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LA SOLITUDINE


Sono i soliti volti. Ci salutiamo ma difficilmente aggiungiamo qualche parola, forse solo un sorriso e spesso di circostanza. Abbondano i tavoli da UN avventore utilizzabile anche da DUE, che resta da UNO, in perfetta implacabile solitudine. Vittime di storie finite male, matrimoni, pensione, abbandono, tristezza ma sempre con il....... comune denominatore della SOLITUDINE ! Consumiamo in silenzio il pranzo che decorosamente viene preparato ed apprezziamo il servizio ed il volto sorridente e pacioso dell'OSTE.Si svolge una funzione sociale, uniamo solitudini e tristezze. Qualcuno gioca un compito differente. In piena attività, brillante, con parlantina sciolta tipica dell'esperto venditore, rompe il silenzio, "roboando" amenità, lazzi ed epiteti. Il Gruppo degli amici, occupa sempre il medesimo tavolo, nella saletta in otto dieci persone divertenti e divertite. IO resto lì....... non so più scegliere la "parte" alla quale appartenere, tra quelli che lottano, tra coloro che si sono arresi, o semplicemente tra gli sconfitti. AVE OSTE..... MORITURO TE SALUTANT !