Fairylu

L'unica cosa che impari quando cresci è che l'amore non è mai abbastanza... è troppo ma mai abbastanza...

 

NICK ANCESTRALE

 

SECRET GARDEN - ADAGIO

...mAlInCoNiA...

 

OCEANO MARE

Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cedere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo.
Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende in mano la penna e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulla busta: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
- Ti aspettavo
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere ad una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni, i giorni, gli istanti, che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo
- Tu sei matto.
E per sempre lo amerà. 

 

NOTHING ELSE MATTERS

So close no matter how far, couldn't be much more from the heart... Forever trusting who we are and nothing else matter...
Never opened myself this way, life is ours we live it our way. All these words I don't just say and nothing else matter...
Trust I seek and I find in you, every day for us something new, open mind for a different view and nothing else matter...
Never cared for what they say...
Never cared for games they play
Never cared for what they do
Never cared for what they know
And I know...

Grazie ad Emiliano per avermi fatto innamorare di questa canzone...



 

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PICCOLO PRINCIPE

...l'essenziale è invisibile agli occhi...

 
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OVUNQUE PROTEGGI - GRAZIE MIO DA...

Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com'è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno...
Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dov'è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello...
E ancora mi innamora
e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l'incanto.
E se mi trovi stanco,
e se mi trovi spento,
sei meglio già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.
E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto.
L'incanto di te...
di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore,
freddo nel sole
e non bastan le parole.
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato.
Se non ci sono stato,
se non sono tornato.
Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.
In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.
Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.
Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.
 

LA VITA VA...

 

 

Per l'amore

Post n°25 pubblicato il 01 Aprile 2008 da carlottalu_lb

Caro amore,
sono grande ormai e so cosa vuol dire prendersi sulle spalle le proprie responsabilità. Non so perchè fino ad ora non ho mai voluto farlo. La paura e la solitudine mi rendevano debole, ora ho lavorato su me stessa e le ho rese la mia forza. Sono tante le persone che mi regalano amore, ma nessuno mi è ancora entrato dentro a rompermi l'anima come hai fatto tu. Vorrei raccontarti la mia storia. La storia che mi sono costruita da quando non ci sei. Ma preferisco di no. Non tutti i passaggi sarebbero per me motivo di orgoglio. Allora ti racconto i miei pensieri, i miei ricordi... Quelli sono dolci con me. Ti racconto di un telefono che squillava continuamente e di una cuore che ad ogni squillo batteva più forte. Ti racconto di attese ad una stazione, di un viaggio lungo una vita. Ti racconto di serate con amici passate a ridere. Ti racconto di ore passate seduti su una poltrona rivolta verso una parete scura. Ti racconto di lettere e di foto. Ti racconto di un anello andato perso. Ti racconto di film visti in un letto troppo piccolo per tenerci lontani. Ti racconto di parole, libri e canzoni. Ti racconto di abbracci lunghi un giorno e di intrecci di corpi e anime. Ti racconto dei miei sensi di colpa, delle mie malattie, delle mie inquietudini e dei miei grandi sensi di vuoto. Ti racconto di me in quei giorni di lotta contro il destino e della speranza lesa fra le lamiere di un furgone. Ti racconto di me da sola, a pensarti e volerti ancora qui. A lottare contro la realtà inaccettabile. Ti racconto della forza che ho dovuto cercare per sentirmi ancora viva. Ti racconto di quell'amore ancora vivo, che ancora oggi mi accompagna. Ti racconto di te... di quante volte ti sento ancora vicino nel cuore della notte, della delusione che provo quando, allungando il braccio, non ti trovo. Ti racconto del suono delle tue risate che ancora adesso dentro quando immagino alcune scene. Ti racconto della tua città in cui sono tornata pochi mesi fa. Ti racconto dell'amore che sento per te e di quanto ogni giorno di più mi manchi.
Caro amore, hai avuto paura in quel momento? Io ne ho tanta anche ora senza te…
Amore, concedimi le mie debolezze. Amore… Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…

"Ricordati, ovunque sei e se mi cercherai... Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai"

 
 
 

