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La storia evolutiva della placenta http://pikaia.eu/la-storia-evolutiva-della-placenta/ IL PORTALE DELL'EVOLUZIONE.


La storia evolutiva della placenta http://pikaia.eu/la-storia-evolutiva-della-placenta/ IL PORTALE DELL'EVOLUZIONE. La placenta,l’organo mediante il quale avvengono gli scambi di ossigeno e sostanzenutritive, nonchè di anticorpi, dalla madre all’embrione e il passaggio deiprodotti di rifiuto nella direzione opposta, è una struttura unica deimammiferi e rappresenta dunque una novità evolutiva. Ma in che modoquesto organo, così fondamentale per lo sviluppo degli embrioni dei mammiferi,si è evoluto La placenta, l’organo mediante il quale avvengono gli scambidi ossigeno e sostanze nutritive, nonchè di anticorpi, dalla madre all’embrionee il passaggio dei prodotti di rifiuto nella direzione opposta, è una strutturaunica dei mammiferi e rappresenta dunque una novità evolutiva. Ma in che modoquesto organo, così fondamentale per lo sviluppo degli embrioni dei mammiferi,si è evoluto a partire da predecessori che ne sono privi? A questa domanda hacercato di rispondere un gruppo di ricercatori della Stanford University. Dato che la placenta è l’unico organo che si sviluppa soloin età adulta e viene eliminato al termine della gravidanza, i biologi hannocercato risposte sulla sua evoluzione analizzando e confrontando tra diversigruppi animali quali geni, responsabili della sua formazione, vengono attivatinelle varie fasi della gestazione. Utilizzando come oggetto di studio laplacenta di topo, i ricercatori, dalle pagine della rivista GenomeResearch, hanno evidenziato che questo organo si sviluppa in due fasidistinte, grazie all’attivazione disgiunta di altrettanti set di geni. La prima fase di sviluppo della placenta, che inizia con lafecondazione e prosegue fino a circa metà della gestazione, avviene in seguitoall’attivazione di numerosi geni, che sono stati rinvenuti anche in rettili educcelli. Questo aspetto, insieme al fatto che tutti tali geni si riscontrano inogni specie di mammifero, indica che l’origine della placentazioneprobabilmente avvenne in un mammifero ancestrale che ereditò tali geni daiprogenitori sauropsidi. La seconda fase, invece, che perdura fino alla nascita dellaprole, sembra essere controllata dall’attiviazione di geni specie-specifici.Questo significa che nei diversi gruppi di mammiferi si attivano geni evolutisiindipendentemente e più di recente (secondo lo studio in seguito ad eventi diduplicazione) all’interno di ognuno di essi. Questo risultato non stupisce sesi pensa alla differenza nella gestazione dei diversi mammiferi: pochi giorninei roditori, quasi due anni negli elefanti, con tutte le situazioniintermedie.  Dall’origine comune, che ha conferito le iniziali capacitàdi trasferimento di sostanze tra madre ed embrione, ogni placenta si èsuccessivamente evoluta e specializzata. Questo è stato possibile grazieall’azione congiunta di specifici set di geni che si trovano modificati edifferenziati nei vari taxa, in modo tale da consentire il compimento nelmigliore dei modi delle diverse gravidanze tipiche dei diversi animali efavorire il corretto sviluppo embrionale.Andrea RomanoLA SCOPERTA DEI  DUE PILOTI SI PUO' PARAGONARE ALLA ---- SCOPERTA--- DA PARTE DI MADRE NATURA,DELLA PLACENTA,AVVENUTA  CASUALMENTE X UNRIMESCOLAMENTO CASUALE DI GENI. I MIEI 2 PILOTI  NON HANNO  NULLA DI CASUALE.ME LI SONO ANDATI A CERCARE , CONTENTATIVI E TENTATIVI, MA SEMPRE CON UN METODOTEORICAMENTE BEN FONDATO  E CON L'INVENZIONE DI 2 , DIVENTATE POI 4,DI COSTANTI UNIVERSALI, PURE LORO , TEORICAMENTE BEN FONDATE.