FantaCOMIC

QUELL'ASTA DI FINE ESTATE


A chiusura del calciomercato dopo che le società di calcio hanno terminato di sparare le ultime cartucce, concludendo le ultime trattative,i PRESIDENTI-SENZA NA LIRA-si preparano ad innescare le proprie bombe di mercato nella furibonda asta del “fantasmagorico” fantacalcio della “legaluciàn”.La mattinata ha inizio con momenti di pura goliardia,il trio Mario;Michele;Antonino,confeziona uno scherzetto con i fiocchi al presidente della F.C.Topi,alias “lo/ò Zio”,fanno credere con una telefonata al malcapitato Vittorio che il presidente Pelagione  arriverà all’asta con eccessivo ritardo.Presentandosi da soli Tunino e Michele all’appuntamento al bar Italia confermano il ritardo di Mario.Monta su tutte le furie Lo Zio esclamando in maniera secca ed a voce alta:”ALLOR MARIO E’ N’OMM E’ MERD”,senza notare che in realtà Mario stava da solo nella sua auto a pochi passi da lui,e viene esortato da Mario a ripetere il colorito epiteto indirizzandolo direttamente verso il suo volto,in altri termini voleva “che ce lo dicess facc”.Un inizio con forti segnali di nervosismo da parte dello Zio,sarà stato questo nervosismo a fargli concludere un’asta per i portieri in quel modo?Di fatti il siparietto Mario-Vittorio si ripete alla conclusione dell’asta per i portieri,il presidente Pelagione guardando il terzetto dei portieri della F.C.Topi confida molto carinamente la sua idea al Presidente Baselice dicendo testuali parole:”o’ zi’ è fatt a port ra serie B”.E lo zio incassa il secondo colpo.A questo punto urge fare una precisazione,l’asta del fantacalcio si è svolta presso la sede dalla Rega s.r.l,noto liquorificio,probabilmente quindi il presidente Vittorio avrà specialemte nella fase iniziale dell’asta sofferto molto vapori,odori,esalazioni dell’alcool,detto in soldoni quando lo Zio ha fatto l’asta dei portieri “stev tutt  mbriac”.Negli uffici della Rega s.r.l. i presidenti si scambiano sguardi in cagnesco,si guardano come dei duellanti nei grandi film western,sempre se quegli sgardi e quelle faccie non sono frutto dell’odore dell’alcool presente nel liquorificio,o meglio ancore sempre se i presidenti approfittando dell’occasione non si “sono scesi qualche bottiglia” alla faccia dello sventurato titolare Aprea,certo è che fare un’asta in una fabbrica di liquori non è certo un luogo che invita alla concentrazione specialmente per presidenti come Di Lorenzo che sono rinomati per avere il vizzietto del gomito alto.Ma il clou dell’asta si raggiunge a centrocampo quando si arriva a Maresca,infatti dopo l’acquisto del giocatore Mario tiene moltissimo a fare una sua esclamazione alquanto goliardica ed oserei dire alquanto romantica dicendo:”Ahh Mareesc chill ro’ pann”,al quel punto interviene il presidente ed amico di sempre di Mario il buon Antonino Vigilante che ricorda al suo amico molto serenamente quanto fosse:”semp o’solit grezz”Terminata l’asta per i centrocampisti l’unica nota di terrore l’evidenzia il presidente Apicella,noto tifoso juventino,quando scorge che tra le fila dell’A.C.Spaccamontagna ci sono i gioiellini bianconeri Marchisio-Vidal,Apicella memore di quanto accaduto l’anno precedente dopo l’acquisto dello juventino Krasic da parte del presidente Michele,inizia a provare un leggero brivido che corre lungo la schiena.Probabilmente Apicella sarà un supporters aggiunto dell’A.C.Spaccamontagna.Gli scontri per l’asta degli attaccanti sono duri ma il più impietoso è sicuramente quello per Cavani,la cui cifra arriva a quota 517,follia pura potrebbe essere definita da tutti,sicuramente,se però questo giocatore non fosse il “Matador” Cavani.Conclusa l’asta i presidenti:Apicella,Aprea,Baselice,D’Auria,De Falco,Di Lorenzo,Pelagione,Vigilante,si salutano scambiandosi vicendevolmente “pesti”e con l’augurio di infortuni altrui,si danno appuntamento alla prima di campionato.Ps.Si chiede scusa per la lunghezza dell’intervento,ma riassumere un’intensa giornata d’asta di un fantacalcio, in cui tra l’altro domina lo spettro delle macumbe,non era sicuramente semplice.