Il Poeta e la Fata

Post n°24 pubblicato il 18 Marzo 2008 da carlottalu_lb

Il Poeta e la Fata. Converse ai piedi. Jeans lei. Pantaloni di velluto lui. Sciarpa verde di lana indossa il Poeta. Colorata a righe la Fata. Cappotti di media lunghezza. I nasi sono rossi per il freddo di quella terra. Camminano mano nella mano. Lungo il fiume Liffey. Si guardano. Si fermano per un abbraccio. Ricominciano a camminare. Poi lui sussurra qualcosa all'orecchio di lei. Cosa le avrà detto? Lei arrossisce. Proseguono il cammino verso l'ostello che cullerà la loro prima notte insieme. Si conoscono da una vita. E da una vita desiderano non scambiarsi nessuna parola. Possono farlo ora. In quella dolce terra. Lontani dalle città che da sempre li dividono. Sono arrivati. Prendono le chiavi della camera. La seconda a sinistra lungo il corridoi. Aprono. Si chiudono la porta alle spalle. Da scopre la fata sulla schiena di Lu. Accarezza col polpastrello quel disegno. Da lo sa il significato profondo. Lu si gira. Accarezza la barba di Da. Si guardano. Senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra si siedono per terra. Portano le ginocchia al petto. Incrociano le caviglie. Lu prende il viso di Da fra le sue mani. Da prende il viso di Lu fra le sue. Si guardano per ore. O non dicono nulla. Questa volta tengono le parole lontane da loro. Si dicono tutto con gli suardi e le carezze. Non si toccano le labbra. Lu si avvicina all'orecchio di Da. Da sente un brivido di desiderio. Gli sussurra "Dolcenotte...". Da bacia il collo di Lu. Ora lei prova un brivido di desiderio. E le dice "A te mia Lu...". Lei chiude gli occhi. Nel sonno fa una di quelle magie di cui sono capaci solo le fate. Lui la guarda e scrive dell'amore che hanno fatto quella notte. Lo scrive come solo un poeta è capace di fare. Da e Lu... Il Poeta e la Fata...

Un giorrno guidati da stelle sicure ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano...

 
 
 

2046

Post n°23 pubblicato il 16 Marzo 2008 da carlottalu_lb

Qualche anno fa (ieri) hai preso le tue cose e la tua anima e te ne sei andato. Mi hai lasciata qui... sola... a lottare contro il tuo ricordo. Dopo anni non l'ho ancora sconfitto e oggi mi sono rassegnata. Quando la rassegnazione diventerà coraggio salirò sul treno e verrò a cercarti... Ti troverò e rivedò i tuoi occhi sinceri. Troverò anche la non paura di perdere tutto quello che mi ero costruita prima di salire su quel treno... perchè riavrò te. La cosa più dolce e vera che mi sia mai capitata. La tua non sarà più un'assenza insopportabile, una di quelle assenze che ti entrano dentro e ti riempiono la vita di amaro... No... Sarai con me. Ancora vicini, ancora sereni... No, non ti lascerò lì da solo. Ameremo le nostre vite come solo noi siamo capaci, sussurreremo i nostri segreti e poi li lasceremo lì, sicuri che nessuno li avrà. Aspettami, presto o tardi arriverò da te...

" I ricordi sono sempre bagnati di lacrime..."

 
 
 

Ai Pecci

Post n°22 pubblicato il 02 Marzo 2008 da carlottalu_lb

Un pensiero per le due persone che in questo momento sono più vicine al mio cuore, al mio divertimento, al mio pianto, ai miei pensieri.
Per dirvi grazie di tutto.
Per dirvi che se non avessi voi nei momenti di poca lucidità mi troverei sola a pensare.
Per dirvi che da quando avete messo piede nella mia vita tutto è più divertente.
Per dirvi che anche nel pianto e nelle delusioni con voi mi sento forte.
Per dirvi che siete i migliori amici che una persona possa anche solo immaginare.
Per dirvi che spesso l'amore prende vita in diverse forme e la forma dell'amicizia è la più nobile.
Per dirvi che vi voglio bene!

