La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta.Le prime attestazioni scritte della parola "pizza" risalgonoal
latino volgare di
Gaeta nel
997. Già comunque nell'antichitàfocacce schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gliEgizi, i Greci (
maza) e i Romani (
offa e
placenta).Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tuttoil mondo, la pizza è un piatto originario della
cucina italiana ed in particolar modo
napoletana.Nel sentire comune, infatti, ci si riferisce con questo terminealla pizza tonda condita con
pomodoro e
mozzarella, ossia lavariante più conosciuta della cosiddetta
pizza napoletana,la
pizza Margherita.
La vera e propria origine della pizza è tuttavia argomentocontroverso: oltre a
Napoli, altre città ne rivendicano la paternità.Esiste, del resto, anche un significato più ampio deltermine "pizza".Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare speciedi
pane o
focaccia, la pizza si presenta in innumerevoliderivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche aseconda delle diverse tradizioni locali.PIZZA TONDA
PIZZA AL TAGLIO
Pizza genovese La pizza genovese è pizza in teglia dalla pasta piuttosto altae morbida, prodotta con farina di grano tenero, acqua, sale,lievito di birra e, talvolta, un poco di latte.Dopo la lievitazione viene stesa con le mani direttamente nellateglia e cotta in forno, preferibilmente a legna.Deriva dalla
focaccia genovese."Verace" Pizza napoletana
La lavorazione e gli ingredienti della verace pizza napoletanaartigianale sono definiti nella norma UNI 10791:98 e sonostati predisposti dall'Associazione Verace Pizza Napoletanache dal 1984 promuove la conoscenza della verace pizza napoletanaartigianale ed è la promotrice della norma UNI 10791:98e del disciplinare della Pizza Napoletana S.T.G. prodottasecondo la tradizione napoletana.La pizza napoletana è l'unico tipo di pizza italiano riconosciutoin ambito nazionale ed europeo. Dal
4 febbraio 2010,infatti, è ufficialmente riconosciuta come
Specialità tradizionale garantita della
Comunità Europea.Essa si presenta come una pizza tonda dalla pasta morbida e daibordi alti (cornicione).Tale rigonfiamento del cornicione è dovuto all'aria, che durante lafase di manipolazione del panetto si sposta dal centro verso l'esterno.Nell'impasto classico napoletano non è ammesso nessun tipodi grasso. Soltanto acqua, farina, lievito (di birra o naturale) e sale.Nella più stretta tradizione prevede solo due
varianti per quantoriguarda il condimento:-
Pizza marinara: con
pomodoro,
aglio,
origano e
olio extravergine di oliva.-
Pizza Margherita: con
pomodoro,
mozzarella STG a listelli,
mozzarella di bufala campana DOP a cubetti,
basilico e
olio extravergine di oliva.La cottura della pizza napoletana, infine, avviene sempre edesclusivamente tramite l'utilizzo del forno a legna e mai quindiutilizzando altri modi di cottura come per esempio il forno elettrico.Pizza siciliana
In
Sicilia vi sono diverse varianti collegate alla tradizione culinariarurale che si differenziano anche molto dalla pizza vera e propria.Nel
palermitano è diffuso lo
sfinciuni, focaccia morbidacon
pangrattato,
cipolla,
caciocavallo e
'strattu ossia
conserva di
pomodoro essiccata al sole.A
Catania è diffuso l'uso quotidiano della
Scacciata, in origine,nel XVIII secolo, solo nel periodo natalizio, formata da un primostrato di impasto,
tuma ed
acciughe sotto sale, dissalate oppurenella versione alla paesana, con patate, salsiccia, broccoli,pepe nero, pomodoro e tuma.In entrambi i casi si chiude con un secondo strato di impasto,e infornata dopo una spennellata di uovo.Sempre in provincia di
Catania, specie a
Zafferana Etnea ea
Viagrande, la tipica pizza siciliana, un calzone fritto a pasta morbidacon ripieno di formaggio, acciughe dissalate, funghi porcini ealtri ingredienti.In
Provincia di Siracusa, specie nei comuni di
Solarino e
Sortino,si può gustare il
pizzòlu, una sorta di pizza tonda farcita.In
provincia di Messina è cucinato il tradizionale
piduni, piccolocalzone fritto o al forno ripieno di verdure ed è inoltrepresente la
focaccia alla messinese, che viene tradizionalmentepreparata in teglia con verdure, formaggio, pomodoro e acciughe.Nel
ragusano si prepara la
scaccia.Pizza foggiana La cucina foggiana, pur mantenendo elementi tipicamente pugliesi,ha ricevuto grande influenza dalla tradizione culinaria napoletana.Per questo motivo, le caratteristiche della pizza foggiana risultanopressoché simili, almeno nell'aspetto, a quella
partenopea;cucinata rigorosamente in forno a legna, di forma tonda, morbidae dai bordi piuttosto alti con la differenza che viene utilizzato comepomodoro quello tipico del
