manifesti che sottoscrivono. Che i suoi servizi segreti ascoltino e registrino le loro conversazioni telefoniche ed archivino la loro corrispondenza. Si dimentichi delle procedure giudiziarie e delle leggi, che sono solite proteggere i terroristi. Qua lo facciamo regolarmente e con risultati magnifici.
6. “Nessuna concessione agli oppositori.” Li qualifichi come “antiboliviani”, narcoterroristi o traditori. Con i più recalcitranti, faccia come noi e li spedisca segretamente in centri clandestini d’interrogatori in paesi terzi, difensori incondizionati della democrazia e della libertà-, dove la tortura è legale. In questo modo si scoraggiano i loro complici e si ottengono valide informazioni per difendere la democrazia, la libertà ed i diritti umani.
7. “Censuri la stampa.” E si assicuri che diffonda solamente informazioni ufficiali. Guardi cosa stiamo facendo in Iraq ed in Afghanistan: i grandi mezzi grafici ed elettronici di questo paese pubblicano solo quello che vogliono Don (Rumsfeld) e Dick (Cheney). In quasi tre anni di guerra, il pubblico non ha visto una sola goccia di sangue, un morto od un mutilato. Si dimentichi della Società Interamericana di Stampa o dei “Reporter senza Frontiere”. Questi sono nostri e li teniamo per attaccare Cuba ed il Venezuela.
8. “Dimentichi i diritti umani.” Questo è solo un trucco per osteggiare i rossi, che non sono persone, ma nemici della civilizzazione, che devono essere combattuti senza quartiere. Impari da quello che facciamo a Guantanamo o ad Abu Ghraib: né prigionieri di guerra, né detenuti, né processati. Non si faccia intimidire dal grido degli organismi per i diritti umani. Se non ha possibilità in Bolivia, possiamo affittarle un capannone a Guantanamo. Ricordi che i nostri terroristi li proteggiamo e li chiamiamo “combattenti per la libertà”.
9. “Governi con i mercati.” Non si lasci ingannare dai comunisti, che mal influenzarono
Lincoln. Questi non ha mai detto che la democrazia era “il governo del popolo, dal popolo e per il popolo”. La traduzione corretta è “governo dei mercati, dai mercati e per i mercati”. Ricordi che la grandezza e la prosperità di tutti i boliviani verrà garantita solamente dal gioco libero dei mercati. Chiaramente non tutti dovranno sedersi al tavolo del Signore: ci sono sempre stati reprobi ed eletti. Noi abbiamo 40 milioni di poveri per colpa del Partito Democratico, che intorpidirono la “selezione naturale” dei mercati. Non provi a governare contro i venti della globalizzazione. Il FMI, la BM e la BID [Banca interamericana di Sviluppo] vi aiuteranno, come già hanno fatto con l’ Argentina.
10. “Semini la democrazia.” Impari da noi. Se vede che qualche vicino promuove politiche che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale boliviana, non rimanga con le braccia incrociate. Mandi i suoi agenti ad organizzare, finanziare e togliere le catene all’opposizione, che in questi paesi dominati dalla sinistra è solitamente più debole ed impotente: accusi ilgoverno di far parte dell’asse del male, blocchi la sua economia, promuova sabotaggi ed attentati terroristici, impedisca che i boliviani visitino questo paese, lo denunci per connivenza con Saddam, Bin Laden ed i narcos, e disegni una proposta di “cambio di regime” per liberare il paese dai suoi oppressori. Non si preoccupi dell’immagine internazionale: Vargas Llosa ed i “perfetti cretini latinoamericani” metteranno rapidamente le loro penne al servizio della suacausa, per questo li paghiamo.
Dal giornale PAGINA12(argentina)
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Lettera di un Premio Nobel a Bush
(Prensa Latina) Sig. Presidente degli Stati Uniti d?America, Sig. George Bush:
Devo dirle che ho esitato molto a scriverle nuovamente una lettera. Non so se ha letto quella precedente che Le ho inviato per il Natale del 2004. Ma al di là della sua lettura, Signor Presidente, Lei ha dimostrato di non voler ascoltare altro che il suo gruppo di potere per imporre la sua volontà imperiale agli altri.