A te che sei l’unica al mondo l’unica ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro. Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro.
A te che mi hai trovato all’ angolo coi pugni chiusi con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te.
A te io canto una canzone perché non ho altro niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto ci fa volare dentro all’aria come bollicine.
A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei sostanza dei giorni miei.
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più.
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo.
A te che io ti ho visto piangere nella mia mano fragile che potevo ucciderti stringendoti un po’ e poi ti ho visto con la forza di un aeroplano prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo.
A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura a te che credi nel coraggio e anche nella paura.
 A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa 
A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia le forze della natura si concentrano in te che sei una roccia sei una pianta sei un uragano sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano.
A te che sei l’unica amica che io posso avere l’unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande. 
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più....

 
 
 

La mia luna

Post n°21 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da carlottalu_lb

Una notte, sul balcone, un uomo a chilometri da me mi regalò la luna. Mi disse: "Guarda la luna, è la stessa anche da qui..." ed io "è bellissima, sono egoista, ma vorrei che fosse mia." ...  (un sospiro) "Sai, la luna non è vero che appartiene all'umanità, c'è chi nella vita intera l'avrà notata una decina di volte e quelli non la meritano; c'è chi la guarda con superficialità... non molti la gurdano negli occhi. Io la guardo e le parlo ed allora è un pò mia... Quella parte di luna adesso la regalo a te. E' un pegno del mio amore..." (una lacrima) . Da quel giorno porto la luna al dito... Come segno di un dolce e maturo matrimonio. La fede più bianca e più limpida è al mio anulare sinistro... Ci siamo uniti con la benedizione della luna. Ora quell'uomo è ancora più lontano da me, è vicino alla dolce regina bianca ed è per questo che ora ho ancora bisogno di uscire, cercare la luna dietro le nuvole, guardarla ed amarla ancora. (un pensiero) . Sogno ancora di sentire quella voce che me la regala ancora...

"Ho mille libri sotto il letto... non leggo più. Ho mille sogni in un cassetto... non lo apro più. Parlo da solo e mi confondo e penso che in fondo sì sto bene così...
Luna tu parli solamente a chi é innamorato chissà quante canzoni ti hanno già dedicato ma io non sono come gli altri per te ho progetti più importanti...Luna!
Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema il mondo è piccolo se visto da un’altalena sei troppo bella per sbagliare solo tu mi sai capire...Luna!
Son pieno di contraddizioni che male c’è adoro le complicazioni fanno per me non metterò la testa a posto mai a maggio vedrai che mi sposerai...
Luna non dirmi che a quest’ora tu già devi scappare in fondo è presto l’alba ancora si deve svegliare. Bussiamo insieme ad ogni porta se sembra sciocco cosa importa...Luna che cosa vuoi che dica non so recitare ti posso offrire solo un fiore e poi portarti a ballare vedrai saremo un pò felici e forse molto più che amici...Luna!"

 
 
 

Per D...

Post n°20 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da carlottalu_lb

Dolce D. quello che ti sta succedendo mi tocca profondamente, un pò perchè è successo anche a me, un pò perchè l'empatia che da sempre mi accompagna, fa sì che io riesca a capirti perfettamente. Tu sai meglio di me che la vita ci sfida continuamente ed a volte, ancora prima di cominciare a lottare ci sentiamo sconfitte. Sia tu che io abbiamo già subìto abbastanza dolori, ci hanno già privato di qualcosa di importante e per questo dovremmo essere in grado di capire che la nostra felicità ha un prezzo troppo alto per buttarla sotto i passi della serenità degli altri. Non so quale sia la mia felicità e tantomeno riesco a percepire quale possa essere la tua ma non lasciamola scappare. A volte lei si nasconde dietro la banalità, dietro l'abitudine... altre volte è dietro le grandi passioni. Non sarà difficile scovarla, ma dobbiamo avere il coraggio e la forza di cercarla. Io questa sera ho avuto coraggio e la sto cercando. Adesso sento tanto dolore, è come se il cuore mi stesse per scoppiare ma è un dolore che vale la pena provare per poi essere serena, sul serio, profondamente serena... Non so quando lo sarò ma so che prima o poi succederà e allora sarà tremendamente bello, allora mi guarderò indietro e capirò che questo male non era nulla in cofronto a quello che proverò quel giorno. Io sto allontanando da me la proiezione del mio passato... devo farlo per me stessa. Prima o poi troverai anche tu quella dolce forza... Ne sono sicura, per ora, sappi che ci sarò ogni volta che ne avrai bisogno... Non è facile trovare persone come te e sono fiera di averti trovata sulla mia strada. Ti voglio bene.

