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QUINTA "C": MAGIC MOMENT


Il rinnovare il “ricordo” condiviso, quello della scanzonato periodo delle Scuole Superiori, è una delle attività che ci viene meglio. La disponibilità della Annagloria, la capacità organizzativa della Patrizia e la fattiva collaborazione della Manuela e della Paola, ha consentito ai “reduci” partecipati della ex “5C” del mitico Manfredo Da Passano, di riunirsi per festeggiare la fine di questo travagliato 2014.“Siamo ancora noi” ebbi a scrivere, magari preoccupati per gli eventi negativi, pieni di cicatrici (più o meno visibili) ma comunque allegri, disponibili e divertenti. Ospitati in questa splendida “magione” al quinto piano dello Storico CROCE DI MALTA (*), il racconto fluiva spontaneo, tra sorrisi, risate e pacche sulle spalle. Sono emozioni, amplificate dalla Falanghina, dal Prosecco, dagli altri bianchi frizzanti più o meno identificabili. È stato emozionante, passate le 20.00 della sera, aprire le finestre su Viale Mazzini, ammirati al cospetto di cotanta bellezza. Una nave della Costa Crociere, procedeva lentamente, illuminata, in uscita dal Porto e dal Golfo, la vista del Porto Mirabello, dell’ardito ponte sospeso, della moltitudine delle fiammelle nella notte. Una magica immagine da custodire nei nostri cuori e nelle nostre menti,… ma fino alla prossima volta. Perché, è sempre bene rammentarlo, SIAMO ANCORA NOI !(*)  Nel 1845 il Marchese Giovannangelo Da Passano, fece costruire un elegante edificio da adibire ad albergo. La sua facciata principale era rivolta verso il mare con l’ingresso dall’odierna Via Don Minzoni (all’epoca denominata via principe Amedeo), mentre il fronte nord dell'edificio prospetta ancora oggi sull'odierna via Chiodo. Si tratta dell’ex sede del Banco di Napoli ora utilizzata dalla FONDAZIONE CARISPE. Nel 1873 l'hotel Croce di Malta trovò una nuova e più ampia sede in un edificio appena costruito nell’attuale viale Mazzini, prospiciente i Giardini pubblici che nel frattempo erano stati creati sul fronte del mare. Molto lussuoso e in linea con il gusto del tempo, fu il principale albergo cittadino ospitando varie illustri personalità della politica e della cultura. Successivamente, le mutate vicende economiche, ne comportarono la chiusura e la sua conversione a residenza ed appartamenti.