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LA STRADA CHE NON PERCORSI


Avevo sedici anni e tanti sogni: era il 1969. La mia massima aspirazione di quella epoca così indietro nel tempo, era raggiungere l’obiettivo dell’impiego in Banca, perchè in quel momento storico rappresentava un “must”. Tranquillità economica e prestigio sociale andavano di pari passo, aggiungendosi alla tradizione di famiglia che mia madre inaugurò indicando la strada. Non dimostrando attitudini particolari, a parte una certa facilità nella scrittura, la progenitrice mi indirizzò – con il mio tacito assenso – agli studi di Ragioneria finalizzati all’ingresso nella Banca che era stato il suo luogo di lavoro. Si "entrava" per chiamata diretta in qualità di figli di dipendente ma improvvisamente la regola (ingiusta?)venne rimossa in tempo per assumere la classe 1952. Io ne rimasi escluso essendo del 1953, e non mi restò che proseguire gli Studi Universitari inattesa di opportunità che non arrivarono. La mia facilità/abilità nella scrittura altro non era che l’attitudine a svolgere l’attività di scrittore e saggista che mia madre nei tempi successivi indovinò ... ma oramai non c’era più il tempo per rimediare. La mia attività connessa con i numeri è quanto di più alternativo esista rispetto alla mia indole di scrittore e giornalista. Ora sto scrivendo il mio ventitreesimo romanzo, oltre racconti brevi, utilizzando l’alias Ted Grish Fontaine. Peccato: uno scrittore di meno ed un fiscalista in più!                                                                                    Ted Grish Fontaine