"A un passo dal possibile...A un passo da te. Paura di decidere. Paura di me ...
Di tutto quello che non so... Di tutto quello che non ho...
Eppure sentire  nei fiori tra l'asfalto nei cieli di cobalto c'è...
Eppure sentire nei sogni in fondo a un pianto nei giorni di silenzio c'è un senso di te..."

 
 
 

-14/01- DopoQuattroAnni...Roma

Post n°19 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da carlottalu_lb
 

Cammino tutto il giorno senza pensare a nulla. Il mio cervello sordo, i miei pensieri muti. Arriva la notte e non riesco a non pensare a quel luogo. Adesso salgo su e mi lascio urlare... Inizio a camminare sempre più veloce, via del Corso, Piazza del Popolo... Alzo gli occhi e vedo quel posto magico, dove tutta la mia gioia e il mio dolore sono rimasti fermi per quattro anni. Li vedo lì sopra, si guardano, si sfiorano le mani ma non osano altro. Cerco di recuperare la lucidità e allora comincio a sentire le voci della gente intorno. Nella piazza non c'è molta confusione e la perfetta acustica fa sì che si senta come in un teatro greco il suono di un sassofono dall'altra parte della piazza...

(...Bèsame, bèsame mucho como si fuéra esta noche la ultima vez... )


Adesso li raggiungo, comincio a salire quelle scale impossibili da sostenere dopo sei ore di cammino, ma ce la faccio benissimo, mi sembra di volare. Ancora una piccola salita e qualche altro gradino e poi sarò lì... A metà strada torno indietro, non ce la faccio, è meglio non andare. Mi fermo...passano pochi minuti. Prendo coraggio e ricomincio a salire. Unoduetrequattrocinqueseisetteottonove gradini ed eccomi. Un telo per coprire qualche lavoro di restauro, o di giardinaggio mi blocca la vista... Lo aggiro e eccomi, di fronte al passato. Vedo le luci della città, Roma di notte, non c'è emozione più dolce. Accarezzo il marmo e sento ancora il calore della sua mano, dopo quattro anni è ancora lì, lì dove l'ho lasciato, dove per l'ultima volta l'ho visto, dove con serenità l'ho salutato sapendo (sbagliando) che ci saremmo rivisti a breve. Felicità e Dolore vanno via, rimango lì da sola (o
forse no), guardo ancora quel panorama e sento un liquido caldo sulle guance, poi sulle labbra... Lo assaggio, ha lo stesso sapore sapido di quel giorno di quasi quattro anni fa. C'è ancora quel sassofono di sotto, ma non suona più quella musica, questa non la riconosco... ma è bella e malinconica. Mi asciugo le lacrime e saluto... Anzi no, lo prendo e lo porto con me...

 
 
 

Faber

Post n°18 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da carlottalu_lb

Nove anni. Nove anni in cui il mondo è stato privato della tua poesia. La malinconia, tutta quella voglia di urlare che avevi ti ha ucciso. Le tue parole sono state compagne della mia vita e continuo ad ascoltarti con piacere immenso...
Oggi, nel giorno del ricordo scrivo a te Amico Fragile. Sapessi le volte che senza saperlo, in giorni che sembravano privi di importanza e non degni di lode, tu hai scritto a me... Ti dedico le tue stesse parole... Non saprei dove trovarne di migliori...

"E ancora ucciso dalla vostra cortesia nell'ora in cui un mio sogno,
ballerina di seconda fila, agitava per chissà quale avvenire il suo presente di seni enormi e il suo cesareo fresco. Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci, mi sentivo meno stanco di voi, ero molto meno stanco di voi.
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figlidi parlare ancora male e ad alta voce di me. Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo con una scatola di legno che dicesse perderemo. Potevo chiedere come si chiama il vostro cane, il mio è un po' di tempo che si chiama Libero. Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. Potevo attraversare litri e litri di corallo per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.
E mai che mi sia venuto in mente, di essere più ubriaco di voi di essere molto più ubriaco di voi..."

Ciao Fabrizio... Sempre in direzione ostinata a contraria...

