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IL TIFO CONTRO


I fischi e gli insulti al portiere francese del Milan MAIGNAN, durante la partita di calcio di serie A Udinese Milan, non rappresentano una novità ma il replicarsi di un malcostume tipicamente legato alla assenza di rispetto ed alla antisportività.Il Calcio viene ingiustamente considerato un mondo a se stante, immune dalle regole della vita sociale e lo Stadio, un luogo dove persone disturbate hanno la possibilità di sfogare le loro frustrazioni, urlando, insultando, distruggendo bagni, seggiolini etc.Presentare il problema come “atto di razzismo” è sminuirne (nonostante tutto...) la portata. Si evidenziano, di regola, gli accadimenti che riguardano i “neri” ma sarebbe a mio avviso il caso, di valutare come i deficienti agiscano verbalmente e regolarmente anche contro gli slavi (zingaro di m....) o contro qualsivoglia etnia. Si chiama (chiamerebbe?) tifo da Stadio, dove è consentito da sempre insultare l’avversario che indossi una maglia diversa. Il problema è il tifo contro, che si esprime con violenza, stupidità e ripetitività. Le curve rappresentano il tifo sincero ma non devono uscire dagli schemi. Dovrebbe esistere solo il tifo a favore della propria squadra, isolando i maleducati e gli scemi, ritornando ai valori dello sport: questo ci auguriamo!