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STATO DI EMERGENZA


Si nasconde un business dietro l’assenza/insufficienza degli interventi di prevenzione contro inondazioni e/o siccità?Giacchè non siamo nati ieri e conosciamo le metodiche che intervengono nella gestione dei fondi/risarcimenti che lo Stato eroga alle Regioni ed ai Comuni che dichiarino lo “stato di emergenza”, ci poniamo un doveroso quesito: non sarà che si tratti di omissioni pianificate per potersi spartire i risarcimenti che si irradiano in mille rivoli, senza che vi sia un controllo sull'effettivo utilizzo? Se lo Stato dichiarasse la sua non disponibilità a procedere ai risarcimenti, cambierebbe la situazione di colpevole omissione? Se le opere di risanamento costano allo Stato dieci e più volte rispetto alla prevenzione, per quale motivo si prosegue nell’errare? Dicevano i latini che “errare è umano ma perseverare è diabolico” e se si trattasse semplicemente dell’ennesima truffa?