Se ho deciso di inviarle un?altra lettera, è stato perché motivato da un ex presidente Usa, Jimmy Carter, Premio Nobel della Pace, che dice: "Mi costa già fatica riconoscere questi Stati Uniti".
Segnala che "in questi ultimi anni mi sono sentito sempre più preoccupato da molte politiche di governo che minacciano oggi principi fondamentali. Tra questi figurano l?impegno per la pace, la giustizia sociale ed economica, le libertà civili, il nostro ambiente e i diritti umani. Sono a rischio anche principi storici come quello di fornire ai cittadini un?informazione veritiera ed il rispetto delle voci del dissenzienti". Carter continua a segnalare e a denunciare che "siamo diventati i principali colpevoli della proliferazione nucleare, invalidando e derogando quasi tutti gli accordi sul controllo delle armi nucleari" e che "i dirigenti politici compiono intrepidi sforzi per esercitare un dominio imperiale in tutto il mondo".
La pesantezza delle affermazioni di Carter mette seriamente in allarme rispetto all?indirizzo intrapreso dalla sua Amministrazione. L?ex Presidente segnala con tutta chiarezza "che tutte queste politiche sono state orchestrate da coloro che credono che il tremendo potere degli Usa non dovrebbe limitarsi". Fa riferimento alla frase che Lei ha segnalato: "Sono con noi o contro noi" e dice che il suo Governo "ha sostituito la formazione di alleanze basate sulla comprensione chiara degli interessi comuni, compresa la minaccia del terrorismo". Maggiormente preoccupante è il fatto che gli Usa abbiano respinto gli Accordi di Ginevra ed abbracciato l?utilizzo della tortura in Iraq, Afghanistan e nella Baia di Guantanamo.
Risulta fastidioso vedere che il Presidente e il Vicepresidente insistono nel sostenere che la CIA dovrebbe avere la libertà di perpetrare "un trattamento o punizione crudele, inumano o degradante" contro persone che si trovano sotto la custodia degli Usa. Tra le altre cose, Jimmy Carter mostra la sua preoccupazione per quello che chiama un "cambiamento fondamentalista in molte case di culto e nel Governo parallelamente alla crescita dell?interrelazione tra la Chiesa e lo Stato".
Finora nella lettera non ho fatto altro che trascrivere le dichiarazioni e le preoccupazioni dell?ex presidente Carter, al quale purtroppo fa fatica riconoscere il suo paese, divenuto un impero.
Dove sta andando, Signor Presidente Bush? Lei sta trascinando il suo paese e il mondo a situazioni limite, sta attraversando le frontiere di quello possibile e trasformandosi in un pericolo per l?umanità, in questa ansia di etichettare come terroristi tutti coloro che si oppongono ai suoi desideri, quando è proprio la sua politica ad applicare il terrorismo di Stato con gli stessi meccanismi che ha utilizzato durante le dittature del Cono Sud. Ricordiamo il Piano Condor e i metodi aberranti come il sequestro e la sparizione di persone. Oggi molti paesi europei stanno chiedendo spiegazioni al Dipartimento di Stato per aver utilizzato il loro territorio e aeroporti per gli spostamenti clandestini dei prigionieri sequestrati dalla CIA e portare in altri paesi per venirvi.
Nonostante tutto, Lei parla di democrazia. E pretende di imporre, per meglio chiamarla, la "democradura" nelle elezioni dirette in Iraq. Le elezioni non garantiscono la democrazia, se vengono imposte sotto il terrore delle truppe d?occupazione e d?altra parte Lei ignora le risoluzioni delle Nazioni Unite. Sono molte le violazioni commesse e i crimini di lesa umanità dei quali Lei è responsabile. Sarebbe un lungo elenco di delitti commessi, non è l?intenzione della lettera segnalarli, ma sono noti e sofferti dai popoli sulla loro pelle.
