UDINE 2018-2023

COME HONSELL SPENDE E SPERPERA...........


 MA FORSE  DISCRIMINATORIO È FAR MANCARE LE RISORSE AI CITTADINI DI UDINE , PENSO AI CONTRIBUTI AGLI ASILI, LE ASSOCIAZIONI, GLI AMMALATI ED ANZIANI, PENSO AI  CONTRIBUTI SEMPRE NEGATI AI BAMBINI  COLPITI DA AUTISMO.UNA VECCHIA MANCANZA DEL COMUNE DI UDINE"CORTOLEZZIS DOCET"SIAMO A METÀ MANDATO, PRESTO FINIRÀ!****************************************il sindaco di Udine, Furio Honsell, presenta la decisione fatta propria dalla giunta comunale inrelazione al requisito della Regione secondo cui possono accedere ai benefici dei servizi socialii cittadini residenti in Italia da almeno 10 anni (di cui 1 in regione) anche non continuativi.Il 29 giugno scorso, il Tribunale di Udine (Sezione Lavoro, R.L. n. 530/10) ha dichiaratoillegittimo il rifiuto opposto dal Comune di Latisana nei confronti di un richiedente non inpossesso dei requisiti di anzianità di residenza previsti dalla normativa regionale per l’accesso al beneficio di cui all’art. 8 bis della legge regionale 7 luglio 2006 n. 11.Questo perché, secondo la sentenza, la norma regionale applica un criterio di anzianitàdi residenza che risulta indirettamente discriminatorio per i cittadini comunitari. “Avevamogià denunciato che i vincoli di residenza violano varie norme costituzionali e comunitarie –prosegue Honsell –. La sentenza relativa al caso di Latisana non fa altro che confermare lanostra tesi”. È su queste basi, quindi, che palazzo D’Aronco ha deciso di non applicarel’emendamento sul vincolo di residenza per le domande relative all’accesso ai contributiregionali sul welfare (fondo affitti, bonus bebè e Carta Famiglia).Il primo effetto della sentenza, dunque, riguarderà il fondo affitti, per il quale il Comune di Udine ha completato la raccolta delle domande da trasmettere entro il 31 luglio alla Regione per la quantificazione del fabbisogno economico. Complessivamente sono 1.674 le domande ammesse a contributo. Di queste, 1.142 rispettano i requisiti dei 10 anni di residenza (e quindi ammesse a contributo) e 532 quelle che, forte della sentenza del Tribunale, il Comune invierà comunque alla Regione dichiarandole ammissibili. Per far fronte alle richieste di accesso a questo beneficio da parte dei cittadini, quindi, l’amministrazione comunale ha stabilito che sarà necessario un importo di 4.473.925 euro (cioè 3.043.115 euro per le domande che rispettano i requisiti regionali e 1.430.810 euro per quelle ritenute ammissibili dal Comune).“Come abbiamo fatto negli ultimi due anni – prosegue il primo cittadino –, a questo importo il Comune di Udine integrerà il finanziamento regionale con uno proprio stanziamento di circa 450 mila euro, che rappresenta il 10% dell’intera somma richiesta. Un ulteriore sforzo in più che questa amministrazione ha deciso di mettere in campo per sostenere le fasce più deboli della popolazione (IN PREVALENZA STRANIERI) in un particolare momento di crisi economica come questo”.Stesso discorso, quindi, vale anche per il bonus bebè e per la Carta Famiglia in base alle relative scadenze di ciascun beneficio.CONTINUA LO SPERPERO DI RISERVE/RISORSE DELLA COMUNITÀ,  BEN POCHI CONSIGLIERI COMUNALI HANNO DENUNCIATO IL PROSCIUGAMENTO DI OGNI RISERVA.SCELTE SCELLERATE, FAZIOSE ED IDEOLOGICHE NON CONDIVISIBILI.