Tavoliere delle Puglie.Pizza romanaLa pizza romana è una pizza tonda dalla pasta molto sottile e croccante.L'impasto viene prodotto con farina di grano tenero tipo 00 o 0,acqua, lievito di birra (oppure lievito naturale), olio d'oliva(oppure per ottenere una pizza più croccante si utilizza l'olio di semi)e sale in proporzioni tali che risulti duro e consistente,tanto da rendere spesso necessaria la stesura con il
mattarello.Diffusasi a partire appunto dalla
capitale solo dopo l'ultimo dopoguerra,si chiama Napoli la variante di condimento con pomodoro, mozzarella e alici.I libri di cucina tradizionale romana, sembrerebbero avvalorare chela variante con le acciughe dissalate sia un'usanza propria della Capitale;la pizza romana, secondo gli stessi ricettari, dovrebbe comprendereanche basilico tagliuzzato,pecorino e pepe.Pizza marchigianaLa pizza al piatto che si può gustare nei ristoranti delle Marchenon è diversa da quella preparata in tutte le altre regioni.Per trovare una pizza tipicamente marchigiana bisogna recarsinei numerosissimi negozi specializzati nella preparazione dipizza al taglio, che si vende al pezzo e non a peso come altrove.Questa pizza è l'erede dell'antica
crescia, con la quale ha in comunela presenza di
strutto nell'impasto, che nelle pizze di altre regioniè sempre assente. Ciò non significa che non si preparino anchepizze con l'olio di oliva, come si fa nella cacciannanze ascolana,ma che l'alternanza tra questi due condimenti è normale.Le varianti tradizionali sono quattro: bianca con il rosmarino,bianca alla cipolla, rossa semplice e rossa con la mozzarella.Inoltre, ma solo durante l'inverno, si può trovare anche lasaporita pizza coi grasselli. È una preparazione invernale in quantoi grasselli sono i residui della fusione dello strutto e perciò sonodisponibili solo in concomitanza con la macellazione del maiale,tra novembre e gennaio.Anche le panetterie preparano comunemente la pizza(con olio d'oliva o con strutto), ma più alta e morbida rispetto aquella delle pizzerie al taglio.CalzoneA Napoli la cosiddetta pizza chiusa, ossia pizza ben condita ecoperta dalla stessa pasta, si chiamava anche calzone, ma inseguito altre varietà di calzone con un tipo di pasta differenteson state ideate e preparate nella vicina
Puglia, ragion per cuiil
calzone al fornoè divenuto di fatto un altro prodotto culinario.pitta chjinaAnche in
Calabria si prepara qualcosa di simile quando si infornail pane. Specie in passato, assieme al pane "normale" per lafamiglia, si faceva spesso anche una pitta chjina (pitta ripiena,dove pitta è un nome generale per una forma di pane).Tale prodotto ha l'aspetto di una pizza chiusa, ovvero formatada due strati di pasta con il ripieno al loro interno.PanadaIn
Sardegna la variante locale viene denominata
panada,pizza morbida ed a pasta spessa farcita dei più svariati ingredientiquali pomodori, melanzane, zucchine, funghi, carne d'agnello,pesci (particolarmente ghiotta la variante alle
anguille).La ricetta originale prevede che, una volta completata la cottura inforno a legna, la panada venga unta con un filo di olio extraverginebollente e poi lasciata riposare.PanzerottoUna piccola pizza chiusa è il
panzerotto, il quale può essere cottoal forno o fritto in
padella.Pizza americana Anche in
America la pizza ha avuto una sua evoluzione fino allapizza all'americana contraddistinta dalla morbidezza e dalnotevole condimento.Non raramente all'impasto vengono aggiunti burro o margarina(o altri tipi di grassi) e zucchero.
Negli ultimi anni del
XX secolo si è andata affermando anchela pizza senza
glutine, preparata con farine non a base di frumento,adatte a chi soffre di
celiachia.Il 9 dicembre 2009 l'Unione europea, su richiesta del parlamento italiano, ha concesso la denominazione di Specialità Tradizionale Garantita (STG) a salvaguardare la tradizionale pizza napoletana, in particolare "Margherita" e "Marinara".
[ Record1 - La più grande pizza mai prodotta è quella dell'ipermercato Norwood Pick 'n Pay (
Johannesburg,
Sudafrica). Secondo il
Guinness Book of Records la pizza - preparata nel 1990 con 500 kg di farina, 800 kg di formaggio e 900 kg di salsa di pomodoro - aveva un diametro di oltre 37 metri 2 - A Feltham, Londra, il nuovo record per la più distante consegna di pizza spetta a Lucy Clough. Una pizza vegetariana è stata cotta il 17 novembre 2004 ed ha percorso una distanza di 16949 km per essere consegnata in Ramsey Street, a Melbourne, il 19 novembre 2004. Il record è presente nell'edizione 2006 del Guinness Book of Records3 - La Pizza Louis XIII per 2 persone costa
€ 8.300,00 4 - La pizza Royale 007 creata a
New York costa
€ 3.000,00