Tra le risoluzioni dell?Assemblea Generale dell?ONU, passata a schiacciante maggioranza con soli 4 voti contrari e 196 a favore, c?è quella per la fine del blocco a Cuba; ma la sua sordità intenzionale e la sua superbia le fanno ignorare la risoluzione dell?Assemblea Generale e Lei mantiene il blocco e installa basi militari nel mondo e in America Latina, sottomette i governi e li spoglia affinché permettano l?ingresso delle truppe nordamericane come per esempio in Paraguay, in Centro America, in Ecuador, in Colombia. Ha invaso paesi come Haiti insieme alla Francia e al Canada e poi ha preteso dall?ONU l?invio di truppe di altre nazioni in questo territorio, arrivate adesso a più di 7.400 effettivi (comprese purtroppo, truppe latinoamericane).
Jimmy Carter lo dice con molta chiarezza. Lei ha trasformato gli Usa in uno Stato terrorista, così come hanno fatto i suoi complici Blair e Berlusconi.
Penso, signor Presidente, che il popolo degli Usa debba alzarsi, chiedere la sua rinuncia e processarla per crimini contro l?umanità. Lei non è degno di dirigere questo paese, attraversato da lotte sociali e da tentativi di costruire nuove strade.
Il popolo degli Usa ha avuto periodi di forte partecipazione sociale.
Si oppose alla guerra in Vietnam, assunse la lotta per i diritti civili diretta da Luther King, realizzò grandi mobilitazioni di protesta contro la Scuola delle Americhe e molte altre gesta storiche di resistenza sociale, culturale e politica. Non posso non ricordare Henry Thoreau, che si rifiutò di pagare tasse ingiuste che sarebbero state utilizzate nella guerra contro il Messico e che preferì il carcere prima di piegarsi alle ingiustizie; i lavoratori di Chicago che esigevano i loro diritti e tantissime altre dimostrazioni di protesta contro le ingiustizie e contro le deviazioni del potere, tra le quali quelle per la rinuncia del presidente Nixon.
Per ultimo, signor Presidente, Le chiedo, Le esigo, che smetta di aggredire e di violare i diritti umani delle persone e dei popoli. Lei ha l?obbligo di rispettare e di contribuire con il suo Governo all?assistenza dei più bisognosi, a combattere la povertà, l?analfabetismo e la discriminazione razziale e ad aiutare gli immigranti negli Usa. È urgente abolire la pena di morte, perché nulla ha ottenuto uccidendo più di 1.000 prigionieri. Sono aumentati i morti ed i delitti non sono diminuiti.
È necessario che liberi i cinque prigionieri cubani accusati ingiustamente di terrorismo e che rispetti il diritto delle loro famiglie a visitarli. La Corte di Giustizia degli Usa ha verificato l?esistenza di serie irregolarità nel processo.
È necessario che abbiano fine gli attacchi contro il Venezuela, in particolare contro il suo presidente Hugo Chvez. È necessario che cambi la sua politica di voler imporre ad altri paesi le sue condizioni. Il fallimento registrato dal Vertice delle Americhe a Mar del Plata (Argentina) nel tentativo di imporre la discussione dell?ALCA nonostante l?appoggio del Messico e del Cile, Le deve far capire che i popoli non sono manovrabili e passivi, ma hanno la forza e la determinazione di far rispettare i loro diritti.
Non deve dimenticare che ci sono nuove figure sociali, culturali e politiche nel continente e nel mondo. È necessario che trasformi la sua aggressione in cooperazione, la sua violenza e corsa agli armamenti in progetti di sviluppo per la vita invece che per la morte.
Non so se avrà il coraggio di leggere questa lettera o se continuerà autisticamente per la sua strada. Le chiedo di leggere le dichiarazioni dell?ex presidente Usa Jimmy Carter, che trascrivo in questa lettera. Penso che La aiuteranno a capire e a correggere le strade sbagliate.
Sempre esiste la Speranza. I cambiamenti sono possibili. Un nuovo anno significa rinnovamento e possibilità di costruire nuovi cammini.
La saluto con Pace e Bene.
Adolfo Pérez Esquivel
Premio Nobel della Pace
Buenos Aires, 23 dicembre 2005
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Odio sentirmi dire quello ke devo fare..
Odio sentirmi legato alle parole,
quando per esprimersi ce ne vorrebbero di più..
Odio andare dove non voglio
e odio sorridere a ki non mi piace..
