FRONTIERA SCOMPARSA

COSA NE PENSATE?


Da un testo  del teologo basil moore del 1973 tratto da “crisi dell’antifemminismo”, ecco una traccia interessante:IL MASCHIO LUOGOTENENTE DI DIO 
Il mito di Adamo e di Eva ha avuto un influsso formativo nell’intera società occidentale e medio-orientale. Di conseguenza merita una accurata analisi come punto di partenza della definizione del ruolo maschile e di quello femminile. Le caratteristiche principali del racconto sono queste:1.     Dio crea l’uomo (un maschio) affinchè eserciti il suo dominio sul resto della creazione2.     All’uomo è concesso il diritto di dare il nome agli animali3.     Dio addormenta l’uomo, gli rimuove una costola, e crea con quella una donna (si noti che l’uomo e gli animali furono creati dalla polvere: non così la donna).4.     Il serpente si avvicina alla donna e la persuade a mangiare il frutto proibito della “conoscenza del bene e del male”.5.     Eva divide il frutto con Adamo (non risulta che l’uomo abbia dimostrato alcuna riluttanza a mangiare).6.     Immediatamente i due diventano coscienti della loro sessualità e si vergognanoDio lancia tre maledizioni: 1.     Maledizione del serpente2.     Maledizione della donna: il parto sarà penoso; ella avrà desiderio degli uomini (suo marito), ma gli uomini la domineranno;Maledizione dell’uomo: la terra non coopererà, egli dovrà lavorare duramente per vivere.L’uomo ora dà a sua moglie nome “Eva” (si noti che all’uomo è concesso il diritto di dare il nome anche agli animali; si noti anche che la donna non dà il nome all’uomo).Ci sono molti dettagli illuminanti nel mito dell’Eden.Il primo è che l’uomo è il capo, alle dipendenze di Dio, di tutto l’Eden prima della caduta. Dio non trasformerà il deserto senza acqua in un giardino, finchè non ci sarà un uomo maschio che lo controlli e lo domini. Quando esso fu creato, poiché Dio ha creato prima l’uomo, fu creato in funzione dell’uomo. E’ importante notare che a questo stadio del mito la donna non esiste. L’agricoltura come compito per ottenere il dominio sopra la “natura” è riservata al maschio, è il suo ruolo. Il carattere conferito al maschio è quello di colui che determina il corso della natura e lo fa
in nome del diritto conferitogli da Dio.All’uomo è dato il potere di nominare gli animali. Nell’Antico Testamento dare il nome non serve solo per comunicare; di fatto significa estendere il controllo e determinare il carattere dell’altro. Questo è il significato del dare il nome agli animali: essi esistono per lui. E’ importante inoltre notare che la donna non esiste ancora. Al maschio in senso biologico è dato il ruolo di controllare il mondo aniamle, egli è ancora l’esclusiva unità economica. In tutto questo l’uomo ha il potere e l’autorità sopra la natura. Ma l’uomo è ancora solo. E’ significativo che Dio non abbia creato sia l’uomo che la donna dalla polvere all’inizio del mito e questo fatto porta come conseguenza che solo l’uomo è il padrone simile a Dio. Dunque è il bisogno del maschio di avere un compagno umano che porta alla creazione della donna. Ella è tratta dal fianco dell’uomo e non creata dalla polvere. Così è sancita la sua dipendenza originale da Dio e dal Maschio.