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LAVORO & DIGNITA'


E’ mera questione di democrazia, ma giacchè si tratta di valutare la “democrazia rappresentativa” e la gestione del movimento di opposizione, lasciare da soli coloro che stanno protestando (ritengo giustamente) per le libertà violate non mi sembra del tutto corretto.Non so quanto di spontaneo muova l’attuale protesta di piazza contro le discutibili decisioni del Governo e quanto di manovrato/strumentalizzato, ma la sensazione che l’opposizione faccia troppo poco è opinione da molti condivisa. Chi votò per i disoccupati organizzati, ora alloggiati negli alberghi a 5 Stelle in compagnia dei clandestini, ha avuto tempo e modo di dolersene. Quando l’unico obiettivo sia il mantenimento del “reddito di politicanza”, alla luce dell’attuale situazione, avere al Governo persone impreparate ed in malafede, complica la ricerca delle soluzioni.In Piazza servirebbe, a mio modesto avviso, la presenza delle bandiere dell’opposizione, la partecipazione attiva fuori e dentro il Palazzo a tutela dei legittimi interessi dei cittadini vessati da regole senza senso. Lo ripeto: DISTANZA SOCIALE – MASCHERINA – SANIFICAZIONE PERSONALE ED AMBIENTALE, sono indispensabili ma le chiusure delle attività non hanno una ragione plausibile. Gli assembramenti esistono alle fermate degli autobus, nei treni, nelle metropolitane, più difficilmente nei ristoranti e nei bar giacchè queste attività si sono adeguate da subito. Il Governo ha acceso la miccia alla “bomba sociale” e gli Italiani non chiedono sussidi ma la possibilità di lavorare, sebbene in misura ridotta.