Odio l'etiketta e le buone edukazioni,
Odio i pregiudizi e le ipokrisie..
Odio l'egoismo e la guerra..
Ma soprattutto, odio odiare..
Vorrei non odiare..mai più..
Vorrei libertà di scelta..
Vorrei un konfronto pacifiko e altruismo..
Vorrei un mondo migliore...
Vorrei...
PEACE, LOVE & ANARKY..
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Campagna a sostegno della sperimentazione scientifica della "ipotesi scientifica sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due".
IL DIABETE MELLITO DI TIPO DUE POTREBBE ESSERE CURATO
I Radicali di sinistra hanno avviato una campagna in sostegno della libertà di ricerca e a favore dell'accesso alla sperimentazione della "ipotesi scientifica sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due" elaborata dal Prof. Dott. Domenico Fico, che ha dedicato trent'anni della sua attività a questo tema.
Oggi i diabetici del tipo due vengono considerati malati cronici, che non possono guarire, e vengono sottoposti a cure inefficaci, creando così le condizioni per la progressiva evoluzione della malattia e per la comparsa delle gravi complicanze che tutti i diabetici conoscono e temono. L’ipotesi scientifica sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due dimostra chiaramente che 1a malattia insorge in conseguenza di una alterata funzionalità del fegato, che rende inattiva l’insulina, provocando in tal modo l’aumento progressivo della concentrazione degli zuccheri nel sangue (iperglicemia), che, raggiunti certi livelli spesso in associazione ad altre alterazioni metaboliche dovute alla inefficienza funzionale del fegato, provoca danni dei piccoli vasi arteriosi che, secondo la loro sede, producono le temibili complicanze caratteristiche del diabete: degenerazione ed emorragie retiniche, con frequente cecità; nefropatia, con insufficienza renale; cardiopatie gravi; alterazioni neuro, circolatorie degli arti inferiori, con necrosi tessutali, ecc. La "ipotesi sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo 2" permette di comprendere facilmente come questa grave e diffusa malattia, definita dalla legge italiana "di alto interesse sociale", possa essere agevolmente prevenuta e validamente curata e guarita nelle fasi iniziali, ma come, anche nei casi già tanto evoluti da richiedere, oggi, la terapia insulinica, si potrebbe ben correggere definitivamente l'aumentata concentrazione degli zuccheri nel sangue ( iperglicemia ), che è responsabile delle gravi complicanze, mediante un intervento chirurgico di esecuzione abbastanza semplice. Si otterrebbe cosi la restituzione della salute e di una buona qualità della vita ai centoquaranta milioni di esseri umani ammalati di diabete mellito tipo 2, oggi esposti a gravi sofferenze ed a morte precoce.
Ma, da più di tre decenni, dalla colpevole inerzia e dagli irremovibili rifiuti silenziosi delle pubbliche istituzioni che hanno il dovere di prevenire e curare il diabete, è stato reso impossibile fornire la dimostrazione sperimentale dell'ipotesi, necessaria per poter attuare le valide cure mediche e chirurgiche del diabete mellito tipo 2.
Firma la petizione on line
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Adrianomol mi ha passato il testimone! Ma siiiiii, facciamo questo gioco! Un pò di svago ci vuole,soprattutto dopo tutte ste notizie deprimenti che il governo berlusca ci propina!
Allora i blog che amo sono tutti a dx nell'elenco, sono i miei amici con cui cerchiamo di creare la rete di informazione. Un grazie particolare a nata per rompere, a piccolaelo, ad harpley, a studentessa, a punkdenzadyo , a sonofortunata, a kiteflyer, a ciemme, a dangerjohn, tidestabilizzo e a sterminatore. Grazie a loro il CLUB è nato e cresce in ottima salute! ^__^ grazie!
Chi detesto? E' semplice! Tutti i censuratori di blog e di idee. Tre nomi a caso:
- Mtrrandir come cavolo si chiama,
- ironicodistacco
- e il vecchio rimbambito del mare!!!
Questi tre sono famosi censuratori di idee e di opinioni sui loro blog e dei blog altrui!
E adesso a chi passo il testimone?
A.....
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Musica- Girls just wanna have fun
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