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« PER MANTENERE IDEALI E V...1 Comunista VERO al Comu... »

COME HONSELL SPENDE E SPERPERA...........

Post n°112 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da abc57

 
MA FORSE  DISCRIMINATORIO È FAR MANCARE
LE RISORSE AI CITTADINI DI UDINE ,
PENSO AI CONTRIBUTI AGLI ASILI,
LE ASSOCIAZIONI, GLI AMMALATI ED ANZIANI,
PENSO AI  CONTRIBUTI SEMPRE NEGATI
AI BAMBINI  COLPITI DA AUTISMO.
UNA VECCHIA MANCANZA DEL COMUNE DI UDINE
"CORTOLEZZIS DOCET"
SIAMO A METÀ MANDATO, PRESTO FINIRÀ!
****************************************

il sindaco di Udine, Furio Honsell, presenta la decisione fatta propria dalla giunta comunale in

relazione al requisito della Regione secondo cui possono accedere ai benefici dei servizi sociali

i cittadini residenti in Italia da almeno 10 anni (di cui 1 in regione) anche non continuativi.

Il 29 giugno scorso, il Tribunale di Udine (Sezione Lavoro, R.L. n. 530/10) ha dichiarato

illegittimo il rifiuto opposto dal Comune di Latisana nei confronti di un richiedente non in

possesso dei requisiti di anzianità di residenza previsti dalla normativa regionale per l’accesso al beneficio di cui all’art. 8 bis della legge regionale 7 luglio 2006 n. 11.

Questo perché, secondo la sentenza, la norma regionale applica un criterio di anzianità

di residenza che risulta indirettamente discriminatorio per i cittadini comunitari. “Avevamo

già denunciato che i vincoli di residenza violano varie norme costituzionali e comunitarie –

prosegue Honsell –. La sentenza relativa al caso di Latisana non fa altro che confermare la

nostra tesi”. È su queste basi, quindi, che palazzo D’Aronco ha deciso di non applicare

l’emendamento sul vincolo di residenza per le domande relative all’accesso ai contributi

regionali sul welfare (fondo affitti, bonus bebè e Carta Famiglia).

Il primo effetto della sentenza, dunque, riguarderà il fondo affitti, per il quale il Comune di Udine

ha completato la raccolta delle domande da trasmettere entro il 31 luglio alla Regione per la

quantificazione del fabbisogno economico. Complessivamente sono 1.674 le domande ammesse

a contributo. Di queste, 1.142 rispettano i requisiti dei 10 anni di residenza (e quindi ammesse a

contributo) e 532 quelle che, forte della sentenza del Tribunale, il Comune invierà comunque alla

Regione dichiarandole ammissibili. Per far fronte alle richieste di accesso a questo beneficio da

parte dei cittadini, quindi, l’amministrazione comunale ha stabilito che sarà necessario un importo

di 4.473.925 euro (cioè 3.043.115 euro per le domande che rispettano i requisiti regionali e

1.430.810 euro per quelle ritenute ammissibili dal Comune).

“Come abbiamo fatto negli ultimi due anni – prosegue il primo cittadino –, a questo importo il

Comune di Udine integrerà il finanziamento regionale con uno proprio stanziamento di circa 450

mila euro, che rappresenta il 10% dell’intera somma richiesta. Un ulteriore sforzo in più che

questa amministrazione ha deciso di mettere in campo per sostenere le fasce più deboli della

popolazione (IN PREVALENZA STRANIERI) in un particolare momento di crisi economica come

questo”.Stesso discorso, quindi, vale anche per il bonus bebè e per la Carta Famiglia in base

alle relative scadenze di ciascun beneficio.

CONTINUA LO SPERPERO DI RISERVE/RISORSE DELLA COMUNITÀ,  BEN POCHI CONSIGLIERI

COMUNALI HANNO DENUNCIATO IL PROSCIUGAMENTO DI OGNI RISERVA.

SCELTE SCELLERATE, FAZIOSE ED IDEOLOGICHE NON CONDIVISIBILI.


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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
DMerovingio il 18/10/10 alle 23:25 via WEB
ho letto l'articolo e condivido in pieno le scelte del mio comune, ovvero di aiutare i più deboli, siano essi stranieri oppure meridionali. Quando le famiglie sono in difficoltà si può e si deve spendere, sempre meglio a loro che buttarli in qualche opera incompiuta o progetti inutili, e si ricordi che sono sempre soldi nostri (che chiunque lavori o abbia lavorato) si vede restituiti in parte.
 
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