 
 
 

...GlIoCcHiDiRiCcArDo...

Post n°17 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da carlottalu_lb

Quel divano comodo abbracciava i miei fianchi, le note di Back to black mi chiedevano attenzione, la ragazza bella ma triste passava davanti al nostro tavolo continuamente, le urla di un ragazzo ubriaco arrivavano dal bagno dove stava cacciando i mostri dell'alcol, alla mia sinistra c'era un abete finto con decorazioni rosse e luci oro, le luci si spegnevano e riaccendevano lentamente. Ad un certo punto mi sono sentita osservata, senza guardarmi intorni mi sono allacciata un bottone della mia camicia, dopo qualche minuto, la stessa sensazione. Mi giro alla mia sinistra e dietro agli scaffali di una libreria vuota vedo gli occhi quasi coperti da un cappellino verde militare, quasi a celare qualcosa. Quelli erano gli occhi di Riccardo. Quando me ne rendo conto, per vigliaccheria distolgo lo sguardo. Ma ancora mi sentivo osservata. Lo guardo ancora, era ancora lì, con gli stessi occhi, quegli occhi che mostravano uno sguardo vuoto, uno sguardo pieno di domande e di tormenti. Chissà se stava pensando a lui? Io credo di sì... Mi sono sentita rapita da quello sguardo, mi ha catturata e non riesco ancora a liberarmene. C'era una tristezza mai vista prima... Era la malinconia tipica di chi con quegli occhi ha visto la vita portarsi via una parte importante di sè. La malinconia di chi in pochi secondi deve rendersi conto che qualcosa nella vita cambierà. La malinconia di chi nonostante avesse fatto tutto per cambiare il destino, aveva visto in faccia il grande fallimento. La malinconia che può darti solo la rude certezza del non ritorno...

"Smile, without a reason why. Love, as if you were a child. Smile, no matter what they tell you. Don’t listen to a word they say 'cause life is beautiful that way
Tears, a tidal-wave of tears. Light that slowly disappears. Wait, before you close the curtain.There’s still another game to play and life is beautiful that way
Here, in his eyes forever more. I will always be as close as you remember from before.
Now, that you're out there on your own. Remember, what is real and what we dream is love alone.
Keep the laughter in your eyes. Soon, your long awaited prize. Well forget about our sorrow. And think about a brighter day 'cause life is beautiful that way..."

 
 
 

2008

Post n°16 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da carlottalu_lb

Mille domande nascono con lui... La curiosità tipica dell'uomo lo porta a voler scrutare in ciò che accadrà nei giorni che verranno... Non sono molte le certezze che accompagnano la mente quando si comincia qualcosa di nuovo... Sono certa solo che penserò a te, qest anno che è apena cominciato, come ci ho pensato gli anni passati e come certamente farò l'anno prossimo... per i prossimi mille anni... A mezzanotte, fra i baci, le carezze, la pioggia di spumante sui miei capelli... c'era il un dolce pensiero... Poi lacrime su lacrime... Scese a ricordarmi che anche quando sono ubriaca, quando sono fra tutte le persone più speciali della mia vita, quando la musica accompagna una bella serata... Non sono comunque immune dai ricordi, dai rimpianti e dalle emozioni che mi sono vicine negli altri giorni... L e n t a m e n t e  comincio a sperare in un futuro più gentile... ma non sò se sarà tale. Benvenuto 2008, alle tue sorprese, a ciò che lascerai invariato, ai tuoi dolori, alle tue gioie...

"E' una passione giocosa. Un buon sentimento. Uno sguardo e un pensiero che non si riposa. E' la vita che accade. E' la cura del tempo. E' una grande possibilità
Non è una sfida. Non è una rivalsa. Non è la finzione di essere meglio. Non è la vittoria, l'applauso del mondo di ciò che succede il senso profondo.
E' il filo di un aquilone. Un equilibrio sottile. Non è cosa ma è come. E' una questione di stile. Non è di molti ne' pochi, ma solo di alcuni. E' una conquista. Una necessità
Non è per missione. Ma nemmeno per gioco. Non è "che t'importa". Non è "tanto è uguale". Non è invecchiare cambiando canale. Non è un dovere dovere invecchiare.
Sentire e fare attenzione. Ubriacarsi d'amore. E' una fissazione. E' il mestiere che vivo. E' l'inchiostro aggrappato a questo foglio di carta. Di esserne degno è il mio tentativo..."

