IPERURANIO

LOUISE BOURGEOIS


"L'artista è un lupo solitario. Ulula tutto solo. Il che però non è così terribile, perché lui ha il privilegio di essere in contatto con il proprio inconscio. Sa dare alle sue emozioni una forma, uno stile. Fare arte non è una terapia, è un atto di sopravvivenza. Una garanzia di salute mentale. la certezza che non ti farai del male e che non ucciderai qualcuno". 
"Enormi, terrificanti ragni che lei ha chiamato Maman, quei suoi corpi di stoffa mutilati, quei volti fasciati che sembrano urlare afoni...Quei lavori così aggressivamente emotivi che fanno di lei una delle più grandi artiste viventi." A farmi lavorare è la rabbia", dice oggi l'artista. " E la memoria mi aiuta a capire perchè mi sento come mi sento e faccio quello che faccio. bisogna essere accurati nei ricordi. L'obiettivo è rintracciare la fonte della propria ansia. In questo consiste la psicoanalisi e a questo mi serve la scultura".
" Il ragno è un'ode a mia madre. Ho ereditato la sua intelligenza. Ma anche il cuore insano di mio padre"Una donna incredibilmente fragile e al tempo stesso tosta, che punge come un porcospino: per difendersi. Una persona con la capacità rara di accedere al proprio inconscio, quello che hanno i grandi maestri. E i matti.