FantaPendolino

Gioco ... ma non solo gioco !?!

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

AREA PERSONALE

 

I MIEI LINK PREFERITI

 

« " Voglio la Maglia Nera "Dalle Ceneri dei "Cani ... »

C'era una volta ... Bergamo

Post n°12 pubblicato il 09 Settembre 2011 da fanculeague

Aveva trascorso l’estate rincorrendo le notizie devastanti di un’inchiesta assurda, che aveva coinvolto la sua squadra del cuore. Le notizie che riusciva ad intercettare in giro per l’Europa erano quelle filtrate, ingerite, digerite ed espulse dagli organi di stampa italiana di maggior tiratura.
Aveva avuto problemi. Grossi problemi. Aveva dovuto spiegare a Xavier e a Pablo, i figli di Charo, quello che stava accadendo. Erano derisi e sfottuti, loro che al campetto dell’oratorio di Villava ci andavano con le magliette di Capelli e di Talamonti. Avevano anche fatto a pugni per difendere la dignità delle divise che indossavano.
Sì, perché anche a Pamplona arrivano le notizie. E ci arrivano infangate e distorte, così come escono sulla stampa italiana.
Era a Zagabria, quando uscì la sentenza di primo grado. Stava male. Un male di stomaco. Fatto di rabbia e impotenza. Quel male che sale da dentro quando la cattiveria gratuita arriva fino occludere i polmoni. Ad impedire il respiro.
E fu un uomo croato a dargli un po’ di sollievo. Un tifoso della Dinamo Zagabria, uomo di calcio e di sport. Uomo che sapeva il valore della parola tifo. Uomo che aveva incrociato, anche se per poco, le strade dell’Atalanta. Fu lui a dargli morale, per continuare a tenere la testa alta.
Allora passò da Bergamo e comprò le magliette di Cristiano e di Thomas, da portare a Pablo e Xavi. E loro, alla faccia di tutto e di tutti, a testa alta le indossano giù al campetto di Villava.
A Bergamo ci fu di lunedì. Alla sera non gli andò di uscire. Rimase in albergo e guardò la televisione. Rimase, fin che gli riuscì, a fare zapping fra le due trasmissioni sportive che parlano della sua squadra.
Smise per il mal di stomaco. Smise per la rabbia. Smise per la delusione.
Sì, per la delusione. Non ci poteva credere. Lui, spagnolo di nascita e tifoso dell’Atalanta per amore, lui straniero che si sentiva un po’ fuori luogo a condividere una passione per una cosa che è di proprietà di bergamaschi, lui a soffrire per un’ingiustizia della quale poteva anche fregarsene, non si capacitava come quella gente alle tv locali godesse delle disgrazie della propria squadra.
Tornò a Pamplona a portare le magliette ai bambini. Corsero subito al campetto dell’oratorio di Villava. Lui invece andò nella casetta di periferia a trovare “el Tio.”
Stava preparando un piatto di “arroz a la Riojana”. Dosava con la precisione di un alchimista la quantità di vino rosso da mettere nel piatto. El Tio alzò appena lo sguardo quando lo vide arrivare e gli fece cenno di entrare con la mano sinistra. La destra reggeva la bottiglia di vino che stava versando nel riso.
“Siediti. Resta a pranzo.”
El Tio era la sua valvola di sfogo. Fu un calciatore dell’Osasuna degli anni 50 e 60. Difensore dai muscoli grandi così, dai polmoni di ferro e dalle maniere decise. Tanto concreto e ruvido nelle entrate, come nell’onestà con gli avversari, che uscivano dal campo pesti, ma dopo una gara corretta e leale.
“Xavi e Pablo si pestano per la maglia che vestono. Un dirigente d’azienda di Zagabria, che piange per l’Atalanta. Io che mi rovino il fegato per una squadra che non è nemmeno della mia terra. E loro che invece di difenderla…
El Tio si tolse gli occhiali. Gli erano serviti per non sbagliare le dosi degli ingredienti. Gettò il riso appena scolato nel soffritto. Lo mescolò e si sedette di fronte a lui.
“E ti stupisci?”
“Io credevo che Bergamo fosse unita. Che l’Atalanta fosse Bergamo. E così lo era, ne sono certo. Ho amato e amo Bergamo e l’Atalanta per questo. C’era una volta Bergamo”
Intanto el Tio versò due bicchieri di Crianza Marques de Caceres della Rioja. Lo stesso che aveva messo nel riso.
“Quando c’è cattivo tempo, quando piove forte e ti si rovescia addosso di tutto, i tombini si riempiono e la m…a viene a galla. Roba che non pensavi che esistesse te la trovi lì.”
Bevve un sorso.
“Pablo e Xavi. Tu. Il Croato. Ora soffrite. Ma quando la vostra squadra vincerà, voi sarete veramente contenti. Godrete di quella soddisfazione che solo un tifoso vero può provare. Nessun altro”
Alzò il bicchiere per guardare la consistenza ed il colore del vino attraverso la luce del sole fresco dei Pirenei.
“Invece loro, ora godono di un masochismo perverso. Loro contestano a prescindere, perché è più facile contestare quando le cose vanno male, che gioire quando le cose vanno bene.”
Lo guardò negli occhi.
“Quando la vostra squadra vincerà, questi assaporeranno una sofferenza amara, un’invidia che ha il sapore …. Non te lo dico perché stiamo per mangiare.”
Il gusto del Marques de Caceres gli ammorbidì lo stomaco e lo preparò per il pranzo. L’arroz a la Riojana gli fece tornare la tranquillità.
Guardò el Tio che si era appisolato con le gambe sulla sedia ed il cappello di paglia sugli occhi. Si versò un altro bicchiere di vino e se ne andò.
Scese verso Villava. Si fermò sulla strada della collina. Là sotto si vedeva il campetto dell’oratorio di Villava.
Non ebbe problemi a scorgere le maglie di Cristiano e Thomas, che inseguivano la palla e si buttavano in ogni contrasto.
C’era una volta Bergamo. E ci sarà ancora, fin quando ci saranno persone che lotteranno per quei colori. Alla faccia dei Bergamaschi finti.

... di Rodrigo Diaz.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/FantaPendolino/trackback.php?msg=10596853

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: fanculeague
Data di creazione: 15/08/2011
 

ULTIME VISITE AL BLOG

fanculeaguestreet.hasslelubopopiterx0sagredo58marines01giulia_dimarco1solemar_72cualegherindiangingersanti1955luna_ros67psicologiaforenseangeligianpsykes
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963