UDINE 2018-2023

UN GRANDE CENTRO E LA COSTITUENTE DEI MODERATI


Ricominciamo a fare politica con Api.l'On Tabacci a Udine ospite per il lancioNasce l’Api,  i moderati verso il 2013Bertossi: torneremo a essere, come da ragazzi, artigiani della politicaA Udine al Tomadini presentato il movimento  Alleanza per l’Italia, politici e simpatizzanti all’incontro con l’onorevole centristaUDINE. Imprenditori, rappresentanti di categoria, politici e tanti curiosi. In molti hanno voluto essere presenti al debutto di Alleanza per l’Italia in regione, che vince così una prima scommessa: riempire la sala, al Tomadini di Udine, che i menagramo speravano troppo grande. Gli anfitrioni del nuovo movimento sono il portavoce Bruno Tabacci e Enrico Bertossi, uno dei protagonisti della compagine.L’ex assessore regionale a fine serata può esclamare: «Bene, si ricomincia».Tra le circa 400 persone arrivate ad ascoltare la nascita di quella che si propone come “la nuova via”, il Grande centro per superare il bipolarismo, ci sono anche esponenti dell’Udc. e Vittorio Zanon, presidente del Centro studi De Gasperi e consigliere nazionale dall’Udc. Ma ci sono anche amministratori locali come Antonio Sartori di Borgoricco, capogruppo Pdl del Consiglio provinciale di Pordenone, il sindaco di Lignano Silvano Delzotto e il vicesindaco di Pasian di Prato Andrea Pozzo. Tra gli imprenditori stringono mani Adriano Luci, presidente di Confindustria di Udine, Giovanni Fantoni, Antonio Maria Bardelli, Roberto Siagri, Cinzia Palazzetti, mentre per le categorie si notano Carlo Faleschini, presidente di Confartigianato Udine, Claudio Ferri della Confcommercio udinese, e appassionati di politica, come Michelangelo Agrusti, Flavio Pressacco, Toni Martini, Franco Asquini, Enzo Bassi e don Davide Larice, ma anche Franco Giunchi, segretario Fvg del Partito socialisti.Una platea che per gli organizzatori, il Centro studi “Friuli Futuro” presieduto da Bertossi, è già un successo. Bertossi, dunque, ricomincia con la politica, dall’Api. Che ha una colonna sonora, “La leva calcistica della classe ’68” di Francesco De Gregori. «Torneremo a essere – dice l’ex assessore regionale –, come quando eravamo ragazzi, artigiani della politica e coltivatori diretti del voto, perchè come dice De Gregori “il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Un giocatore non lo giudichi dalla paura di tirare un calcio di rigore, lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia”. Sono queste tre qualità che noi crediamo di avere». Tabacci e Bertossi fanno leva sulla forza della provocazione, sulla capacità di scatenare riflessioni, nè su posti da guadagnare, nè su rendite. «Chi ci aiuterà in questa affascinante avventura – ammette l’ex assessore – non lo farà perchè abbiamo cariche e posti da distribuire, ma solo e sinceramente con l’entusiasmo e la passione». Sollecitano l’Udc e Pier Ferdinando Casini i due anfitrioni. Per essere partito in ritardo con la Costituente di Centro e per le alleanze a macchia di leopardo, un po’ con il Pdl un po’ con il Pd, che stanno stringendo in Italia per le imminenti regionali.Poi Bertossi apre il dialogo anche con gli autonomisti. «Dovremo coinvolgere anche la parte più illuminata e lungimirante dell’autonomismo». L’Api si presenta così.