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E POI?


Se la vita è alfine "burocrazia" timbri, firme, abbandoni, mistificazione ed egoismo, cosa resta a testimoniare le traccie di un passaggio, delle "cose buone" realizzate, se qualcuno impegna tempo e forze nel distruggere ciò che è stato creato con fatica e passione?Nella mia qualità di persona priva di utilità, svuotato e sofferente, scopro di non avere crediti emotivi, di non meritare rispetto, carezze, sorrisi. Dopo aver dato tutto, con il massimo del trasporto sentimentale e della generosità, si passa alla "cassa" a scoprire che non fu abbastanza... Anni meravigliosi vissuti come se fosse normale essere felice, soddisfatto con una famiglia a supporto. Poi le tragedie in fila, e come birilli sono cadute le persone, le certezze i riferimenti, lo stesso scopo della mia vita.Ora anche la salute mi ha lasciato, oltre la famiglia ed il lavoro. Bene è giunto il momento che mi si presenti un altro conto, che sancisca la distruzione del "sogno d'amore" demolendo le fondamenta della realtà. Ormai procedo elencando i ricordi felici, le giornate trascorse ridendo con accanto le persone care. Era una bella giornata di Settembre ed il sole era alto nel cielo. Fu bellissimo e gli invitati non volevano andarsene più. Ora sono trentadue anni da allora ma per me sembra ieri.Giurammo davanti a Dio che ci saremo presi cura uno dell'altro, in salute ed in malattia, ma non è stato così. Oggi si va a mettere le firme ma per me il matrimonio era e resta indissolubile: non osi l'uomo separare ciò che Dio unisce. AMEN