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PERCHE SONO ATEO


PERCHE IO SONO ATEO  PERCHÉ NON CREDO IN DIO, di Carlo Rovelli:“Diverse persone mi hanno chiesto perché dico che non credoin Dio. Ecco la mia risposta. A me non piacciono quelli che si comportano bene per pauradi finire all’inferno. Preferisco quelli che si comportano bene perché amanocomportarsi bene. Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio.Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni. Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli diDio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono. Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva lagiustizia pensando in questo modo di piacere a Dio. Mi piace chi si dedica alprossimo perché sente amore e compassione per le persone.A me non piace sentirmi in comunione con un gruppo dipersone stando zitto dentro una chiesa ascoltando una funzione. Mi piacesentirmi in comunione con un gruppo di persone guardando i miei amici negliocchi, parlando con loro, e guardando il loro sorriso. Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’hacreata così bella. Mi piace emozionarmi perché è così bella.Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio miaccoglierà. Mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita eimparare a sorridere con affetto a sorella morte. Non mi piace chiudermi nel silenzio e pregare Dio. Mi piacechiudermi nel silenzio e ascoltare le profondità infinite del silenzio. Non mi piace ringraziare Dio: mi piace svegliarmi almattino, guardare il mare e ringraziare il vento, le onde, il cielo e ilprofumo delle piante, la vita che mi fa vivere, e il sole che si alza.A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’hacreato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene ilmondo; penso che chi dice di saperlo si illude; preferisco guardare in facciail mistero, sentirne l’emozione tremenda, piuttosto che cercare di spegnerlacon delle favole. A me non piacciono coloro che credono in Dio e così sannodove sta la Verità, perché penso che in realtà siano ignoranti quanto me. Pensoche il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero. A me non piacciono quelliche conoscono le risposte. Mi piacciono di più quelli che le risposte lecercano, e dicono «non so».Non mi piace chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male,perché sta in una chiesa che ha il monopolio di Dio, e non vede quante diversechiese esistono al mondo. Quante morali diverse, e ciascuna sincera, esistonoal mondo. Non mi piace chi dice a tutti cosa tutti devono fare, perchési sente forte grazie al suo Dio. Mi piace chi mi dà suggerimenti sommessi, chivive in un modo che mi stupisce e ammiro, chi fa scelte che mi emozionano e mifanno pensare.Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli sesoffrono. Mi piace parlare alle piante, dare loro da bere se hanno sete. Mipiace amare. Mi piace guardare il cielo in silenzio. Mi piacciono le stelle. Mipiacciono infinitamente le stelle. Non mi piace chi si rifugia nelle braccia di una religionequando è sperso, quando soffre; preferisco chi accetta il vento della vita, esa che gli uccelli dell’aria hanno il loro nido, ma il figlio dell’uomo non hadove posare il suo capo.E siccome vorrei essere simile alle persone che mipiacciono, e non a quelli che non mi piacciono, non credo in Dio.”Carlo Rovelli