 

 
 
 
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Un blog di: carlottalu_lb
Data di creazione: 03/12/2007
 

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Età: 38
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...Ascoltalo...

 

LOCANDA DEI GIRASOLI

Locanda dei Girasoli

Per favore fate girare...Aiutiamoli... 

Sostenete
e pubblicizzate questo ristorante che già una volta ha rischiato di
chiudere e solo grazie alla 'tigna' dei genitori, alla solidarietà
degli amici e conoscenti e alla simpatia di chi vi lavora ha retto.A
Roma c'è un ristorante la Locanda dei Girasoli. E' nato dalla volontà
di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una
prospettiva lavorativa ai loro figli Claudio,Valerio, Emanuela e
Viviana che già oggi ci lavorano come camerieri.Purtroppo non è in una
via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile
farlo conoscere. Però se non riusciamo a farlo in fretta, le
prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona, il locale è
carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare?
Un primo aiuto può essere far girare questo messaggio al maggior numero
di amici possibile; se poi conoscete persone o uffici nella zona
Appio-Tuscolano è ancora meglio o se avete un amico giornalista che può
pubblicizzare la loro esperienza, ancora meglio.L'indirizzo è: Locanda
dei Girasoli Via dei Sulpici 117 hTel: 06/7610194

www. lalocandadeigirasoli.it La locanda dei girasoli 

 

PARLO DI ME...

AMO: La buona musica. Carlotta, il mio cane. Le persone che ho scelto di avere al mio fianco e quelle che la vita ha scelto per me. Ridere. Il ricordo di certi momenti. Tutto ciò che regala emozioni...

ODIO: Le bugie. Il fatto che la vita non ti permetta di tornare indietro. Le parole non dette. Le ingiustizie. L'immeritocrazia. Il troppo potere in mano a certe persone...

I MIEI PREGI: L'amore incondizionato per gli animali. Gli occhi spesso emozionati. Il sorriso. I miei amici. Chi mi sta vicino tutti i giorni.

I MIEI DIFETTI: La voglia di cambiare ciò che non si può cambiare. La mancanza di fiducia in certi casi e la troppa fiducia in altri. E tanto altro ancora...

 

SOMEWHERE OVER THE RAINBOW

 

INNO ALLA BELLEZZA - C.BAUDELAIRE

Vieni, o Bellezza, dal cielo profondo
O sorgi dall'abisso? Quel tuo sguardo
Celeste o demoniaco ad un tempo,
Versa, confusi, buone azioni e crimini;
Per questo sei comparabile al vino.
Chiudi negli occhi il tramonto e l'aurora;
Spandi profumi, sera di burrasca;
Sono un filtro i tuoi baci, la tua bocca
un anfora, che rendono l'eroe
Vile, ardito il fanciullo. Sorgi dunque
Dal nero baratro, o scendi dagli astri?
Come un cane il Destino, affascinato,
Sta sempre dietro alle sue gonne; a caso
Vai seminando i disastri e la gioia,
Tutto governi e di nulla rispondi.
E cammini, o Bellezza, su dei morti
Di cui ti burli; fra i gioielli tuoi
L'Orrore non è il meno seducente,
L'Assassinio, fra i ciondoli più cari,
Ti balla con amore su quel ventre
Pieno d'orgoglio. Abbagliata l'effimera
A te vola, o candela, crepita, arde
E dice: Benedetta questa fiaccola!
L'innamorato che si curva ansando
Sulla sua bella, ha l'aria di un morente
Che accarezza la propria tomba. Cielo o inferno,
Cosa importa da dove tu provenga,
Bellezza, mostro enorme, spaventevole,
Ingenuo! Se il tuo occhio, il tuo sorriso,
Il tuo piede, mi aprono la porta
D'un Infinito che amo e che mai
Ho conosciuto? Che importa se vieni
Da Satana o da Dio? Sirena o Angelo
Che importa, se rendi - fata dagli occhi
Di velluto, ritmo, profumo, luce,
Mia unica regina! - meno orrendo
L'universo, meno grevi gl'istanti?

 

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